Norme Tecniche di Attuazione

Art. 102 Generalità

1. Fanno parte del sistema della produzione le aree produttive caratterizzate da capannoni e da un'edilizia costituita in genere da edifici di piccole o medie dimensioni, con un tessuto dove è presente una certa mescolanza di attività produttive, spazi e infrastrutture connesse.

Le aree comprese nel sistema della produzione possono ricadere sia all'interno del perimetro del territorio urbanizzato sia nel territorio rurale.

Nelle Tavv. "Usi del suolo e modalità di intervento" vengono individuati i cinque Sottosistemi per i quali, nel rispetto del Piano Strutturale, il Piano Operativo ha previsto specifici obblighi, divieti, indirizzi.

2. Il sistema della produzione (P) si articola nei seguenti sottosistemi:

  • - Sottosistema P1: "Capisaldi della produzione"
  • - Sottosistema P2: "Aree industriali e artigianali"
  • - Sottosistema P3: "Aree per trasferimenti"
  • - Sottosistema P4: "Aree per depositi e stoccaggio"
  • - Sottosistema P5: "Aree per la gestione e trasformazione dei rifiuti"

Art. 103 Usi caratterizzanti, previsti ed esclusi

1. Il sistema della produzione è caratterizzato dagli usi principali "Attività industriali e artigianali" e dalle infrastrutture per la "Mobilità".

Il Sottosistema P2: "Aree industriali e artigianali" è caratterizzato anche dall'uso principale "Attività commerciali all'ingrosso e depositi".

La caratterizzazione funzionale del Sistema è garantita dalla presenza di questi usi principali con le percentuali ammesse tra gli usi caratterizzanti e quelli ammessi o previsti definiti per ogni sottosistema dal Piano Operativo.

2. Sono escluse le "Attività agricole e funzioni connesse", le "Attività turistico-ricettive".

3. Nel Sistema della produzione sono altres&igrave previsti "Spazi scoperti d'uso pubblico". Esclusivamente per il Sottosistema P2: "Aree industriali e artigianali", sono previsti inoltre "Residenza" (funzionale all'attività o se esistente alla data di adozione del Piano Strutturale), "Attività commerciali al dettaglio", "Attività direzionali e di servizio", "Servizi e attrezzature pubblici e di uso pubblico".

Art. 104- Regole per gli usi

1. Il rapporto percentuale tra gli usi caratterizzanti e gli altri usi previsti e ammessi per ciascun Sottosistema viene stabilito come segue:

  • - P1 "Capisaldi della produzione": la caratterizzazione funzionale del sottosistema è garantita dalla presenza dell'uso principale "Attività industriali" in misura ≥ al 80% del totale della superficie edificabile (SE);
  • - P2 "Aree industriali e artigianali": la caratterizzazione funzionale del sottosistema è garantita dalla presenza dell'uso principale "Attività industriali e artigianali" e "Attività commerciali all'ingrosso e depositi" in misura ≥ al 55% del totale della superficie edificabile (SE);
  • - P3 "Aree per trasferimenti": nel sottosistema sono comprese aree destinate ad accogliere esclusivamente insediamenti derivanti dal trasferimento di imprese industriali e artigianali già presenti sul territorio comunale con proprie sedi e strutture produttive alla data di adozione del Piano Strutturale.

La caratterizzazione funzionale del sottosistema è garantita dalla presenza dell'uso principale "Attività industriali e artigianali" in misura esclusiva con riferimento a quanto previsto.

La localizzazione e la posizione di queste aree potrà essere modificata nel rispetto di quanto previsto al comma 5 dell'art.74 delle NTA del Piano Strutturale.

  • - P4 "Aree per depositi e stoccaggio": nel sottosistema sono comprese aree destinate ad accogliere esclusivamente spazi scoperti per il deposito e lo stoccaggio di materiali.

La caratterizzazione funzionale del sottosistema è garantita dalla presenza dell'uso principale "Attività industriali e artigianali" in misura esclusiva con riferimento a quanto previsto.

