Norme Tecniche di Attuazione

Art. 3 Valore prescrittivo dei documenti costitutivi

1. I documenti costitutivi del Piano Operativo hanno valore prescrittivo con le precisazioni che seguono.

Ogni progetto di intervento pubblico e privato dovrà dimostrare di aver valutato correttamente gli aspetti rilevanti contenuti in ognuno di questi, con particolare riferimento agli elaborati di progetto e della fattibilità.

2. La Relazione illustrativa rimanda ad un insieme di argomenti in parte già descritti ed esposti nella Relazione del Piano Strutturale, alla quale occorrerà riferirsi per una corretta interpretazione del Piano stesso.

3. Le Norme Tecniche di attuazione del Piano Operativo contengono indicazioni costituite da un insieme di enunciati espressi in forma di obbligo, di divieto e di indirizzo.

4. Le Tavole "Usi del suolo e modalità di intervento", con le prescrizioni espresse attraverso sigle e indici numerici riferiti ai perimetri delle diverse aree (edificate e non, esistenti o di progetto), debbono essere utilizzate tenendo conto delle seguenti precisazioni:

  • a) sono vincolanti :
    • - le indicazioni riferite a Sistemi, Sottosistemi e Ambiti;
    • - le destinazioni d'uso;
    • - le indicazioni riferite alle categorie di intervento: conservazione co, cs, cv; mantenimento mc, ma, mr; adeguamento ad, ar (sigla seguita da un numero che identifica l'area di adeguamento con il suo perimetro); trasformazione tr (sigla seguita da un numero che identifica l'area di trasformazione edilizia con il suo perimetro);
    • - le indicazioni riferite alla realizzazione degli interventi attraverso un Piano Attuativo: PA, sigla seguita da un numero che identifica l'area compresa entro un apposito perimetro; quando la sigla è seguita da un asterisco (PA*) viene identificata un'area interessata da un piano attuativo (approvato o convenzionato) previsto nel Regolamento Urbanistico previgente (vedi elenco all’art.134, comma 1);
    • - le indicazioni riferite alla realizzazione degli interventi attraverso un Progetto Unitario Convenzionato: PUC, sigla seguita da un numero che identifica l'area compresa entro un apposito perimetro;
    • - le indicazioni riferite agli interventi nelle aree interessate dalle azioni e dagli obiettivi generali contenuti nel PdP “Leopoldine in Val di Chiana”, di cui alle corrispondenti schede, sigla e/o numero che identificano l’area compresa entro un perimetro; le “schede Leopoldine” contengono le prescrizioni e i riferimenti normativi necessari alla elaborazione dei progetti (Parte quarta delle presenti NTA);
    • - parametri e indici: altezza (massima) dell'edificio, indice di edificabilità fondiaria, indice di copertura (non sempre presenti contemporaneamente); la localizzazione parcheggi privati;
    • - materiali e trattamenti del progetto di suolo (le indicazioni relative al disegno e alle sistemazioni del suolo scoperto, disposizione, sequenza e rapporti dimensionali, che sono rivolte principalmente all'amministrazione pubblica e ai soggetti privati che realizzano opere di urbanizzazione primaria e secondaria), con le specifiche contenute nella Parte seconda delle presenti norme.
  • b) nelle aree con edifici ricadenti nelle categorie d'intervento conservazione (siglati co, cs) e mantenimento (siglati mc, ma, mr) non sono presenti parametri e indici. Nelle aree con edifici ricadenti nelle categorie d'intervento adeguamento (siglati ad), gli interventi di ampliamento e sostituzione edilizia non possono superare parametri e indici quando indicati; nel caso non siano presenti, è inteso che gli stessi interventi devono fare riferimento all'utilizzo delle sole volumetrie esistenti, ad eccezione delle aree dei Sottosistemi V3, V6 e degli Ambiti V2.7, V5.6 qualora ricadano all’interno del perimetro del territorio urbanizzato, e delle aree del Sottosistema R2, nelle quali per gli edifici realizzati con volumetrie minori è ammesso l’utilizzo dei seguenti parametri e indici: HMax 7,5, IF 0,65; IC 35%; nei casi di cui all'art. 6, comma 5 delle presenti norme, si farà riferimento a quanto indicato dalle specifiche norme di settore.
    Nelle aree interessate dalla categoria d’intervento adeguamento (siglate ar), per eventuali varianti ai procedimenti edilizi già in atto si continuerà a fare riferimento ai parametri urbanistici contenuti negli stessi, fino alla conclusione dell’iter edilizio.
    Nelle aree interessate da un piano attuativo già approvato e/o convenzionato (siglate PA*) è inteso che gli stessi interventi devono fare riferimento alle disposizioni, parametri, indici e prescrizioni contenuti nei corrispondenti strumenti attuativi.
  • c) nel caso in cui la categoria di intervento e/o l'indice si riferiscano ad un isolato o comunque ad un insieme di più aree comprese entro un medesimo perimetro, è inteso che ogni singola area è soggetta a quella categoria di intervento e a quell'indice.
  • d) i tracciati dei percorsi pedonali e delle piste ciclabili sono indicativi, mentre sono prescrittivi i loro recapiti; in fase esecutiva, in presenza di più dettagliati rilievi o specifiche prescrizioni (disposte da enti o amministrazioni competenti), sono ammessi aggiustamenti del tracciato con parziali movimenti della giacitura.
  • e) per le sistemazioni stradali, in fase esecutiva, in presenza di più dettagliati rilievi o specifiche prescrizioni (disposte da enti o amministrazioni competenti), sono ammessi aggiustamenti del tracciato e della sezione, nel rispetto dell'impostazione generale del sistema della mobilità previsto dal PS.
  • f) nelle aree individuate come "canale infrastrutturale" sono vietati interventi la cui attuazione possa pregiudicare la realizzazione di nuove infrastrutture (stradali o ferroviarie); le aree che vi ricadono all'interno sono considerate in salvaguardia e non sono soggette a vincolo preordinato all'esproprio.

