Norme Tecniche del Piano Operativo

Art. 137bis Bucine, via S. Salvatore (AT2_23)

1. Obiettivo dell'intervento è la parziale espansione dell'area artigianale nei terreni adiacenti a quella esistente, in parte già prevista dal Piano Regolatore del 1994.

2. Modalità di attuazione: Piano Attuativo.

3. Destinazioni d'uso: attività industriali e artigianali e altre funzioni ammesse dall'ambito P2.2.

Fermo restando il rispetto tassativo della SE massima ammessa, sarà consentita la realizzazione di edifici pertinenziali a destinazione residenziale a servizio di ciascuna unità immobiliare di tipo artigianale-produttivo nei limiti massimi di 115 mq. di SE e purché l'unità di tipo artigianale-produttiva non sia inferiore a 150 mq. La realizzazione di tali edifici è subordinata alla stipula di atto convenzionale che definisca gli obblighi del contraente tra i quali l'impegno a non vendere separatamente la parte residenziale dall'unità immobiliare di tipo artigianale-produttivo.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 22.502,00
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 7.000,00
  • - numero di piani massimo 2
  • - Rapporto di Copertura massimo 0,50
  • - opere pubbliche da realizzare mq. 3.700,00 per spazi pubblici, attività collettive, parcheggi e verde, oltre alla viabilità di servizio all'area.

I soggetti privati dovranno prevedere, come opera fuori comparto, a sostenere le spese di rimozione della copertura e controsoffitto in lastre di eternit e la realizzazione della nuova copertura del magazzino comunale posto in Bucine via Modesta Rossi catastalmente individuato al fg.10 pll. 351.

5. Disposizioni specifiche:
L'assetto della viabilità principale interna al comparto come indicato nelle tavole di "Usi del suolo e modalità di intervento" è da ritenersi vincolante in sede di stesura del progetto per il piano attuativo.

Dovrà inoltre essere prevista una sistemazione a verde di ambientazione e filtro, con opportune alberature e/o arbusti - lungo via S. Salvatore.

Non sono in ogni caso ammessi accessi carrabili diretti su tale strada.

6. Prescrizioni integrative per gli aspetti ambientali:

  • - compensazione delle aree permeabili e/o a verde eliminate con trattamento del suolo caratterizzato da un corretto rapporto tra suolo permeabile ed impermeabile;
  • - interventi di mitigazione ambientale al fine di attenuare l'inquinamento (acustico, atmosferico, percettivo);
  • - raccolta e chiarificazione delle acque di dilavamento (prima pioggia) in apposite canalette o vasche e restituzione al terreno o in un corso ad avvenuta depurazione;
  • - messa a dimora di nuovi impianti vegetazionali in particolare quelli arborei e arbustivi (di tipo autoctono) da realizzarsi contestualmente all'intervento edilizio;
  • - rapporto con il contesto urbano e le infrastrutture viarie;
  • - creazione e riorganizzazione delle reti infrastrutturali privilegiando:
    • - canalizzazioni di servizio;
    • - rete fognaria e separazione delle acque nere (reflue) e bianche (meteoriche);
    • - utilizzo di acquedotto duale di servizio per le attività di gestione degli impianti a verde e degli spazi aperti;
    • - utilizzo di fonti e tecnologie energetiche alternative ed ecocompatibili finalizzate al risparmio energetico;
  • - raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti attraverso un sistema di isole ecologiche.

7. In accordo con quanto sostenuto anche dall'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana, si prescrive il divieto di insediare industrie insalubri che producano o facciano uso di COV (Composti organici volatili), comprese le emissioni odorigene, o svolgano lavorazioni con possibile impiego di acidi, ovvero di materiali organici con possibilità di fenomeni putrefattivi.