Norme Tecniche del Piano Operativo

CAPO I MODALITÀ DI ATTUAZIONE

Art. 106 Disposizioni generali

1. Le Aree di Trasformazione, individuate dalla frazione e dalla viabilità che ne descrive la localizzazione, sono identificate da un numero progressivo preceduto da una sigla con un numero che rappresenta l'U.T.O.E. di appartenenza. Le U.T.O.E. sono così distinte:

  • - 1 Levane
  • - 2 Bucine, Pogi, Mercatale, Capannole
  • - 3 Ambra, Pietraviva, Badia a Ruoti
  • - 4 Badia Agnano
  • - 5 Chianti, San Pancrazio, Montozzi.

Le Aree di Trasformazione sono riportate con perimetro ed identificativo nelle tavole di "Usi del suolo e modalità d'intervento ed attuazione".

2. In sede di elaborazione del progetto attuativo qualora le indicazioni grafiche riguardanti il perimetro e/o le suddivisioni interne cadano in prossimità ma non coincidano con elementi reali di suddivisione del territorio rilevabili sul posto o su mappe a scala di maggiore dettaglio, dette linee grafiche di perimetrazione e di suddivisione possono essere portate a combaciare con i corrispondenti elementi di suddivisione reale del territorio; in tali casi la corrispondente rettifica non comporta variante al Piano Operativo.

3. La disciplina specifica di ciascuna Area di Trasformazione è riportata ai successivi articoli, nei quali sono definiti gli obiettivi, le destinazioni d'uso, le modalità di attuazione, il dimensionamento per gli interventi privati e per gli spazi pubblici, le disposizioni specifiche e le prescrizioni integrative da osservare nell'attuazione del progetto per garantire il corretto inserimento paesistico e la sostenibilità ambientale.

La progettazione degli spazi pubblici o di uso pubblico e per le attività di servizio dovrà rispettare i criteri e le regole generali definiti Titolo XIX delle presenti Norme.
Per i parcheggi la superficie minima di ciascun posto auto non potrà essere inferiore a mq. 12.
Nel caso in cui venga edificata una quantità di SE inferiore al 60% di quella massima ammessa le opere ed attrezzature pubbliche da realizzare sono calcolate sulla base della SE effettiva in attuazione, fermo restando l'obbligo di cessione completa di ulteriori aree e di realizzazione di ulteriori opere esplicitamente individuate dalla disciplina specifica delle Aree di Trasformazione.

4. I Progetti unitari convenzionati individuano gli interventi di modesta dimensione che si configurano generalmente come integrazione/reintegrazione del tessuto urbanizzato esistente anche attraverso il miglioramento delle dotazioni di interesse pubblico ad esse richiesto.
I Piani Attuativi individuano interventi che consistono nella realizzazione di complessi edilizi in aree libere oppure nella riconfigurazione funzionale e morfologica di parti del territorio urbanizzato e di parti del territorio rurale e nella realizzazione di nuovi tracciati di viabilità e infrastrutture.

5. Nelle Aree di Trasformazione fino all'attuazione degli interventi previsti dal Piano Operativo su edifici e spazi aperti sono consentiti solo interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria; non sono pertanto ammessi, in particolare, il cambio di destinazione d'uso e la suddivisione delle unità immobiliari.

6. Ad avvenuta realizzazione ed ultimazione degli interventi previsti dal Piano Operativo, per gli edifici e le aree di pertinenza comprese nelle Aree di Trasformazione saranno ammessi interventi di ristrutturazione edilizia conservativa, fatto salvo quanto eventualmente disciplinato per edifici di particolare pregio.

7. Per le seguenti Aree di Trasformazione, per le quali sono già stati approvati o adottati dall'Amministrazione Comunale specifici strumenti urbanistici attuativi, si rimanda alle previsioni ed ai contenuti di tali piani:

  • - AT1_PA01 Levane C3 comparto 6;
  • - AT2_PA01 Bucine C3 comparto 2a-b;
  • - AT2_PA02 Pogi C3 comparto 16;
  • - AT2_PA03 Mercatale C3 comparto 3;
  • - AT3_PA01 Ambra C3 comparto 4a;
  • - AT3_PA02 Ambra C3 comparto 6b.

Art. 107 Perequazione

1. Ai fini di garantire un'equa distribuzione dei benefici e degli oneri derivanti dagli interventi le Aree di Trasformazione sono soggette alla disciplina della perequazione urbanistica.

2. Le potenzialità di trasformazione edilizia e gli obblighi stabiliti nelle presenti Norme sono conferiti unitamente all'insieme degli immobili compresi in ciascuna Area di Trasformazione, indipendentemente dalla collocazione degli edifici, delle loro aree di pertinenza e delle aree da riservare per le opere di urbanizzazione primaria e secondaria.

3. Sono esclusi dalla disciplina di perequazione gli immobili già di proprietà pubblica compresi nelle Aree di Trasformazione ai quali pertanto non sono attribuiti potenzialità edificatorie ed oneri, fatto salvo quanto eventualmente disposto per contesti specifici nei successivi articoli; tali immobili sono comunque oggetto di intervento nell'ambito del progetto previsto dal Piano Operativo.

4. Per ciascun ambito soggetto alla disciplina della perequazione urbanistica, salvo diverso accordo, sono ripartiti in misura proporzionale:

  • - i quantitativi di Superficie edificabile e le quantità derivanti dall'eventuale recupero di edifici esistenti;
  • - gli oneri economici per la realizzazione delle opere di urbanizzazione e degli interventi di interesse pubblico prescritti come condizione obbligatoria per la trasformazione degli assetti insediativi;
  • - gli oneri relativi alla cessione gratuita al Comune di aree a destinazione pubblica quali sedi stradali, verde pubblico, parcheggi pubblici, servizi e attrezzature;
  • - gli obblighi relativi alle eventuali quote obbligatorie di edilizia residenziale con finalità sociali;
  • - gli eventuali ulteriori benefici pubblici prescritti come condizione obbligatoria per la trasformazione degli assetti insediativi.

5. Nelle Aree di Trasformazione soggette a PA a destinazione residenziale previste dal PO la capacità edificatoria può essere incrementata fino ad un massimo del 10% in uno dei seguenti modi:

  • - realizzazione aggiuntiva di alloggi in affitto convenzionato con il Comune per un periodo non inferiore a 10 anni o di Edilizia Economica e Popolare;
  • - trasferimento di crediti edilizi acquisiti tramite previa o contestuale demolizione di manufatti incongrui e/o fatiscenti (cioè edifici privi di valore architettonico o storico-documentale, non coerenti con il contesto per tipologia e/o materiali costitutivi), purché autorizzati o comunque risultanti legittimi da atti pubblici, presenti nel territorio rurale e ripristino dello stato dei luoghi nelle aree cedenti la capacità edificatoria; per gli annessi agricoli è richiesta la preventiva deruralizzazione;

l'entità dei crediti edilizi riconosciuti è definita sulla base del seguente rapporto con la SE dei manufatti oggetto di demolizione senza ricostruzione:

  • - fino a 100 mq.: 100%
  • - da 100 mq. a 500 mq.: riduzione del 30%
  • - oltre 500 mq.: riduzione del 50%.

In entrambi i casi anche il dimensionamento delle opere ed attrezzature pubbliche da realizzare dovrà essere incrementato proporzionalmente all'aumento di Superficie edificabile.

6. La realizzazione degli interventi previsti nell'ambito soggetto a perequazione urbanistica presuppone la redazione di un piano di ricomposizione fondiaria, comprendente le permute o cessioni immobiliari tra tutti i soggetti aventi titolo, definito sulla base del progetto di dettaglio a fini esecutivi riferito all'intero ambito.
Il rilascio o l'efficacia dei titoli abilitativi è subordinata alla sottoscrizione di atti con i quali sono effettuate le permute o cessioni immobiliari tra i soggetti aventi titolo in applicazione di criteri perequativi e alla cessione delle aree prescritte in ciascun ambito.
I proprietari di tali immobili, o gli altri aventi titolo sugli stessi, devono regolare il loro rapporto in modo da rendere possibile l'attuazione del piano e sono tenuti a definire, mediante accordi pattizi, i criteri, le modalità ed i termini temporali con i quali garantire la perequazione dei benefici e dei gravami. L'Amministrazione Comunale rimane estranea da ogni questione relativa alla perequazione dei benefici e dei gravami.

Art. 108 Disposizioni per la qualità e tutela ambientale dei progetti

1. Al fine di garantire adeguati livelli di tutela ambientale, i progetti per le Aree di Trasformazione, attraverso la redazione dei Piani Attuativi e/o dei Permessi di costruire, dovranno rispettare le seguenti disposizioni:

  • - prevedere spazi permeabili in aggiunta a quelli minimo di legge, cioè superiori al 25% della Superficie Fondiaria;
  • - prevedere per gli spazi carrabili impermeabili sistemi di raccolta e trattamento delle acque di prima pioggia;
  • - limitare le aree impermeabilizzate e la viabilità di servizio ai nuovi insediamenti;
  • - privilegiare pavimentazioni idonee alla crescita di tappeti erbosi per gli spazi pubblici e privati destinati a piazzali, a parcheggi, alla viabilità pedonale e ciclabile;
  • - prevedere nelle aree a verde impianti vegetazionali per il miglioramento della qualità dell'aria e del microclima e per la compensazione dell'incremento delle emissioni di anidride carbonica;
  • - utilizzare nelle sistemazioni esterne con vegetazione autoctona a bassa esigenza idrica;
  • - organizzare la vegetazione arborea ed arbustiva in coerenza e continuità con il contesto, in particolare nelle situazioni di margine, delineando il passaggio tra campagna ed area urbana;
  • - adottare soluzioni tecniche per il recupero delle acque meteoriche e l'utilizzo delle acque di riciclo;
  • - per i prelievi d'acqua ai fini produttivi prevedere un sistema di approvvigionamento idrico alternativo favorendo il ricorso alle acque sotterranee di qualità meno pregiata di quelle destinate al consumo umano;
  • - adottare sistemi di climatizzazione passivi e attivi a basso impatto ambientale;
  • - adottare una corretta esposizione degli edifici;
  • - prevedere aree/strutture per la raccolta dei rifiuti prodotti differenziata e non;
  • - realizzare la nuova illuminazione degli spazi esterni collettivi con sistemi a basso consumo energetico e con corpi illuminanti schermati verso l'alto;
  • - nel caso di opere di demolizione, massimizzare il recupero dei materiali inerti derivanti.

