Art. 54 Sistema territoriale di area vasta
1. La strategia definita dal PS per qualificare il territorio comunale nell'area vasta di riferimento è volta a rafforzare il carattere strutturale e funzionale di "porta" del Valdarno superiore fiorentino nei confronti del settore centrale dell'area metropolitana fiorentina.
Tale carattere si esplica, in primo luogo, attraverso la qualificazione e la valorizzazione dei raccordi tra il territorio comunale e le infrastrutture che lo collegano a Firenze, nonché attraverso un'offerta territoriale integrata che vede l'area produttiva-ricettiva-commerciale-ricreativa di Pian dell'Isola, legata all'Arno e al sistema della moda, quale componente propulsiva dell'economia locale e il territorio agricolo collinare, attrattivo per la qualità del paesaggio, produttore di cibi di qualità e luogo di ricettività diffusa, quale componente economica strettamente correlata e complementare.
La suddetta strategia trova specifica definizione nella disciplina relativa alle singole UTOE.
2. Obiettivi strategici di riferimento.
Gli obiettivi strategici di riferimento, che saranno recepiti dalle politiche di settore della Amministrazione Comunale e dal RU sulla base delle specifiche disposizioni relative alle singole UTOE, sono i seguenti:
- - territorio comunale come direttrice strategica del sistema di trasporto regionale e nazionale117. In particolare attraverso:
- corridoio infrastrutturale di Troghi e San Donato (storico asse di collegamento tra Firenze e Valdarno superiore fiorentino, che oggi vede la presenza della SP n. 1 "Aretina", dell'Autostrada del sole e della linea ferroviaria "Direttissima"):
- da preservare nelle funzionalità di trasporto evitando conflitti con il sistema insediativo di fondovalle;
- da mitigare negli impatti ambientali e da integrare nel paesaggio (in particolare: terza corsia autostradale, ex cantiere Direttissima al Salceto e relativi impianti tecnologici di supporto);
- da connettere al territorio comunale attraverso la creazione di specifiche cerniere funzionali, che consentano di intercettare i traffici di attraversamento, recuperando i benefici dell'antico rapporto tra strada e territorio (in particolare: occasioni di sosta lungo il tracciato della SP 1 "Aretina", quali "porta" del Valdarno per i traffici stradali, e recupero della ex Montecchi di Troghi, opportunamente collegata alla corsia nord dell'Autostrada A1, quale "finestra" sul territorio per i traffici autostradali di attraversamento);
- fermata ferroviaria di Rignano, prima fermata nel Valdarno superiore fiorentino della linea ferroviaria lenta da Firenze per Roma: "porta" del Valdarno per i traffici ferroviari, base strategica per gli spostamenti nel sistema insediativo e territoriale dell'interno o di lungo fiume (centri abitati, insediamenti produttivi, outlet, strutture ricettive, territorio rurale); luogo di scambio tra ferro, gomma e idrovia (parcheggio scambiatore);
- idrovia: servizio di trasporto fluviale, a forte caratterizzazione turistica, tra la fermata ferroviaria di Rignano e le strutture produttive, commerciali e ricreative di Pian dell'Isola, Leccio e Mandò.
- corridoio infrastrutturale di Troghi e San Donato (storico asse di collegamento tra Firenze e Valdarno superiore fiorentino, che oggi vede la presenza della SP n. 1 "Aretina", dell'Autostrada del sole e della linea ferroviaria "Direttissima"):
- - polo produttivo di Pian dell'Isola, previo risanamento idraulico, con strutture artigianali e industriali integrate da nuove strutture commerciali, ricettive, ricreative e di servizio (polo produttivo integrato), quale componente propulsiva dell'economia locale e avamposto del turismo diretto agli outlet della moda (trasporto su ferro, attraverso la fermata ferroviaria di Rignano; trasporto fluviale, da Rignano a Pian dell'Isola; trasporto su gomma, attraverso la SP n. 1 "Aretina"), nonché area suscettibile di accogliere le strutture produttive del Molinuzzo (Rosano), per le quali il PS auspica la delocalizzazione per esigenze di risanamento idraulico.
- - territorio rurale, che rifugge la banalizzazione residenziale e sostiene le attività agricole polifunzionali, capaci di combinare qualità del prodotto e qualità del paesaggio, accanto a funzioni turistiche, ricreative, sociali, culturali e produttive compatibili, quale scenario qualificato della vita locale, fortemente integrato con le attività produttive di fondovalle e con le aree fluviali, trait d'union tra i paesaggi di Firenze e del Valdarno, elemento attrattivo nei confronti dell'esterno e, in modo particolare, dell'area fiorentina;
- - aree rivierasche dell'Arno quale ambito sperimentale di politiche ambientali, culturali, sociali e produttive incentrate sulla valorizzazione del fiume, da coordinare con i comuni limitrofi per l'istituzione di un'area naturale protetta di interesse locale (ANPIL), in vista della formazione di un Parco fluviale di livello metropolitano. In particolare attraverso:
- coordinamento con i comuni di Pontassieve e Bagno a Ripoli per la gestione delle aree rivierasche comprese tra Firenze e Rosano (regimazione idraulica; pista ciclabile; strutture agricole, ricreative e culturali relazionate anche alla città di Firenze; raccordi tra le due rive in corrispondenza di sistemi insediativi frontistanti);
- coordinamento con i comuni di Incisa, Figline e Reggello per la gestione delle aree rivierasche del Valdarno superiore fiorentino (regimazione idraulica con relative opere spondali e casse di laminazione; pista ciclabile; strutture agricole, artigianali-industriali, ricreative e culturali; trasporto fluviale; raccordi tra le due rive in corrispondenza di sistemi insediativi frontistanti).
- - ambiti di reperimento per l'istituzione di parchi, riserve e aree naturali protette di interesse locale della dorsale occidentale, quali aree a forte caratterizzazione naturale a ridosso dell'area fiorentina: area ricreativa e naturale del Poggio di Firenze, da coordinare con i Comuni di Bagno a Ripoli, Greve in Chianti e Incisa in Val d'Arno per l'istituzione di un'area naturale protetta di interesse locale (ANPIL) a carattere sovracomunale;
- - servizi e attrezzature di rilevanza territoriale, che costituiscono "servizi e attrezzature di livello sovracomunale" ai sensi del PTC della Provincia di Firenze118: camping il Poggetto;
- - aree di confine, da concepire come luoghi unitari a forte caratterizzazione di ruolo e da coordinare con i comuni limitrofi. In particolare:
- aree urbane di:
- Rignano e San Clemente, da coordinare con il Comune di Reggello;
- Rosano, da coordinare con il Comune di Pontassieve;
- Le Valli, da coordinare con il Comune di Incisa in Val d'Arno;
- San Donato, da coordinare con il Comune di Bagno a Ripoli);
- area artigianale/industriale di Pian dell'Isola, da coordinare con il Comune di Incisa.
- aree urbane di:
3. Coordinamento sovracomunale.
Onde favorire il corretto perseguimento degli obiettivi sopra elencati, l'Amministrazione Comunale promuove il coordinamento con i Comuni limitrofi, la Provincia di Firenze e la Regione Toscana, finalizzandolo alla cooperazione interistituzionale, alla armonizzazione delle politiche territoriali e al monitoraggio, nel tempo, dell'efficacia delle azioni strategiche di rilevanza sovracomunale.
117. Vedi Articolo 61 delle presenti norme "Sistema infrastrutturale"
118. Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Firenze, Norme di attuazione, articolo 24