5. Le aree che assumono nel piano un ruolo strategico in relazione agli indirizzi contenuti nel PS, in particolare gli interventi nelle aree interessate dalle azioni e dagli obiettivi generali stabiliti degli Schemi Direttori (di cui al Titolo XI "Azioni progettuali strategiche" delle NTA del Piano Strutturale), vengono sottoposte a previsioni particolareggiate attraverso le "schede norma" (Parte quarta delle presenti NTA): le schede allegate alle presenti norme contengono le prescrizioni e i parametri necessari alla elaborazione dei progetti per le aree di trasformazione (tr) e adeguamento (ar); per i Piani Attuativi (PA) e i Progetti Unitari Convenzionati (PUC) .

6. In sede di elaborazione di piani attuativi e progetti unitari convenzionati, qualora le indicazioni grafiche riguardanti il perimetro e/o le suddivisioni interne alle aree non coincidessero con importanti elementi di suddivisione rilevabili sul posto o su mappe a scala di maggiore dettaglio (fossi, filari, salti di quota), sono ammessi modesti aggiustamenti e variazioni in presenza di più dettagliati rilievi e in relazione ad una migliore definizione dei confini catastali, al fine di facilitare la formazione e le ripartizioni interne al "comparto". In tali casi, dovranno essere evidenziate le modifiche proposte (rettifiche) nei corrispondenti elaborati di progetto, senza che ciò richieda una variante al Piano Operativo.

7. Nelle aree del territorio interessate da interventi di trasformazione previsti dal Piano Strutturale per le quali non è prevista l’attuazione nel presente Piano Operativo è consentito mantenere gli usi e le attività esistenti, qualora risultino già presenti alla data di adozione del presente PO.

La sigla PG individua il perimetro del "progetto guida" che dovrà essere elaborato per definire gli interventi necessari alla realizzazione del parco agri-urbano all'interno dell'Ambito V2.7: "Aree del parco agri-urbano".

8. Nella tavola "Zone territoriali omogenee" vengono individuate le zone territoriali omogenee A, B, C, D, E, F, come definite all'art. 2 del D.M. n. 1444/1968, ai fini dell'applicazione delle disposizioni contenute nello stesso.

Ultima modifica Mercoledì, 16 Agosto, 2023 - 15:36