2. Sono in ogni caso prescritte:

  • - la verifica della capacità di carico della rete di collettamento e depurazione con eventuale conseguente potenziamento del sistema di trattamento e smaltimento dei reflui;
  • - la verifica della capacità della rete dell'acquedotto con eventuali conseguenti interventi di rinnovo della stessa;
  • - la verifica del rispetto delle normative vigenti sull'impatto acustico.

Art. 109 Regole grafiche per i progetti

1. Le regole da osservare per la definizione progettuale dell'impianto insediativo sono sinteticamente rappresentate nelle tavole di "Usi del suolo e modalità d'intervento ed attuazione" attraverso indicazioni grafiche che riguardano prioritariamente la definizione degli spazi pubblici e la loro disposizione reciproca.
Tali indicazioni hanno carattere di indirizzo e - fermo restando l'obbligo di rispetto del degli obiettivi, delle destinazioni d'uso, del dimensionamento, delle disposizioni specifiche e delle prescrizioni richiesti dal Piano Operativo, come riportati ai successivi articoli delle presenti Norme - possono essere oggetto di rettifiche e parziali modifiche in sede di approvazione dei relativi progetti attuativi al fine di meglio coordinarsi con i luoghi e con le aree contermini, entro i limiti stabiliti dal presente articolo.

2. Viabilità
Le aree indicate come viabilità corrispondono alla rete infrastrutturale di servizio ai comparti e/o di completamento/adeguamento della rete viaria esistente. Fatto salvo quanto eventualmente definito per le specifiche Aree di Trasformazione, sono da considerarsi prescrittivi i recapiti, mentre sono indicativi il dimensionamento in sezione, il percorso e le modalità di intersezione.
I nuovi tracciati viari, così come la riconfigurazione di quelli esistenti, fermo restando il rispetto delle normative sovraordinate vigenti, dovranno essere progettati in modo da garantire adeguate prestazioni per ciascuna delle componenti di traffico ammesse; in tutti i casi essi dovranno essere caratterizzati da una carreggiata con almeno una corsia per senso di marcia ed intersezioni a raso.
In tutte le nuove strade urbane e di servizio ai comparti, in particolare, dovrà essere prevista la presenza del marciapiede su entrambi i lati; il marciapiede non potrà avere larghezza inferiore a 1,50 ml., al netto degli spazi occupati da elementi di ingombro (alberature, impianti per l'illuminazione, sedute, impianti pubblicitari, impianti tecnologici), e dovrà essere realizzato nel totale rispetto dei requisiti per i percorsi pedonali stabiliti dalle norme in materia di eliminazione delle barriere architettoniche.

3. Percorsi e spazi pedonali
Le linee indicate come percorsi individuano i principali tracciati pedonali e/o ciclopedonali da realizzare nell'ambito dell'intervento. Sono da considerarsi prescrittivi i recapiti, mentre è indicativo il tracciato.
I percorsi pedonali non potranno avere larghezza inferiore a 1,50 ml., al netto degli spazi occupati da elementi di ingombro (alberature, impianti per l'illuminazione, sedute, impianti pubblicitari, impianti tecnologici), e dovranno essere realizzati nel totale rispetto dei requisiti per i percorsi pedonali stabiliti dalle norme in materia di eliminazione delle barriere architettoniche.
Nel caso di percorsi ciclo-pedonali la larghezza minima dovrà essere pari a 4,00 ml.
Le aree indicate come spazi pedonali individuano gli spazi specificamente riservati allo stare. La precisa localizzazione e l'estensione delle aree sono indicative.

4. Parcheggi
Le aree indicate come parcheggi individuano gli spazi di sosta a raso per i veicoli, comprese le aree destinate a parcheggio pubblico richieste quali standard urbanistici. La precisa localizzazione e l'estensione delle aree sono indicative.

5. Verde
Le aree indicate come verde individuano i giardini, gli spazi di gioco, le aree attrezzate e gli impianti sportivi all'aperto, il verde di ambientazione e di mitigazione, comprese le aree destinate a verde richieste quali standard urbanistici; parte di esse può essere di proprietà privata ma comunque sistemata a verde, libera da edifici e manufatti. La precisa localizzazione e l'estensione delle aree sono indicative.

6. Servizi
Le aree indicate come servizi comprendono le superfici destinate alle strutture di servizio. La precisa localizzazione e l'estensione delle aree sono indicative.

7. Area edificabile
Le aree edificabili corrispondono alle parti dei comparti dove si prevede l'edificazione privata; comprendono in generale anche gli spazi scoperti privati quali aree verdi, viabilità interna e parcheggi pertinenziali. La precisa localizzazione e l'estensione delle aree è indicativa.

CAPO II AREE DI TRASFORMAZIONE NELL'U.T.O.E. DI LEVANE

Art. 110 Levane, via G. Amendola, via G. Rossa (AT1_01)

1. Obiettivo dell'intervento è il completamento del tessuto edificato e ridefinizione del margine urbano.

2. Modalità di attuazione: Piano Attuativo.

3. Destinazioni d'uso: residenza ed altre funzioni ammesse dall'ambito R1.9.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 4.304
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 800
  • - numero alloggi massimo 9
  • - numero di piani massimo 2
  • - Rapporto di Copertura massimo 0,25
  • - opere pubbliche da realizzare verde mq. 350, parcheggio mq. 420 (minimo 17 posti auto)
  • - altre aree da cedere mq. 500 per verde pubblico.

5. Disposizioni specifiche:

I parcheggi pubblici saranno realizzati su via G. Amendola, riorganizzando in una nuova area di sosta, esterna all'area stradale, i posti auto esistenti ed aggiungendo nuovi stalli, e su via G. Rossa, ampliando il parcheggio pubblico esistente.
Le aree a verde pubblico da cedere e/o realizzare dovranno essere disposte in modo da costituire un collegamento (pedonale) tra via G. Amendola e via G. Rossa e la continuità con le aree di proprietà comunale su via G. Amendola.

Art. 111 Levane, via G. Carducci, via G. Pascoli, via delle Fornaci Vecchie (AT1_02)

1. Obiettivo dell'intervento è la riconversione di un insediamento dismesso, completamento delle dotazioni pubbliche e del tessuto edificato.

2. Modalità di attuazione: Piano Attuativo.

3. Destinazioni d'uso: residenza ed altre funzioni ammesse dall'ambito R1.7.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 4.816
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 1.240
  • - numero alloggi massimo 14
  • - numero di piani massimo 3 (area nord), 2 (area sud)
  • - Rapporto di Copertura massimo 0,35
  • - opere pubbliche da realizzare verde mq. 575, parcheggio mq. 625 (minimo 25 posti auto)
  • - altre aree da cedere mq. 1.115 per verde e parcheggi pubblici in via G. Pascoli.

5. Disposizioni specifiche:

È prevista la completa demolizione di tutti i manufatti presenti nell'area a nord; la porzione più ad ovest, a ridosso del resede dell'abitazione all'angolo tra via Carducci e via di Bucine, sarà destinata all'ampliamento dello spazio aperto di pertinenza di tale edificio residenziale. In tale area dovranno essere localizzati anche parcheggi pubblici e adeguati spazi riservati al collegamento pedonale di via Carducci con l'area pedonale di via XIV luglio. Tutti gli spazi destinati a verde pubblico saranno localizzati in via G. Pascoli, nell'area centrale.

Art. 112 Levane, via A. De Gasperi (AT1_03)

1. Obiettivo dell'intervento è la realizzazione di un insediamento residenziale a completamento del tessuto esistente.

2. Modalità di attuazione: Piano Attuativo.

3. Destinazioni d'uso: residenza ed altre funzioni ammesse dall'ambito R1.9.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 2.935
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 400
  • - numero alloggi massimo 5
  • - numero di piani massimo 2
  • - Rapporto di Copertura massimo 0,35
  • - opere pubbliche da realizzare verde mq. 210, parcheggio mq. 80 (minimo 3 posti auto), adeguamento della strada di - accesso a doppio senso.

5. Disposizioni specifiche:
nella redazione del Piano Attuativo dovranno essere verificate le servitù esistenti al fine di garantire l'accessibilità ai fondi contermini.

Art. 113 Levane, via C. Battisti (AT1_04)

1. Obiettivo dell'intervento è la riqualificazione di un'area interna al tessuto edificato.

2. Modalità di attuazione: Piano Attuativo.

3. Destinazioni d'uso: residenza ed altre funzioni ammesse dall'ambito R1.6.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 3.506
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 950
  • - numero alloggi massimo - 10
  • - numero di piani massimo 3
  • - Rapporto di Copertura massimo 0,35
  • - opere pubbliche da realizzare verde mq. 610, parcheggio mq. 310 (minimo 12 posti auto), strada di servizio all'area
  • - altre aree da cedere mq. 230 per verde pubblico.

5. Disposizioni specifiche:
È prevista la completa demolizione di tutti i manufatti presenti nell'area.
Gli spazi pubblici dovranno essere direttamente accessibili dalla nuova viabilità di servizio all'area.

Art. 114 Levane, via Via A. Gramsci (AT1_05)

1. Obiettivo dell'intervento è l'espansione dell'area produttiva con contestuale integrazione delle dotazioni pubbliche a servizio della zona industriale.

2. Modalità di attuazione: Piano Attuativo.

3. Destinazioni d'uso: attività industriali e artigianali, con esclusione di impianti di stoccaggio e trattamento dei rifiuti non pericolosi (Ii) e di impianti per autodemolizioni e recupero rifiuti (Ir), ed attività commerciali all'ingrosso e depositi.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 22.215
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 5.000
  • - numero alloggi massimo -
  • - numero di piani massimo 2
  • - Rapporto di Copertura massimo 0,50
  • - opere pubbliche da realizzare parcheggio mq. 3.200 (minimo 130 posti auto) e viabilità di servizio all'area
  • - altre aree da cedere fascia di profondità pari a mq. 10 per tutto il tratto confinante con la S.R. 69 (pari a - circa mq. 2.000) da destinare a verde.

