Norme Tecniche del Piano Strutturale

Art. 85 Usi caratterizzanti e previsti

1. Fanno parte del sistema della produzione i luoghi dedicati alle lavorazioni industriali, artigianali ed alle attività terziarie, comprendendo con tale termine gli edifici, gli spazi scoperti, la viabilità, al servizio della produzione.

2. Il sistema della produzione é caratterizzato dai seguenti usi principali:

  • - I - Attività industriali e artigianali
  • - T - Attività terziarie.

Art. 86 Obiettivi prestazionali

1. Nell'ambito del sistema della produzione il Piano Strutturale vuole garantire il soddisfacimento delle esigenze degli addetti alle attività insediate, incentivando interventi capaci di contribuire al miglioramento dell'attuale sistema infrastrutturale, riferito in particolare al sistema stradale e fognario, che garantiscano una sufficiente permeabilità del suolo ed un adeguato livello di compensazione e filtro nei confronti delle forme di inquinamento.

2. Le prescrizioni relative al sistema della Produzione sono esplicitate attraverso degli indirizzi che si riferiscono a due categorie di azioni:

  • - la prima categoria riguarda le azioni di compensazione ambientale per contenere gli effetti sul territorio e sulle risorse e quindi: l'applicazione dei parametri ambientali, il mantenimento delle principali prestazioni ambientali quali il deflusso delle acque superficiali e l'officiosità idraulica, il mantenimento dei corridoi ambientali di supporto alla rete ecologica urbana, la regolamentazione e la compensazione dei fattori di inquinamento (traffico, isole di calore, attività rumorose, ecc); l'abbattimento degli effetti inquinanti prodotti dalle aziende a rischio rilevante nonché insalubri;
  • - la seconda categoria riguarda le azioni preliminari necessarie per rendere possibile il processo edificatorio quali: la bonifica dei siti inquinati e la riqualificazione delle aree soggette a degrado, le modalità di approvvigionamento idrico e di smaltimento; le canalizzazioni di servizio; la separazione delle acque reflue dalle acque piovane; la raccolta differenziata e lo smaltimento dei rifiuti, l'utilizzo di fonti energetiche alternative ed eco-compatibili, l'utilizzo di tecnologie legate alla bio-architettura.

3. Il Piano Operativo nella definizione delle norme riferite al sistema della produzione dovrà prevedere apposita disciplina che prescriva nelle nuove aree destinate ad attività industriali e artigianali e negli interventi di ampliamento, completamento e trasformazione di insediamenti industriali e artigianali, che le acque meteoriche intercettate dalle coperture, qualora la superficie coperta da realizzare sia superiore a 500 mq. siano recapitate in appositi bacini di accumulo temporaneo (vasche volano) evitando il convogliamento diretto in fognatura e/o la dispersione casuale nelle zone limitrofe.

Art. 87 Articolazione del sistema

1. Il sistema della produzione (P) si articola nei seguenti sottosistemi:

2. P1: aree prevalentemente industriali, all'interno del quale si individua il seguente ambito:

P1.1: area produttiva di Pianacci

  • - P2: aree produttive e terziario
  • - P3: aree produttive miste.

Art. 88 Sottosistema P1: produttivo industriale

1. Sono le aree dove le attività produttive sono quasi esclusive e corrispondono agli insediamenti di dimensioni più cospicue, esito sia di strumenti di pianificazione attuativa che di singoli interventi; essi rappresentano i capisaldi del sistema produttivo, parte dell'importante sistema produttivo del Valdarno.

2. Sono di preferenza localizzate in prossimità delle principali direttrici di traffico, che ne garantiscono buoni livelli di accessibilità con minime interferenze con gli spostamenti legati alla residenza.

3. Il Piano Strutturale persegue per queste aree l'obiettivo di elevare gli standard funzionali e prestazionali con una migliore dotazione di spazi collettivi e con la predisposizione di elementi di filtro e compensazione.

