Norme Tecniche del Piano Strutturale

Art. 66 Obiettivi prestazionali

1. Nell'ambito del sistema ambientale il Piano Strutturale dispone la tutela delle aree agricole mediante interventi di potenziamento o riconversione ed il corretto utilizzo dei grandi spazi aperti attraverso operazioni di riqualificazione volte al mantenimento ed alla ricostituzione di ecosistemi naturali all'interno ed all'esterno del tessuto urbanizzato, attraverso l'utilizzo di materiali vegetali naturali nelle loro differenti composizioni e funzioni, allo scopo di valorizzare le risorse del territorio e di recuperare le aree degradate mediante interventi di rinaturalizzazione.

2. Il Piano Operativo dovrà definire norme di rispetto delle indicazioni di cui al comma precedente e che prevedano inoltre:

  • - il divieto di formazione di discariche di materiale solido e liquido, la formazione di depositi di rottami od auto in demolizione, materiali industriali di scarto e materiali a cielo aperto in zone diverse da quelle opportunamente predisposte a tale scopo ed individuate dal Regolamento stesso;
  • - specifica disciplina per la realizzazione delle serre destinate alla coltivazione intensiva di prodotti agricoli o similari, se previste ed ammesse, con modalità di recupero e di smaltimento dei materiali di copertura, definendo nel dettaglio le tipologie ammissibili;
  • - di incentivare la dismissione delle cave in attività ed il recupero ambientale di quelle esistenti anche attraverso meccanismi di compensazione e perequazione in sede di atti di adeguamento al PRAERP e che disciplinino l'apertura di nuove o la riapertura delle vecchie.
  • - l'obbligo ai proprietari dei fondi agricoli di effettuare la manutenzione delle canalizzazioni agricole ed il mantenimento delle alberature di pregio esistenti lungo le stesse;
  • - la realizzazione di passaggi per la fauna nei casi in cui esistano o si determinino delle interferenze tra infrastrutture viarie;
  • - l'uso pubblico delle strade vicinali con obbligo per i frontisti della manutenzione delle stesse;
  • - l'eventuale apertura di strade di servizio connesse alle attività silvo-pastorali;
  • - l'apertura di sentieri in terra battuta e di percorsi di trekking e didattici lungo i quali potrà prevedersi la realizzazione di aree per la sosta attrezzata;
  • - la facilità di accesso e di parcheggio per le aree destinate a verde pubblico per lo svago e lo sport, con una composizione delle attrezzature articolata, con giardini ed impianti sportivi scoperti caratterizzati da elevate percentuali di superfici permeabili ed adeguate attrezzature, livelli adeguati di sicurezza e facilità di manutenzione.