5. Disposizioni specifiche:
Il parcheggio pubblico dovrà essere localizzato nella parte a valle, tra il tracciato della nuova S.R. 69 e gli edifici produttivi esistenti.
Il nuovo insediamento e il parcheggio pubblico saranno accessibili esclusivamente attraverso il prolungamento di via Gramsci; è in ogni caso vietata l'apertura di nuovi accessi sulla S.R. 69. La viabilità pubblica interna all'area di trasformazione dovrà assicurare il collegamento al parcheggio pubblico, mentre eventuali tratti stradali a servizio dei singoli edifici potranno rimanere privati, secondo l'organizzazione in uno o più lotti.
Il nuovo assetto dovrà inoltre garantire il collegamento carrabile al nucleo rurale posto immediatamente a sud-est dell'area di intervento, costituito dalla strada sterrata di servizio parallela alla viabilità principale.
L'attuazione degli interventi di nuova edificazione è subordinata alla preventiva o contestuale sistemazione dell'intersezione fra il vecchio tracciato della S.R. 69 e via Valiani con realizzazione di una rotatoria a cura delle Amministrazioni di Bucine e Montevarchi.
In relazione alla prossimità all'area cimiteriale dovrà essere preventivamente richiesto parere all'Azienda Sanitaria Locale per la deroga alla fascia di rispetto.

6. Prescrizioni integrative per gli aspetti ambientali:
L'impianto di progetto dovrà essere coerente all'andamento orografico del terreno per limitare al minimo il rimodellamento del terreno, concentrando l'edificazione nella parte posta alle quote inferiori e disponendo i nuovi volumi con l'asse principale parallelo alle curve di livello attuali, anche su più pianori raccordati da terrazzamenti o ciglionamenti.
Dovranno essere previste idonee schermature verdi con piantumazioni vegetali di specie autoctone coerenti con il contesto rurale, sia nella fascia di rispetto stradale che nelle aree di sosta, per ottenere un corretto ambientamento delle nuove strutture, oltre a costituire elementi di filtro per l'inquinamento acustico e/o atmosferico, fermo restando il rispetto della normativa vigente su piantumazioni ed ostacoli indeformabili in genere lungo la viabilità principale.
Inoltre la creazione/riorganizzazione delle reti infrastrutturali dovrà privilegiare:

  • - canalizzazioni di servizio;
  • - rete fognaria e separazione delle acque nere (reflue) e bianche (meteoriche);
  • - utilizzo di acquedotto duale di servizio per le attività di gestione degli impianti a verde e degli spazi aperti.

Art. 115 Levane, via L. Valiani (AT1_06)

1. Obiettivo dell'intervento è il completamento all'interno del tessuto edificato.

2. Modalità di attuazione: Progetto unitario convenzionato (permesso di costruire convenzionato).

3. Destinazioni d'uso: attività industriali e artigianali e altre funzioni ammesse dal sottosistema P1.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 6.949
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 2.400
  • - numero alloggi massimo -
  • - numero di piani massimo 2
  • - Rapporto di Copertura massimo 0,50
  • - opere pubbliche da realizzare parcheggio mq. 1.000 (minimo 40 posti auto).

5. Prescrizioni integrative per gli aspetti ambientali:
Dovranno essere previste opportune schermature vegetazionali verso il corso d'acqua, tutelando la vegetazione ripariale esistente.

Art. 116 Levane, via L. Valiani (AT1_07)

1. Obiettivo dell'intervento è il completamento all'interno del tessuto edificato.

2. Modalità di attuazione: Progetto Unitario Convenzionato.

3. Destinazioni d'uso: attività industriali e artigianali e altre funzioni ammesse dal sottosistema P1.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 3.295,00
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 1.150,00
  • - numero alloggi massimo -
  • - numero di piani massimo 2 e altezza comunque non maggiore a quella degli edifici ubicati nelle vicinanze
  • - Rapporto di Copertura massimo 0,50
  • - opere pubbliche da realizzare parcheggio mq. 644 (minimo 17 posti auto).

5. Disposizioni specifiche:
Nella realizzazione del parcheggio pubblico ricompreso all'interno del perimetro della Scheda di Trasformazione deve essere prevista la predisposizione per l'eventuale installazione di una colonnina per la ricarica elettrica.
Nell'ambito della presente Scheda di Trasformazione è prevista, come opera fuori comparto, la sistemazione a parcheggio dell'area individuata catastalmente al Foglio n. 1, particella n. 526, la quale già allo stato attuale viene comunque usata a questo scopo, e la sua conseguente cessione all'Amministrazione Comunale. Per la suddetta sistemazione devono essere rispettate le prescrizioni di cui all'art. 175 delle presenti N.T.A.
È prevista inoltre la sola cessione della porzione di terreno identificato al Foglio n. 1, particella n. 567.
Per quanto concerne le prescrizioni di carattere geologico, sismico e/o idraulico si rimanda alla relativa Scheda di fattibilità n. 2.

6. Prescrizioni integrative per gli aspetti ambientali:
In ottemperanza a quanto raccomandato dall'Autorità Competente V.A.S. nell'ambito dell'espressione del Provvedimento di Verifica di Assoggettabilità a V.A.S. gli interventi di trasformazione devono:

  • - contenere l'estensione delle superfici impermeabilizzate anche attraverso l'impiego di materiali permeabili per le pavimentazioni stradali e delle pertinenze nell'ambito delle aree di trasformazione previste;
  • - concorrere al mantenimento e all'incremento della permeabilità ecologica delle reti degli agroecosistemi, prevedendo adeguate dotazioni ecologiche (siepi, alberature) che creino continuità con le aree contermini;
  • - prevedere che l'illuminazione, sia di carattere pubblico che privato, per quanto di competenza, rispetti quanto previsto nell'ambito del Piano dell'Illuminazione Pubblica redatto da ENGIE, in qualità di Ente Gestore e concessionario del servizio di pubblica illuminazione.

Art. 117 Levane, via di Bucine, via delle Fornaci Vecchie, via P. Togliatti (AT1_08)

1. Obiettivo dell'intervento è la realizzazione di un insediamento residenziale a bassa densità a completamento del tessuto esistente potenziando il ruolo centrale delle attrezzature esistenti anche con spazi all'aperto prevalentemente verdi e spazi di sosta di uso pubblico.

2. Modalità di attuazione: Piano Attuativo.

3. Destinazioni d'uso: residenza; attività direzionali, limitatamente a uffici privati, studi professionali e sedi di associazioni.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 13.005
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 1.400
  • - numero alloggi massimo 14
  • - numero di piani massimo 2
  • - Rapporto di Copertura massimo 0,35
  • - opere pubbliche da realizzare verde mq. 900, parcheggio mq. 450 (minimo 18 posti auto)
  • - altre aree da cedere mq. 1.400 per verde pubblico.

5. Disposizioni specifiche:
L'intervento dovrà verificare eventuali soluzioni alternative per il disegno dell'intersezione a raso tra via delle Fornaci vecchie e via di Bucine.

Art. 117bis Levane, Via L. Valiani, S.R. n.69 (AT1_09)

1. Obiettivo dell'intervento è il completo recupero di due fabbricati, ormai in totale stato di abbandono, e il contestuale ampliamento al fine di potenziare la presenza industriale ed occupazionale nel territorio comunale.

2. Modalità di attuazione: Intervento diretto tramite Permesso di Costruire.

3. Destinazioni d'uso: attività industriali e artigianali e altre funzioni ammesse dal sottosistema P1.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 7.314
  • - superficie edificabile (SE) mq. 1.500 in aggiunta a quella esistente
  • - numero alloggi massimo --
  • - numero di piani massimo 2 - altezza comunque non maggiore a quella degli edifici ubicati nelle vicinanze
  • - Rapporto di Copertura massimo 0,60
  • - opere pubbliche da realizzare --
  • - altre aree da cedere --

5. Disposizioni specifiche:
L'assetto della viabilità pubblica esistente lungo il Torrente Trigesimo (o di Caposelvi), come indicato nelle tavole di "Usi del suolo e modalità di intervento", è da ritenersi vincolante in sede di stesura del Permesso di Costruire.
Dal momento che il resede esterno deve essere pavimentato per consentire il tempestivo contenimento di eventuali sversamenti connessi con la produzione, su tale resede deve essere garantita la minima superficie permeabile prevista per Legge, pari al 25% della superficie fondiaria.
L'intervento di ampliamento va ad interessare due volumi a diversa altezza ben visibili dalla S.R. n. 69; a tale fine per uniformare la progettualità, nella realizzazione degli interventi di trasformazione dovrà essere prevista la posa in opera di una idonea schermatura, opportunamente dimensionata e collocata sul prospetto frontale da concordare con l'ufficio competente.
A fronte della non realizzazione di opere pubbliche viene applicato l'art. 5.4 del "Regolamento comunale di disciplina per la determinazione e corresponsione degli oneri di urbanizzazione, del costo di costruzione e delle sanzioni in materia edilizia".
Per quanto concerne le prescrizioni di carattere geologico, sismico e/o idraulico si rimanda alla Scheda di fattibilità.

6. Prescrizioni integrative per gli aspetti ambientali:
Dovranno essere previsti interventi finalizzati a garantire il rispetto delle emissioni in atmosfera, in conformità al D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. "Norme in materia ambientale" - Emissioni in atmosfera quali installazione di impianti di abbattimento, installazione di impianti aeraulici.
Dovranno essere previsti interventi finalizzati al corretto smaltimento delle acque meteoriche e di lavorazione, in conformità al D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. "Norme in materia ambientale"; nello specifico: scarico in fognatura, camiciatura esterna di tutti i serbatoi di stoccaggio esterno - sia di materie prime che di acque di processo che di rifiuti - installati su bacino di contenimento, serbatoio di accumulo in grado di effettuare scarichi regolari, monitoraggio dei flussi avviati in pubblica fognatura separato dai reflui civili.
L'attuazione degli interventi di previsione non determini impatti negativi sui corpi idrici superficiali e sotterranei potenzialmente interessati, verificando che esse non siano causa in generale di alcun deterioramento del loro stato qualitativo o quantitativo, né siano causa del non raggiungimento degli obiettivi di qualità.
Le previsioni di trasformazione in oggetto siano attuate in modo da concorrere al mantenimento e all'incremento della permeabilità ecologica delle reti degli agroecosistemi, prevedendo adeguate dotazioni ecologiche (siepi, alberature) che creino continuità con le aree contermini, laddove possibile sulla base dell'esigenze produttive.
In sede di rilascio dell'A.U.A. dovranno essere valutate le indicazioni progettuali e dovranno essere rispettate tutte le prescrizioni di cui alla Tabella 3, Allegato 5 alla parte III del D.Lgs. 152/2006.