4. Il Piano Operativo dovrà prevedere per quanto riguarda gli insediamenti esistenti interventi di riqualificazione della maglia viaria e in generale di tutti gli spazi aperti e interventi di completamento e di densificazione tesi ad un più efficiente sfruttamento degli spazi.

Art. 89 Ambito P1.1: area produttiva di Pianacci

1. Queste aree industriali ed artigianali sono completamente assimilabili a quelle produttive per modalità e tipologie insediative, ma sono situate in una zona con un minore livello di accessibilità e più delicata dal punto di vista dell'impatto sul paesaggio, corrispondente alle grandi aree agricole dell'altopiano.

2. Il Piano Strutturale dispone di privilegiare ed incentivare interventi mirati in primo luogo alla riqualificazione degli insediamenti esistenti ed al miglioramento dell'inserimento ambientale.

3. Il Piano Operativo dovrà predisporre inoltre norme specifiche per l'insediamento di nuove attività, incentivando quelle a bassa densità, dove il requisito prioritario è rappresentato dalla disponibilità di spazi scoperti eventualmente attrezzati secondo la singola attività e per l'espansione di quelle esistenti.

4. Le attività da insediare in questo ambito - nello sviluppo di quelle attuali o nella loro eventuale sostituzione - dovranno essere connotate dal legame con il settore primario e con il contesto rurale, come nel caso di aziende legate alla trasformazione dei prodotti agricoli ed al florovivaismo, escludendo comunque l'introduzione di attività commerciali al dettaglio o all'ingrosso.

Art. 90 Sottosistema P2: aree produttive e terziario

1. Sono aree attualmente occupate sia da attività produttive che da attività commerciali e depositi, con presenza a volte anche di funzioni residenziali; si tratta in prevalenza di insediamenti recenti, esito dell'individuazione da parte degli strumenti urbanistici di zone di espansione.

2. Sono di preferenza collegate alle principali direttrici di traffico, che ne garantiscono buoni livelli di accessibilità in considerazione della loro capacità attrattiva alla quale però deve anche corrispondere una adeguata dotazione di spazi di sosta.

3. Il Piano Strutturale dispone di privilegiare ed incentivare interventi prevalentemente orientati alla riqualificazione degli spazi aperti allo scopo di consentirne un loro più razionale utilizzo.

4. Il Piano Operativo dovrà predisporre inoltre norme volte al recupero ed alla riqualificazione dei manufatti esistenti, nel rispetto della compatibilità delle diverse funzioni coesistenti e dovrà in tal senso prevedere l'incremento delle dotazioni di parcheggi esistenti.

Art. 91 Sottosistema P3: aree produttive miste

1. La mescolanza funzionale connota alcune aree, in alcuni casi dando luogo a tipologie ibride specifiche, in altri senza alcun riscontro sulla morfologia degli edifici; in particolare si tratta di compresenza di attività produttive di tipo artigianale con residenza, accentuando un fenomeno comunque diffuso in tutti i centri di fondovalle e dell'altopiano; questi luoghi coniugano infatti funzioni per lungo tempo considerate incompatibili nella teoria urbanistica ma storicamente presenti sul territorio, anche se in forma più dispersa.

2. Queste aree risultano spesso meno facilmente accessibili e, a causa di successivi interventi parziali, prive di opportunità di ulteriore sviluppo; ciò dà luogo a situazioni di degrado e di difficile compresenza di funzioni adiacenti.

3. Il Piano Strutturale intende privilegiare per tali aree la funzione residenziale e prescrive la verifica, in sede di Piano Operativo, delle condizioni per la riconversione funzionale in tal senso di aree o insediamenti monofunzionali da dismettere o rilocalizzare.

4. Il Piano Operativo dovrà disporre norme ed interventi atti ad assicurare comunque alti livelli prestazionali relativamente a tutte le funzioni insediate nell'area stessa e nel suo immediato intorno.