Le dimensioni massime e le modalità di attuazione di eventuali manufatti da realizzare all'interno di queste aree dovranno essere stabilite nel rispetto di quanto previsto al comma 4 dell'art.75 delle NTA del Piano Strutturale.

  • - P5 "Aree per la gestione e trasformazione dei rifiuti": nel sottosistema sono comprese aree con elevata specializzazione funzionale che accolgono esclusivamente spazi per la gestione, il trattamento e la trasformazione dei rifiuti.

La caratterizzazione funzionale del sottosistema è garantita dalla presenza dell'uso principale "Attività industriali e artigianali" in misura esclusiva con riferimento a quanto previsto.

Il Piano Operativo, con riferimento agli indirizzi del Piano Strutturale, persegue l'obiettivo della riqualificazione urbanistica, ambientale e paesaggistica dell'area che ospita lo stabilimento della ditta CHIMET (le cui strutture ricadono all'interno del sottosistema P5), nonché l'adeguamento igienico-sanitario e la messa in sicurezza dei suoi impianti, a tutela delle maestranze, dei cittadini e dell'ambiente circostante. In tal senso, e per quanto di sua competenza, detta le seguenti prescrizioni:

  • a) ogni istanza di concessione o autorizzazione per eseguire lavori di ristrutturazione, ammodernamento, ampliamento è subordinata alla preventiva approvazione di un PA, ovvero di un "progetto" complessivo di risanamento ambientale e di riqualificazione paesaggistica che interessi le aree scoperte e l'intero perimetro dell'area, nonché la fascia di protezione che comprende le "aree di compensazione e mitigazione ambientale" circostanti, come indicato in cartografia. Tale intervento dovrà essere regolato, previo protocollo d'intesa tra la ditta, l'amministrazione comunale e altri enti territoriali interessati, con specifico atto d'obbligo unilaterale (o una convenzione), che dovrà indicare modalità e tempi per l'esecuzione delle opere di sistemazione-risanamento e fornire idonee garanzie circa la loro effettiva realizzazione.
  • b) il piano attuativo di cui sopra dovrà definire parametri e indici edilizi e urbanistici con riferimento a quelli previsti per gli interventi di riqualificazione del sottosistema.
  • c) sono consentiti interventi necessari alla ottimizzazione degli attuali impianti per il miglioramento della sicurezza dell'ambiente (interno / esterno) e delle condizioni di lavoro, per adeguare le superfici destinate ad uffici, nonché per qualificare l'immagine complessiva dei manufatti riducendo l'impatto visivo con interventi adeguati e specifiche schermature.
  • d) per gli interventi valgono le indicazioni e le prescrizioni riportate negli elaborati dell'ERIR (Elaborato Rischio di Incidente Rilevante) alle quali si rimanda.

2. Gli interventi di adeguamento e trasformazione, oltre quelli che modificano il suolo calpestabile, dovranno garantire una superficie permeabile ≥ al 25% della superficie fondiaria.

3. Nelle Tavv. "Usi del suolo e modalità di intervento" possono essere individuati come principali anche altri usi, comunque tra quelli ammessi nel sottosistema di appartenenza, da attribuire a specifiche aree o edifici: in questi casi, la caratterizzazione funzionale individuata potrà garantire la presenza dell'uso indicato fino al 100% del totale dello spazio aperto e/o della superficie edificabile (SE).

4. E' consentito mantenere percentuali differenti degli usi previsti e ammessi nel sottosistema, qualora risultino già presenti alla data di adozione del presente PO. Il rapporto percentuale tra gli usi caratterizzanti e gli altri usi previsti e ammessi per ciascun Sottosistema dovrà essere comunque garantito in caso di interventi di Ampliamento (Am) e Sostituzione edilizia (Se).

5. L'unità di riferimento ai fini del calcolo delle percentuali stabilite per i differenti usi e la localizzazione puntuale degli stessi è costituita dall'area investita dall'intervento proposto.