Art. 117tris Levane, via P. Togliatti (AT1_10)

1. Obiettivo dell'intervento è quello di provvedere al potenziamento degli impianti sportivi presenti lungo Via P. Togliatti, nel centro abitato di Levane, attraverso la realizzazione di uno spogliatoio a servizio del campo di calcetto da localizzare nell'area attualmente destinata a parcheggio pubblico e, contestualmente a ciò, prevedere all'ampliamento del parcheggio pubblico attualmente accessibile da Via A. De Gasperi, il quale aumenterà la dotazione di parcheggi pubblici a servizio dell'intera zona.

2. Modalità di attuazione: Intervento diretto a cura dell'Amministrazione Comunale..

3. Destinazioni d'uso: "Ps: campi sportivi scoperti", "Vg: giardini" e "Pp: parcheggi scoperti".

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 4.405
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. -
  • - numero alloggi massimo -
  • - numero di piani massimo -

5. Disposizioni specifiche:
Oltre al rispetto di quanto già previsto dalle vigente N.T.A. l'intervento di cui alla presente Scheda, nel rispetto di quanto emerso nell'ambito del procedimento di V.A.S., dovrà prevedere l'utilizzo, per l'eventuale nuova illuminazione pubblica, di corpi luminosi di tipologia LED adeguati in base alla potenza individuata.
Per quanto concerne le prescrizioni di carattere geologico, sismico e/o idraulico si rimanda alla Scheda di fattibilità.

CAPO III AREE DI TRASFORMAZIONE NELL'U.T.O.E. DI BUCINE, POGI, MERCATALE E CAPANNOLE

Art. 118 Santa Maria, ex cave (AT2_01)

1. Obiettivo dell'intervento sono il recupero e la riqualificazione di una parte dell'ambito di escavazione con realizzazione di spazi per il tempo libero e attrezzature sportive all'aperto.

2. Modalità di attuazione: Piano Attuativo articolato in due fasi.
La prima fase - preliminare all'introduzione di qualsiasi attività a carattere ricreativo o sportivo - consisterà nella sistemazione preliminare dell'area, con rimodellamenti del suolo.

3. Destinazioni d'uso: spazi per il tempo libero e attrezzature sportive all'aperto (campi sportivi scoperti), con esclusione delle attività che comportano l'utilizzo di motoveicoli.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 154.491
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 300 (locali di supporto alle attività: rimessa attrezzature, servizi, - spogliatoi e docce, ufficio, spazi di ristoro)
  • - numero alloggi massimo -
  • - numero di piani massimo 1; saranno privilegiate soluzioni parzialmente interrate, sfruttando la morfologia dei - luoghi, per ridurne l'impatto.

5. Disposizioni specifiche:
per i parcheggi a servizio dell'attività non è ammesso l'impiego di superfici impermeabilizzate. Parcheggi e strutture edificate dovranno essere posizionati nella parte nord-ovest, adiacenti al punto di accesso carrabile all'area che avverrà dalla strada comunale di S. Maria. Non è in ogni caso ammessa la nuova edificazione nell'ambito soggetto a tutela paesistica degli edifici specialistici come individuata dal Piano Strutturale.
È consentita la realizzazione di un piccolo bacino imbrifero per la raccolta delle acque meteoriche per l'irrigazione.
La convenzione dovrà disciplinare nello specifico almeno:

  • - le modalità di fruizione pubblica delle aree destinate al tempo libero;
  • - la percorribilità dei sentieri;
  • - le condizioni di esercizio delle specifiche attività.

6. Prescrizioni integrative per gli aspetti ambientali:
L'attuazione di qualsiasi intervento è subordinata alla adozione di misure incontrovertibilmente adeguate a mitigare eventuali impatti acustici non compatibili con il contesto. A tale fine saranno prioritariamente utilizzati materiali vegetazionali (barriere verdi, fasce dense di alberi e arbusti), eventualmente con limitate modifiche altimetriche per potenziarne l'effetto (barriere verdi sopraelevate), a partire dagli elementi esistenti da potenziare ed integrare; dovranno in particolare essere mantenute tutte le aree boscate esistenti. L'impiego di strutture artificiali sarà consentito solo se sia dimostrato indispensabile al raggiungimento di prestazioni non ottenibili solo con materiali vegetazionali; in ogni caso la collocazione di tali strutture dovrà essere accuratamente verificata dal punto di vista del corretto inserimento paesaggistico.
Dovranno infine essere salvaguardate integralmente le aree boscate, le formazioni lineari e i gruppi di alberature esistenti, in particolare nella parte centrale, che ha anche il ruolo di separazione dell'ambito di intervento dal complesso di Santa Maria.
L'area è inoltre parzialmente inclusa nell'ambito di vincolo architettonico denominato "aree limitrofe al complesso di Santa Maria a Castelvecchio" (ID 90510050682, V05/0008, provvedimento del 23/12/1994), che comprende un'area molto ampia intorno al complesso religioso; il progetto dovrà pertanto essere sviluppato in dettaglio tenendo conto del rapporto con tale elemento di valore.

Art. 119 Bucine, piazza S. Pertini (AT2_02)

1. Obiettivo dell'intervento è il completamento all'interno del tessuto edificato.

2. Modalità di attuazione: Progetto unitario convenzionato (permesso di costruire convenzionato).

3. Destinazioni d'uso: residenza ed altre funzioni ammesse dall'ambito R1.7.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 2.863
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 600
  • - numero alloggi massimo 6
  • - numero di piani massimo 2
  • - Rapporto di Copertura massimo 0,35
  • - opere pubbliche da realizzare parcheggio mq. 575 (minimo 23 posti auto)
  • - altre aree da cedere mq. 300 per viabilità e verde pubblico.

5. Disposizioni specifiche:
L'intervento comprenderà la sistemazione complessiva della viabilità nel tratto in precedenza collegato alla Strada della Valdambra, la realizzazione del verde pubblico in continuità con gli spazi esistenti e l'individuazione di un nuovo parcheggio a raso.

Art. 120 Bucine, via S. Lavagnini (AT2_03)

1. Obiettivo dell'intervento è il completamento del tessuto edificato.

2. Modalità di attuazione: Progetto unitario convenzionato (permesso di costruire convenzionato).

3. Destinazioni d'uso: residenza ed altre funzioni ammesse dall'ambito R1.9.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 3.400
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 350
  • - numero alloggi massimo 4
  • - numero di piani massimo 2
  • - Rapporto di Copertura massimo 0,35
  • - opere pubbliche da realizzare verde mq. 200, parcheggio mq. 140 (minimo 6 posti auto)
  • - altre aree da cedere mq. 200 per verde pubblico.

5. Disposizioni specifiche:
L'intervento dovrà essere realizzato riducendo al minimo i rimodellamenti del suolo.
Dovranno essere mantenute tutte le alberature presenti su via XXV Aprile, sulla quale non sono ammessi accessi carrabili; su via Lavagnini potranno essere eliminate esclusivamente le alberature strettamente indispensabili all'accesso carrabile che dovrà essere uno solo per l'intera area di pertinenza, ed eventualmente per la realizzazione dei posto auto per parcheggio pubblico.

Art. 121 Bucine, via S. Salvatore (AT2_04)

1. Obiettivo dell'intervento è la riqualificazione di un'area con destinazione incompatibile all'interno del tessuto edificato.

2. Modalità di attuazione: Piano Attuativo.

3. Destinazioni d'uso: residenza; attività direzionali, limitatamente a uffici privati, studi professionali e sedi di associazioni, ed attività commerciali, limitatamente all'artigianato di servizi personali e residenziali.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 3.102
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 800
  • - numero alloggi massimo 8
  • - numero di piani massimo 3
  • - Rapporto di Copertura massimo 0,35
  • - opere pubbliche da realizzare verde mq. 300, parcheggio mq. 470 (minimo 19 posti auto), viabilità di servizio all'area
  • - altre aree da cedere percorso pedonale da nord per l'accesso al parcheggio pubblico ed il collegamento tra via Oberdan/via Angeli e via San Salvatore/via Martiri di Belfiore.

5. Disposizioni specifiche:

  • - Gli accessi carrabili sono ammessi esclusivamente da sud.
  • - Il parcheggio pubblico sarà localizzato nella parte sud-est.
  • - Il verde pubblico sarà localizzato a sud-ovest, in modo da essere collegato ad altri spazi pubblici esistenti e di - eventuale futura realizzazione.

6. Prescrizioni integrative per gli aspetti ambientali:
Dovrà essere verificata preventivamente la necessità di una bonifica del suolo mediante la redazione di un Piano di Caratterizzazione, ai sensi del D.lgs. n.152/06 e s.m.i.

Art. 122 Bucine, via Crocina (AT2_05)

1. Obiettivo dell'intervento è il completamento del tessuto edificato con ridefinizione del margine urbano e realizzazione di un secondo accesso carrabile all'area scolastica.

2. Modalità di attuazione: Piano Attuativo.

3. Destinazioni d'uso: residenza ed altre funzioni ammesse dall'ambito R1.8.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 5.484
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 800
  • - numero alloggi massimo 8
  • - numero di piani massimo 2
  • - Rapporto di Copertura massimo 0,25
  • - opere pubbliche da realizzare verde mq. 480, parcheggio mq. 290 (minimo 12 posti auto), viabilità di servizio all'area
  • - altre aree da cedere mq. 550 per verde pubblico.

5. Disposizioni specifiche:
Il nuovo accesso all'area scolastica, con una viabilità a fondo cieco, dovrà prevedere idonei spazi di manovra (per l'inversione di marcia) e spazi di sosta per le auto e i mezzi scolastici.

Art. 123 Bucine, via Martiri di Belfiore (AT2_06)

1. Obiettivo dell'intervento sono il completamento all'interno del tessuto edificato e la definizione del margine urbano verso il parco fluviale.

2. Modalità di attuazione: Progetto unitario convenzionato (permesso di costruire convenzionato); è ammessa l'attuazione attraverso due permessi di costruire convenzionati, uno per l'area a nord e uno per l'area a sud.

3. Destinazioni d'uso: residenza ed altre funzioni ammesse dall'ambito R1.9.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 2.622
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 350
  • - numero alloggi massimo 4
  • - numero di piani massimo 2
  • - Rapporto di Copertura massimo 0,35
  • - opere pubbliche da realizzare parcheggio mq. 350 (minimo 14 posti auto)
  • - altre aree da cedere mq. 320 per verde pubblico.

5. Disposizioni specifiche:
I nuovi edifici e le aree di parcheggio saranno localizzati lungo via Martiri di Belfiore, a completamento dell'edificazione presente sul fronte ovest della strada. Le aree da cedere dovranno essere localizzate in modo da consentire l'accesso pedonale all'ambito del parco fluviale, mantenendo un varco verde inedificato tra il nuovo insediamento e il complesso residenziale esistente immediatamente a sud.

6. Prescrizioni integrative per gli aspetti ambientali:
L'area, appartenente al territorio urbanizzato, ricade nella fascia soggetta a vincolo paesaggistico ai sensi dell'art. 142 comma 1 lett. c del Codice (corsi d'acqua), pertanto l'intervento dovrà tutelare e valorizzare il contesto, ridefinendo il margine edificato e gli spazi prospettanti l'ambito fluviale. Dovranno in ogni caso essere ridotte al minimo le aree non permeabili.

Art. 127 Bucine, via dell'Amicizia tra i popoli (AT2_10)

1. Obiettivo dell'intervento sono il completamento all'interno del tessuto edificato e la realizzazione di una parte del parco fluviale.

2. Modalità di attuazione: Piano attuativo.

3. Destinazioni d'uso: residenza ed altre funzioni ammesse dall'ambito R1.9.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 7.560
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 1.200
  • - numero alloggi massimo 14
  • - numero di piani massimo 3
  • - Rapporto di Copertura massimo 0,35
  • - opere pubbliche da realizzare verde mq. 910, parcheggio mq. 245 (minimo 10 posti auto); è prevista inoltre la - realizzazione di un collegamento pedonale con via della Costituzione.
  • - altre aree da cedere mq. 400 per verde pubblico.

5. Disposizioni specifiche:
I parcheggi pubblici saranno localizzati lungo via dell'Amicizia tra i popoli.
Il verde pubblico dovrà essere direttamente accessibile da via dell'Amicizia tra i popoli.

6. Prescrizioni integrative per gli aspetti ambientali:
L'area, appartenente al territorio urbanizzato, ricade marginalmente nella fascia soggetta a vincolo paesaggistico ai sensi dell'art. 142 comma 1 lett. c del Codice (corsi d'acqua), pertanto nella porzione interessata dovranno essere ridotte al minimo le aree non permeabili.

Art. 128 Pogi, via Ponte romano, via A. Manzardo (AT2_11)

1. Obiettivo dell'intervento è il completamento all'interno del tessuto edificato e realizzazione di attrezzature di interesse collettivo.

2. Modalità di attuazione: Piano Attuativo.

3. Destinazioni d'uso: residenza ed altre funzioni ammesse dall'ambito R1.7.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 3.443
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 800
  • - numero alloggi massimo 8
  • - numero di piani massimo 2
  • - Rapporto di Copertura massimo 0,35
  • - opere pubbliche da realizzare verde mq. 520, parcheggio mq. 250 (minimo 10 posti auto)
  • - altre aree da cedere mq. 350 per verde pubblico.

5. Disposizioni specifiche:
Il verde pubblico sarà localizzato su via Ponte romano, prevedendo il mantenimento del muro a retta esistente (fatta salva la realizzazione di scale/rampe per l'accesso pedonale), anche per garantire maggiore sicurezza tenendo separato fisicamente lo spazio pedonale da quello carrabile. L'edificazione sarà posizionata verso via A. Manzardo, in modo da mantenere a verde tutto il fronte su via Ponte romano.
I parcheggi pubblici saranno localizzati su via A. Manzardo, dalla quale dovrà essere previsto l'accesso carrabile ai nuovi alloggi.

6. Prescrizioni integrative per gli aspetti ambientali:
L'area, appartenente al territorio urbanizzato, ricade nella fascia soggetta a vincolo paesaggistico ai sensi dell'art. 142 comma 1 lett. c del Codice (corsi d'acqua), pertanto l'intervento dovrà tutelare e valorizzare il contesto, ridefinendo il margine edificato; dovranno in ogni caso essere ridotte al minimo le aree non permeabili.

Art. 129 Pianacci (AT2_12)

1. Obiettivo dell'intervento è il mantenimento nell'area di attività produttive legate al settore agricolo e conseguentemente il reperimento di nuovi spazi necessari alle attività presenti da destinare alla produzione ed allo stoccaggio delle merci attraverso un intervento di ampliamento delle attuali dotazioni caratterizzato da una corretta sistemazione degli spazi aperti.

2. Modalità di attuazione: Piano Attuativo.

3. Destinazioni d'uso: attività industriali e artigianali e altre funzioni ammesse dall'ambito P1.1.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 25.975
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 3.137
  • - superficie coperta (SC) massima mq. 3.137
  • - numero alloggi massimo -
  • - numero di piani massimo 1
  • - Rapporto di Copertura massimo 0,50
  • - opere pubbliche da realizzare parcheggi e verde pubblico (escluse le sedi viarie) per una superficie non inferiore a 2.598 mq.

5. Disposizioni specifiche:
I parcheggi pubblici saranno localizzati nella parte nord est dell'area di intervento.

6. Prescrizioni integrative per gli aspetti ambientali:
L'intervento è in ogni caso condizionato a:

  • - compensazione delle aree permeabili e/o a verde eliminate con trattamento del suolo caratterizzato da un corretto rapporto tra suolo permeabile ed impermeabile;
  • - interventi di mitigazione ambientale al fine di attenuare l'inquinamento (acustico, atmosferico, percettivo);
  • - raccolta e chiarificazione delle acque di dilavamento (prima pioggia) in apposite canalette o vasche e restituzione al terreno o in un corso ad avvenuta depurazione;
  • - messa a dimora di nuovi impianti vegetazionali in particolare quelli arborei e arbustivi (di tipo autoctono) da realizzarsi contestualmente all'intervento edilizio;
  • - predisposizione di un sistema di monitoraggio degli inquinamenti elettromagnetici;
  • - verifica dell'intervento in relazione all'inquinamento luminoso con adozione di criteri per la sua eventuale riduzione;
  • - verifica di compatibilità e coerenza con le attività esistenti, anche per quanto riguarda gli assetti agricoli produttivi;
  • - raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti attraverso un sistema di isole ecologiche.

Art. 130 Pianacci (AT2_13)

1. Obiettivo dell'intervento è il mantenimento nell'area di attività produttive legate al settore agricolo, vivaistico o del giardinaggio e conseguentemente il reperimento di nuovi spazi necessari alle attività presenti da destinare alla produzione ed allo stoccaggio delle merci attraverso un intervento di nuova costruzione caratterizzato da una corretta sistemazione degli spazi aperti.

2. Modalità di attuazione: Piano Attuativo.

3. Destinazioni d'uso: attività industriali e artigianali e altre funzioni ammesse dall'ambito P1.1.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 18.573
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 2.264
  • - superficie coperta (SC) massima mq. 2.264
  • - numero alloggi massimo -
  • - numero di piani massimo 1
  • - Rapporto di Copertura massimo 0,50
  • - opere pubbliche da realizzare parcheggi e verde pubblico (escluse le sedi viarie) per una superficie non inferiore a 1.857 mq.

5. Disposizioni specifiche:
I parcheggi pubblici saranno localizzati nella parte sud ovest dell'area di intervento.

6. Prescrizioni integrative per gli aspetti ambientali:
L'intervento è in ogni caso condizionato a:

  • - compensazione delle aree permeabili e/o a verde eliminate con trattamento del suolo caratterizzato da un corretto rapporto tra suolo permeabile ed impermeabile;
  • - interventi di mitigazione ambientale al fine di attenuare l'inquinamento (acustico, atmosferico, percettivo);
  • - raccolta e chiarificazione delle acque di dilavamento (prima pioggia) in apposite canalette o vasche e restituzione al terreno o in un corso ad avvenuta depurazione;
  • - messa a dimora di nuovi impianti vegetazionali in particolare quelli arborei e arbustivi (di tipo autoctono) da realizzarsi contestualmente all'intervento edilizio;
  • - predisposizione di un sistema di monitoraggio degli inquinamenti elettromagnetici;
  • - verifica dell'intervento in relazione all'inquinamento luminoso con adozione di criteri per la sua eventuale riduzione;
  • - verifica di compatibilità e coerenza con le attività esistenti, anche per quanto riguarda gli assetti agricoli produttivi;
  • - raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti attraverso un sistema di isole ecologiche.

Art. 131 Pianacci (AT2_14)

1. Obiettivo dell'intervento è il mantenimento nell'area di attività produttive legate al settore agricolo, vivaistico o del giardinaggio e conseguentemente il reperimento di nuovi spazi necessari alle attività presenti da destinare alla produzione ed allo stoccaggio delle merci attraverso un intervento di ampliamento delle attuali dotazioni caratterizzato da una corretta sistemazione degli spazi aperti.
Obiettivo prioritario sarà di consentire l'attuazione di tutte le fasi lavorative legate all'attività dell'azienda al chiuso.

2. Modalità di attuazione: Piano Attuativo.

3. Destinazioni d'uso: attività industriali e artigianali e altre funzioni ammesse dall'ambito P1.1.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 65.497
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 8.099
  • - superficie coperta (SC) massima mq. 8.099
  • - numero alloggi massimo -
  • - numero di piani massimo 1
  • - Rapporto di Copertura massimo 0,50
  • - opere pubbliche da realizzare parcheggi e verde pubblico (escluse le sedi viarie) per una superficie non inferiore a 6.550 mq.