6. In presenza di particolari e comprovate esigenze tecnico-produttive è consentita la costruzione di impianti tecnologici speciali (indispensabili per una particolare produzione aziendale) con un'altezza maggiore; in questi casi, l'Hmax di norma non dovrà essere superiore a 15 m. Per l'intervento deve essere acquisito il preventivo atto di assenso dell'Amministrazione Comunale ai sensi dell'art. 135, comma 4, lettera c) della LR n.65/2014.

7. La Superficie coperta (SC) degli edifici (esistenti o previsti) nelle aree appartenenti ai sottosistemi P1, P2 e P3 del sistema della produzione può essere incrementata del 10% per la realizzazione di strutture accessorie destinate esclusivamente a facilitare le operazioni di carico e scarico e/o la protezione di materie prime, a condizione che:

  • - siano comunque rispettate le altezze massime previste nel sottosistema.

Qualora non sia possibile realizzare queste strutture a sbalzo dagli edifici esistenti è permesso realizzare appositi sostegni.

8. Le strade comprese all'interno del Sistema della produzione, ad esclusione di quelle appartenenti al Sistema della Mobilità, sono individuate nelle Tavv. "Usi del suolo e modalità di intervento" con la sigla (Ms).

Le strade di distribuzione all'interno del sistema della produzione sono caratterizzate da una sezione ad una carreggiata. La carreggiata dovrà essere opportunamente sistemata per garantire la mobilità di automezzi di grandi dimensioni in condizioni di sicurezza e protezione dell'ambiente. Le banchine e i marciapiedi dovranno essere pavimentati e ubicati a destra e a sinistra della carreggiata.

9. La realizzazione di nuove aree produttive e l'ampliamento di quelle esistenti devono essere accompagnati da indicazioni relative alla pressione ambientale stimata, alla dotazione tecnologica ed ambientale prevista, agli elementi di rischio potenziale indotto, alle indicazioni delle misure di compensazione e mitigazione degli impatti prodotti.

Negli interventi di recupero e riqualificazione di aree produttive dismesse devono essere preliminarmente eseguite idonee verifiche ambientali: per accertare l'integrità del sito o il grado di eventuale contaminazione di terreni ed acquiferi; per valutare la necessità di interventi di bonifica ambientale nel rispetto delle vigenti norme statali e regionali.

10. Gli insediamenti per la produzione dovranno essere progettati secondo elevati standard prestazionali e funzionali (sostenibilità ambientale ed energetica, installazione di impianti per la produzione di energie rinnovabili, utilizzo tecniche costruttive finalizzate al risparmio energetico, sistemi di abbattimento degli inquinanti, sistemi di smaltimento e depurazione di acque reflue nere e chiare, riciclaggio delle acque utilizzate a scopi produttivi), incentivando l'applicazione della disciplina toscana sulle APEA (Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate).

11. Gli interventi dovranno favorire la riconfigurazione dello spazio aperto attraverso opere di mitigazione ambientale e il trattamento del suolo pubblico e privato.
Per gli impianti vegetali dovranno essere utilizzate specie arboree di tipo autoctono, privilegiando la piantumazione di quelle con buona capacità di assorbimento degli inquinanti, per la cui scelta (in riferimento agli interventi previsti dal PRQA “Piano regionale per la qualità dell'aria ambiente”) è possibile consultare anche un’apposita applicazione della Regione Toscana al seguente indirizzo web:
https://servizi.toscana.it/RT/statistichedinamiche/piante/

12. I perimetri delle "fasce di rischio" individuati negli elaborati dell'ERIR (Elaborato Rischio di Incidente Rilevante) per lo stabilimento della CHIMET. relativi in particolare alle "Aree di danno individuate dal gestore" e alle "Aree di dispersione ossigeno", sono riportati sulle Tavv. "Usi del suolo e modalità di intervento"; eventuali adeguamenti a disposizioni statali o regionali in materia di sicurezza sono effettuati dall'Amministrazione Comunale senza che ciò costituisca variante al PO.

Ultima modifica Mercoledì, 16 Agosto, 2023 - 15:36