5. Disposizioni specifiche:
I parcheggi pubblici saranno localizzati nella parte nord dell'area di intervento.

6. Prescrizioni integrative per gli aspetti ambientali:
L'intervento è in ogni caso condizionato a:

  • - allo svolgimento di tutte le operazioni legate all'attività produttiva all'interno di locali chiusi dotati di tutti i sistemi necessari per consentire la lavorazione dei prodotti in sicurezza;
  • - all'eliminazione di tutti gli stoccaggi dei materiali non imballati nelle parti esterne per evitare la possibilità di diffusione di polveri nell'ambiente circostante;
  • - alla posa in opera di alberature e schermature verdi;
  • - compensazione delle aree permeabili e/o a verde eliminate con trattamento del suolo caratterizzato da un corretto rapporto tra suolo permeabile ed impermeabile;
  • - interventi di mitigazione ambientale al fine di attenuare l'inquinamento (acustico, atmosferico, percettivo);
  • - raccolta e chiarificazione delle acque di dilavamento (prima pioggia) in apposite canalette o vasche e restituzione al terreno o in un corso ad avvenuta depurazione;
  • - messa a dimora di nuovi impianti vegetazionali in particolare quelli arborei e arbustivi (di tipo autoctono) da realizzarsi contestualmente all'intervento edilizio;
  • - predisposizione di un sistema di monitoraggio degli inquinamenti elettromagnetici;
  • - verifica dell'intervento in relazione all'inquinamento luminoso con adozione di criteri per la sua eventuale riduzione;
  • - verifica di compatibilità e coerenza con le attività esistenti, anche per quanto riguarda gli assetti agricoli produttivi;
  • - raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti attraverso un sistema di isole ecologiche.

Art. 132 Mercatale, via G. Leopardi (AT2_15)

1. Obiettivo dell'intervento sono il completamento del tessuto edificato e la ridefinizione del margine urbano con riqualificazione di spazi pubblici.

2. Modalità di attuazione: Progetto unitario convenzionato (permesso di costruire convenzionato).

3. Destinazioni d'uso: residenza ed altre funzioni ammesse dall'ambito R1.6.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 4.481
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 560
  • - numero alloggi massimo 8
  • - numero di piani massimo 2
  • - Rapporto di Copertura massimo 0,25
  • - opere pubbliche da realizzare parcheggio mq. 540 (minimo 22 posti auto), ampliamento di via G. Leopardi nel tratto - prospiciente il nuovo insediamento residenziale
  • - altre aree da cedere fascia di profondità pari a mq. 4 sul lato nord di via G. Leopardi, dal nuovo insediamento - fino all'intersezione con la S.P. 16 (pari a circa 350 mq.), da destinare a viabilità.

5. Disposizioni specifiche:
È prescritto lo spostamento o l'interramento della linea elettrica che attraversa l'area nella parte est.

Art. 133 Mercatale, via G. Leopardi (AT2_16)

1. Obiettivo dell'intervento sono il completamento del tessuto edificato e la ridefinizione del margine urbano con riqualificazione di spazi pubblici.

2. Modalità di attuazione: Progetto unitario convenzionato (permesso di costruire convenzionato).

3. Destinazioni d'uso: residenza ed altre funzioni ammesse dall'ambito R1.6.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 3.577
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 440
  • - numero alloggi massimo 5
  • - numero di piani massimo 2
  • - Rapporto di Copertura massimo 0,25
  • - opere pubbliche da realizzare verde mq. 330, parcheggio mq. 95 (minimo 4 posti auto), adeguamento del tratto non pavimentato di via Rota e sistemazione del parcheggio pubblico prospettante l'area di intervento sul lato opposto di via G. Leopardi.

5. Disposizioni specifiche:
Il verde pubblico sarà localizzato lungo via Leopardi.
Dovranno essere mantenuti i due cipressi posti all'inizio di via Rota.

Art. 134 Mercatale, via G. Mameli, via G. Verdi (AT2_17)

1. Obiettivo dell'intervento sono il completamento all'interno del tessuto edificato e la riqualificazione dell'area tra il centro antico e il Borro, con realizzazione di nuove dotazioni pubbliche.

2. Modalità di attuazione: Piano Attuativo.

3. Destinazioni d'uso: residenza ed altre funzioni ammesse dall'ambito R1.7.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 15.814
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 1.800
  • - numero alloggi massimo 18
  • - numero di piani massimo 2
  • - Rapporto di Copertura massimo 0,35
  • - opere pubbliche da realizzare verde mq. 1.370, parcheggio mq. 360 (minimo 14 posti auto)
  • - altre aree da cedere mq. 2.000 per parcheggi nell'area tra Mercatale e Torri, a servizio del centro antico.

5. Disposizioni specifiche:
L'edificazione sarà concentrata su via Mameli. Il parcheggio pubblico da realizzare sarà localizzato in prossimità della Pieve.

6. Prescrizioni integrative per gli aspetti ambientali:
Nella realizzazione degli spazi pubblici a cura dell'A.C. dovranno essere adottati criteri di tutela e valorizzazione paesaggistica del centro antico di Torri e del complesso della Pieve, prevedendo sistemazioni coerenti con il contesto rurale e dunque con inserimento di minime strutture. Nell'area tra Mercatale e Torri, ad eccezione del parcheggio pubblico, sono consentite esclusivamente sistemazioni a verde, non pavimentate; non è ammessa la realizzazione di manufatti.

Art. 137bis Bucine, via S. Salvatore (AT2_23)

1. Obiettivo dell'intervento è la parziale espansione dell'area artigianale nei terreni adiacenti a quella esistente, in parte già prevista dal Piano Regolatore del 1994.

2. Modalità di attuazione: Piano Attuativo.

3. Destinazioni d'uso: attività industriali e artigianali e altre funzioni ammesse dall'ambito P2.2.

Fermo restando il rispetto tassativo della SE massima ammessa, sarà consentita la realizzazione di edifici pertinenziali a destinazione residenziale a servizio di ciascuna unità immobiliare di tipo artigianale-produttivo nei limiti massimi di 115 mq. di SE e purché l'unità di tipo artigianale-produttiva non sia inferiore a 150 mq. La realizzazione di tali edifici è subordinata alla stipula di atto convenzionale che definisca gli obblighi del contraente tra i quali l'impegno a non vendere separatamente la parte residenziale dall'unità immobiliare di tipo artigianale-produttivo.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 22.502,00
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 7.000,00
  • - numero di piani massimo 2
  • - Rapporto di Copertura massimo 0,50
  • - opere pubbliche da realizzare mq. 3.700,00 per spazi pubblici, attività collettive, parcheggi e verde, oltre alla viabilità di servizio all'area.

I soggetti privati dovranno prevedere, come opera fuori comparto, a sostenere le spese di rimozione della copertura e controsoffitto in lastre di eternit e la realizzazione della nuova copertura del magazzino comunale posto in Bucine via Modesta Rossi catastalmente individuato al fg.10 pll. 351.

5. Disposizioni specifiche:
L'assetto della viabilità principale interna al comparto come indicato nelle tavole di "Usi del suolo e modalità di intervento" è da ritenersi vincolante in sede di stesura del progetto per il piano attuativo.

Dovrà inoltre essere prevista una sistemazione a verde di ambientazione e filtro, con opportune alberature e/o arbusti - lungo via S. Salvatore.

Non sono in ogni caso ammessi accessi carrabili diretti su tale strada.

6. Prescrizioni integrative per gli aspetti ambientali:

  • - compensazione delle aree permeabili e/o a verde eliminate con trattamento del suolo caratterizzato da un corretto rapporto tra suolo permeabile ed impermeabile;
  • - interventi di mitigazione ambientale al fine di attenuare l'inquinamento (acustico, atmosferico, percettivo);
  • - raccolta e chiarificazione delle acque di dilavamento (prima pioggia) in apposite canalette o vasche e restituzione al terreno o in un corso ad avvenuta depurazione;
  • - messa a dimora di nuovi impianti vegetazionali in particolare quelli arborei e arbustivi (di tipo autoctono) da realizzarsi contestualmente all'intervento edilizio;
  • - rapporto con il contesto urbano e le infrastrutture viarie;
  • - creazione e riorganizzazione delle reti infrastrutturali privilegiando:
    • - canalizzazioni di servizio;
    • - rete fognaria e separazione delle acque nere (reflue) e bianche (meteoriche);
    • - utilizzo di acquedotto duale di servizio per le attività di gestione degli impianti a verde e degli spazi aperti;
    • - utilizzo di fonti e tecnologie energetiche alternative ed ecocompatibili finalizzate al risparmio energetico;
  • - raccolta differenziata e smaltimento dei rifiuti attraverso un sistema di isole ecologiche.

7. In accordo con quanto sostenuto anche dall'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana, si prescrive il divieto di insediare industrie insalubri che producano o facciano uso di COV (Composti organici volatili), comprese le emissioni odorigene, o svolgano lavorazioni con possibile impiego di acidi, ovvero di materiali organici con possibilità di fenomeni putrefattivi.

Art. 139 Capannole, via Giulio Cesare (AT2_22)

1. Obiettivo dell'intervento sono il completamento del tessuto edificato e la ridefinizione del margine urbano.

2. Modalità di attuazione: Piano Attuativo.

3. Destinazioni d'uso: residenza ed altre funzioni ammesse dall'ambito R3.4.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 4.382
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 800
  • - numero alloggi massimo 8
  • - numero di piani massimo 2
  • - Rapporto di Copertura massimo 0,25
  • - opere pubbliche da realizzare verde mq. 510, parcheggio mq. 260 (minimo 10 posti auto) e viabilità esistente a servizio dell'area;
  • - altre aree da cedere mq. 350 per verde pubblico.

5. Disposizioni specifiche:
Il verde pubblico sarà localizzato ad ovest, in corrispondenza dell'area già attualmente alberata, che dovrà essere salvaguardata e valorizzata.
I parcheggi saranno localizzati linearmente lungo la viabilità interna, tutelando per quanto possibile le alberature presenti.
Nella definizione di dettaglio del progetto dovranno essere attentamente considerate le relazioni con la Villa Rubeschi e con il nucleo antico, posti nelle vicinanze, al fine del corretto inserimento paesistico.

CAPO IV AREE DI TRASFORMAZIONE NELL'U.T.O.E. DI AMBRA, PIETRAVIVA E BADIA A RUOTI

Art. 140 Ambra, nuova area sportiva, via Dante Alighieri (AT3_01)

1. Obiettivo dell'intervento è la realizzazione dei nuovi impianti sportivi di Ambra, con campo da calcio e campetto di allenamento, in collegamento con il parco lineare dell'Ambra.

2. Modalità di attuazione: Progetto unitario convenzionato (permesso di costruire convenzionato) o intervento diretto a cura dell'Amministrazione Comunale.

3. Destinazioni d'uso: impianti sportivi a raso (Ps).

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 18.945
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 450
  • - numero alloggi massimo -
  • - numero di piani massimo 1.

5. Disposizioni specifiche:
L'accesso carrabile agli impianti dovrà avvenire dalla strada di servizio al depuratore, la realizzazione del quale è già programmata.
Dovranno essere predisposte opportune schermature verdi, soprattutto per le aree di sosta, ed impiegare piantumazioni vegetali di specie autoctone e materiali coerenti con il contesto rurale per ottenere un corretto ambientamento degli impianti.
Lungo via Dante Alighieri è previsto il mantenimento del filare alberato esistente.
e tribune ed i volumi per i locali di supporto (spogliatoi, servizi, eventuale ristoro) dovranno essere strutturati e localizzati in modo da non ostruire le visuali verso le colline lungo la viabilità principale; dovranno in ogni caso essere posizionati esternamente all'area soggetta a vincolo paesaggistico ai sensi dell'art. 142 comma 1 lett. c del Codice (corsi d'acqua).
Per le tribune sono auspicabili soluzioni a basso impatto utilizzando strutture reversibili, anche visivamente permeabili, o con parziali rimodellamenti del suolo, valorizzando i dislivelli naturali del suolo.
Contestualmente all'intervento dovrà essere realizzato sul retro del tessuto edificato di via Dante Alighieri un percorso pedonale di collegamento a via Trieste tramite il ponte sull'Ambra.

6. Prescrizioni integrative per gli aspetti ambientali:
L'intervento non dovrà incidere negativamente sui caratteri naturalistici ed estetico-percettivi dell'ambito pertinente al Borro dell'Isola, assicurandone la tutela anzi eventualmente promuovendo forme di fruizione sostenibili lungo le sponde, in continuità con quelle lungo il corso del torrente Ambra.
Per i parcheggi non è ammesso l'utilizzo di pavimentazioni impermeabili ma è richiesto l'impiego di tecniche e materiali ecocompatibili.
Eventuali superfici impermeabilizzate dovranno essere limitate a quanto strettamente indispensabile alla funzionalità degli impianti. Modifiche alla conformazione orografica attuale potranno essere consentite soltanto se necessarie alla realizzazione dei campi di gioco e degli spazi ad essi complementari o alla messa in sicurezza da problematiche idrauliche.
Inoltre la creazione/riorganizzazione delle reti infrastrutturali dovrà privilegiare:

  • - canalizzazioni di servizio;
  • - rete fognaria e separazione delle acque nere (reflue) e bianche (meteoriche);
  • - utilizzo di acquedotto duale di servizio per le attività di gestione degli impianti a verde e degli spazi aperti.

Art. 141 Ambra, via A. Volta (AT3_02)

1. Obiettivo dell'intervento sono il completamento del tessuto edificato e la ridefinizione del margine urbano.

2. Modalità di attuazione: Piano attuativo.

3. Destinazioni d'uso: residenza ed altre funzioni ammesse dall'ambito R1.6.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 3.465
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 800
  • - numero alloggi massimo 8
  • - numero di piani massimo 2
  • - Rapporto di Copertura massimo 0,25
  • - opere pubbliche da realizzare verde mq. 260, parcheggio mq. 260 (minimo 10 posti auto)
  • - altre aree da cedere mq. 300 per verde pubblico.

5. Disposizioni specifiche:
L'intervento dovrà assicurare la tutela delle alberature poste al margine dell'area.

Art. 142 Ambra, via Trieste, S.P. 540 della Valdambra (Fattoria di Ambra) (AT3_03)

1. Obiettivo dell'intervento è il recupero di un insediamento con valore identitario e storico-documentale (archeologia industriale) e rafforzamento del ruolo collettivo dell'area, in collegamento con il parco lungo l'Ambra.

2. Modalità di attuazione: Piano Attuativo (Piano di Recupero).

3. Destinazioni d'uso: attività direzionali e di servizio, attività turistico ricettive, attività commerciali al dettaglio (esercizi di vicinato), attrezzature di servizio pubbliche.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 6.019
  • - opere pubbliche da realizzare parcheggio mq. 1.600 (minimo 64 posti auto), passerella pedonale sul torrente Ambra.

Qualora fosse necessario per garantire l'interesse pubblico entro tempi stabiliti, l'Amministrazione Comunale potrà comunque procedere con intervento diretto all'attuazione del solo progetto di realizzazione del parcheggio, previa procedura di apposizione di vincolo preordinato all'esproprio; in tale caso la convenzione da stipulare per il Piano Attuativo definirà gli ulteriori obblighi del contraente in termini di benefici di interesse pubblico.

5. Disposizioni specifiche:

Per l'edificio principale della fattoria sono previsti interventi di ristrutturazione edilizia conservativa con contestuale demolizione delle strutture incongrue giustapposte; la superficie di queste ultime, sempreché legittima, potrà essere ricostruita come superficie accessoria (SA). È prevista inoltre la conservazione della ciminiera.

Art. 143 Ambra, via E. Fermi, via A. Meucci (AT3_04)

1. Obiettivo dell'intervento sono il completamento all'interno del tessuto edificato e l'ampliamento dell'area verde intorno all'area scolastica.

2. Modalità di attuazione: Piano Attuativo.

3. Destinazioni d'uso: residenza ed altre funzioni ammesse dall'ambito R1.9.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 7.421
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 1.500
  • - numero alloggi massimo 18
  • - numero di piani massimo 2
  • - Rapporto di Copertura massimo 0,35
  • - opere pubbliche da realizzare verde mq. 800, parcheggio mq. 650 (minimo 26 posti auto)
  • - altre aree da cedere mq. 900 per spazi da destinare ad attrezzature di uso pubblico.

5. Disposizioni specifiche:
L'impianto dovrà prevedere la localizzazione del verde pubblico in continuità con il giardino pubblico esistente, nella parte sud, e la localizzazione del parcheggio pubblico su via A. Meucci nella parte est. Gli spazi da destinare ad attrezzature di uso pubblico saranno localizzati in prossimità dell'area scolastica.

Art. 144 Ambra, via Raffaello Sanzio (AT3_05)

1. Obiettivo dell'intervento sono il completamento all'interno del tessuto edificato e l'ampliamento dell'area scolastica.

2. Modalità di attuazione: Progetto unitario convenzionato (permesso di costruire convenzionato).

3. Destinazioni d'uso: residenza ed altre funzioni ammesse dall'ambito R1.7.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 5.807
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 750
  • - numero alloggi massimo 8
  • - numero di piani massimo 3
  • - Rapporto di Copertura massimo 0,35
  • - opere pubbliche da realizzare parcheggio mq. 250 (minimo 10 posti auto)
  • - altre aree da cedere mq. 3.500 per servizi per l'istruzione di base.

5. Disposizioni specifiche:
La nuova edificazione sarà localizzata lungo via Raffaello Sanzio, riservando all'area destinata alla scuola gli spazi verdi verso il Borro della Fonte. Alla nuova area scolastica dovrà comunque essere assicurato l'accesso carrabile da via Raffaello Sanzio.

Art. 146 Ambra, via A. Vespucci, S.P. 540 della Valdambra (AT3_07)

1. Obiettivo dell'intervento è il completamento all'interno del tessuto edificato.

2. Modalità di attuazione: Progetto unitario convenzionato (permesso di costruire convenzionato).

3. Destinazioni d'uso: attività industriali ed artigianali attività commerciali, attività commerciali all'ingrosso e depositi, attività direzionali.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 11.773
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 4.000
  • - numero alloggi massimo -
  • - numero di piani massimo 2
  • - Rapporto di Copertura massimo 0,40
  • - opere pubbliche da realizzare parcheggio mq. 450 (minimo 18 posti auto), ampliamento via A. Vespucci.

5. Disposizioni specifiche:
I parcheggi pubblici dovranno essere localizzati su via A. Vespucci, che dovrà essere ampliata e fornita di marciapiede su entrambi i lati.

6. Prescrizioni integrative per gli aspetti ambientali:
Dovranno essere previste adeguate piantumazioni di filtro tra l'area produttiva ed il tessuto residenziale adiacente.
Inoltre la creazione/riorganizzazione delle reti infrastrutturali dovrà privilegiare:

  • - canalizzazioni di servizio;
  • - rete fognaria e separazione delle acque nere (reflue) e bianche (meteoriche);
  • - utilizzo di acquedotto duale di servizio per le attività di gestione degli impianti a verde e degli spazi aperti.

7. In accordo con quanto sostenuto anche dall'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana, si prescrive il divieto di insediare industrie insalubri che producano o facciano uso di COV (Composti organici volatili), comprese le emissioni odorigene, o svolgano lavorazioni con possibile impiego di acidi, ovvero di materiali organici con possibilità di fenomeni putrefattivi.

Art. 147 Badia a Ruoti, S.P. 20 del Castagno (AT3_08)

1. Obiettivo dell'intervento è la realizzazione di un piccolo intervento residenziale a bassa densità, in continuità con le modalità insediative preesistenti.

2. Modalità di attuazione: Piano Attuativo.

3. Destinazioni d'uso: residenza ed altre funzioni ammesse dall'ambito R1.6.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 6.557
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 800
  • - numero alloggi massimo 10
  • - numero di piani massimo 3
  • - Rapporto di Copertura massimo 0,35
  • - opere pubbliche da realizzare verde mq. 1.440, parcheggi mq. 350, viabilità di servizio all'area.

5. Disposizioni specifiche:
Il progetto dovrà sviluppare il tema dell'inserimento paesistico in relazione al nucleo antico, salvaguardando in particolare la percezione visuale del centro dalla Strada del Castagno.

CAPO V AREE DI TRASFORMAZIONE NELL'U.T.O.E. DI BADIA AGNANO

Art. 149 Badia Agnano, via I Maggio (AT4_02)

1. Obiettivo dell'intervento è il completamento del tessuto edificato.

2. Modalità di attuazione: Progetto unitario convenzionato (permesso di costruire convenzionato).

3. Destinazioni d'uso: attività industriali e artigianali e altre funzioni ammesse dal sottosistema P2.

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 4.499
  • - superficie edificabile (SE) massima mq. 1.600
  • - numero alloggi massimo -
  • - numero di piani massimo 2
  • - Rapporto di Copertura massimo 0, 50
  • - opere pubbliche da realizzare parcheggio mq. 550 (minimo 22 posti auto)

5. Disposizioni specifiche:
Il progetto dovrà seguire il principio insediativo consolidato a Badia Agnano, con accessi concentrati e parcheggi nella fascia tra gli edifici e la strada.

6. In accordo con quanto sostenuto anche dall'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana, si prescrive il divieto di insediare industrie insalubri che producano o facciano uso di COV (Composti organici volatili), comprese le emissioni odorigene, o svolgano lavorazioni con possibile impiego di acidi, ovvero di materiali organici con possibilità di fenomeni putrefattivi.

CAPO VI AREE DI TRASFORMAZIONE NELL'U.T.O.E. DI CHIANTI, MONTOZZI E SAN PANCRAZIO

Art. 150 Ripaltella (AT5_01)

1. Obiettivo dell'intervento è il potenziamento del centro per la pratica del polo al fine del riconoscimento da parte del CONI e dello svolgimento di tornei internazionali, con realizzazione del terzo campo e di ulteriori strutture per i cavalli e miglioramento della struttura ricettiva a supporto dell'attività, con riqualificazione dell'area in passato occupata da un allevamento avicolo ora dismesso.

2. Modalità di attuazione: Piano Attuativo.

3. Destinazioni d'uso: impianti sportivi per il polo, con attrezzature e strutture di supporto e complementari (box cavalli, tondini, giostre, depositi e/o fienili, piste e/o campetti di allenamento e sgambatura, locali di servizio, attrezzature ricettive - albergo e ristorante -).

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 393.881
  • - superficie edificabile (SE) massima (compreso il recupero di mq. 1.262 dalla demolizione dei capannoni dell'allevamento avicolo) mq. 1.550 per nuovi box cavalli e locali di deposito a supporto dell'attività e mq. 550 per ampliamento dell'attività ricettiva (nuove camere e ampliamento ristorante, spazi fitness/benessere, locali di servizio a campo da tennis e piscina)
  • - numero alloggi massimo -
  • - numero di piani massimo 2.

5. Disposizioni specifiche:
Il nuovo campo da polo (individuato con la lettera A nello schema riportato a seguire) sarà realizzato a sud del Borro di Boccarina, con contestuale modifica del tracciato della strada vicinale di Montisoni (peraltro in disuso da svariati anni) per mantenere il collegamento con la strada comunale Montebenichi in prossimità del "Podere Casa Felciai". La realizzazione del nuovo campo dovrà in ogni caso assicurare la corretta regimazione delle acque superficiali.
Le strutture per i cavalli (B) saranno collocate nell'area nord-est, ben schermata verso valle da una sorta di promontorio naturale.
È ammessa inoltre la realizzazione di un campo da tennis con un volume edificabile (VE) per servizi igienici e spogliatoi a servizio anche della piscina, in prossimità della quale verrà posizionato appunto il campo da tennis.
Degli edifici esistenti, in buona parte di matrice storica e già oggetto di recupero, dovranno essere conservati i caratteri tipologici ed architettonici, anche dove oggetto di ampliamento; per essi sono ammessi i seguenti interventi:

  • - edificio 1 - ristrutturazione edilizia conservativa;
  • - edificio 2 - ristrutturazione edilizia conservativa con possibilità di giustapposizione di un nuovo volume edificabile (VE) per l'ampliamento del ristorante, purché con caratteristiche tipologiche, tecnologie e materiali coerenti al fabbricato esistente ed al contesto;
  • - edificio 3 - ristrutturazione edilizia ricostruttiva con possibilità di ampliamento per potenziare l'attività ricettiva, con caratteristiche tipologiche, tecnologie e materiali coerenti al contesto.

In alternativa all'ampliamento degli edifici esistenti, è consentita la nuova edificazione per il potenziamento dell'attività ricettiva - previa demolizione dell'edificio esistente - per una SE massima equivalente alla somma di quella esistente e della quantità in ampliamento sopra definita, da localizzare in ogni caso in prossimità del complesso esistente e della piscina o comunque nelle aree precedentemente occupate da strutture o fabbricati (C), con esclusione della fascia soggetta a vincolo paesaggistico ai sensi dell'art. 142 comma 1 lettera c) del D.lgs. 42/2004 (corsi d'acqua).
La realizzazione di qualsiasi costruzione, struttura o manufatto o più in generale ogni nuova opera prevista dovrà garantire la tutela della vegetazione ripariale e delle formazioni lineari e/o dei gruppi di alberature esistenti - ad esclusione delle colture da legno nella parte sud ovest -.

6. Prescrizioni integrative per gli aspetti ambientali:
Eventuali superfici impermeabilizzate dovranno essere limitate a quanto strettamente indispensabile alla funzionalità degli impianti; non è in ogni caso consentita la realizzazione di superfici impermeabilizzate per le aree destinate a parcheggio. Modifiche alla conformazione orografica attuale potranno essere consentite soltanto se necessarie alla realizzazione dei campi di gioco e degli spazi ad essi complementari.
Dovranno inoltre essere predisposte opere di ambientazione introducendo elementi vegetazionali ai margini delle superfici destinate ai campi da gioco, in modo da mantenere e per quanto possibile riproporre l'articolazione del paesaggio, ferma restando la tutela degli elementi di maggiore rilevanza paesaggistica ed ecologica rappresentati in primo luogo dal reticolo idrografico.
Tutti gli interventi dovranno garantire la non compromissione della vegetazione ripariale, l'accessibilità al Borro di Boccarina, la sua manutenzione e la possibilità di fruire delle fasce lungo il borro, il mantenimento e la valorizzazione delle visuali panoramiche da e verso il corso d'acqua.
Ai fini dell'attuazione dell'intervento dovrà essere verificata l'adeguatezza dell'impianto di depurazione esistente, provvedendo al suo eventuale potenziamento, previa preventiva valutazione dell'impatto dello scarico depurato sulla qualità del corpo idrico ricettore e a condizione che si escluda l'insorgenza di problemi igienico-sanitari connessi al sistema di smaltimento e una possibile interferenza con le risorse idriche sotterranee.
Dovranno essere adottati opportuni accorgimenti per ridurre il fabbisogno idrico per l'irrigazione dei campi da gioco (ad esempio attraverso la scelta delle specie di graminacee da impiegare); l'approvvigionamento idrico per tale funzione per non dovrà in alcun modo dipendere dalla rete acquedottistica comunale.

Art. 150bis San Leolino nuova area pubblica, Via Capo al Borgo (AT5_02)

1. Obiettivo dell'intervento è la realizzazione di una nuova area di proprietà pubblica grazie alla quale rispondere ad alcune delle esigenze che caratterizzano il centro abitato di San Leolino, ed in particolare:

  • a. individuare uno spazio di manovra, di idonee dimensioni e caratteristiche, per i mezzi del Trasporto Pubblico Locale;
  • b. realizzare un parcheggio pubblico che darà una risposta alle esigenze della popolazione residente e non della frazione di San Leolino sia in termini di sosta che di sicurezza.

2. Modalità di attuazione: Intervento diretto a cura dell'Amministrazione Comunale.

3. Destinazioni d'uso: "spazi scoperti di uso pubblico; parcheggi a raso - Pp", "Area stradale - St".

4. Dimensionamento:

  • - area di intervento (ST) mq. 1.142
  • - superficie edificabile (SE) massima -
  • - numero alloggi massimo -
  • - numero di piani massimo -

5. Disposizioni specifiche:
Oltre al rispetto di quanto già previsto dalle vigente N.T.A. l'intervento di cui alla presente Scheda, nel rispetto di quanto emerso nell'ambito del procedimento di V.A.S., dovrà prevedere l'utilizzo, per l'eventuale nuova illuminazione pubblica, di corpi luminosi di tipologia LED adeguati in base alla potenza individuata.
Per quanto concerne le prescrizioni di carattere geologico, sismico e/o idraulico si rimanda alla Scheda di fattibilità.

6. Prescrizioni integrative per gli aspetti ambientali:
Nel rispetto di quanto emerso nell'ambito del procedimento di V.A.S. e della Conferenza di Co-Pianificazione, ed oltre a quanto già previsto dalle vigente N.T.A., l'intervento di cui alla presente Scheda Norma dovrà rispettare le seguenti prescrizioni e indicazioni:

  • a. dovrà essere vietata la dispersione nel sottosuolo delle acque meteoriche provenienti da piazzali e/o dalle strade all'interno dell'area di rispetto del "Pozzo Casini" attraverso o l'uso di materiale impermeabile oppure mediante la realizzazione di un sistema di canalizzazioni che convogli le acque al di fuori dell'area di rispetto del pozzo. Le eventuali superfici impermeabilizzate dovranno comunque essere limitate a quanto strettamente indispensabile ai sensi della normativa vigente ed in particolare all'art.94, comma 4 del D.Lgs n.152/2006;
  • b. evitare che l'intervento di adeguamento della viabilità e realizzazione dei parcheggi destabilizzi i versanti, quindi preservare le sistemazioni idraulico-agrarie presenti (muretti in pietra lungo la viabilità) anche per la funzione ecologica che possono rivestire quali "corridoi ecologici" che permettono la veicolazione e il rifugio della microfauna;
  • c. concorrere al mantenimento e all'incremento della permeabilità ecologica delle reti degli agroecosistemi, prevedendo adeguate dotazioni ecologiche (siepi, alberature) che creino continuità con le aree contermini, nonché mantenere gli elementi vegetali esistenti lineari o puntuali, con particolare riferimento agli olivi, ed eventualmente prevedere una loro ricostituzione;
  • d. nella progettazione del nuovo parcheggio pubblico, della fermata del TPL, dell'isola ecologica si tenga conto della morfologia del territorio adottando soluzioni che riducano al minimo l'impatto paesaggistico/ambientale, assicurandone un corretto inserimento; in particolare l'isola ecologica dovrà essere opportunamente schermata ed integrata con l'ambiente circostante e dovrà essere impermeabile così da evitare eventuali percolamenti e dispersione nel terreno;
  • e. garantire che gli arredi e le sistemazioni si inseriscano correttamente nel contesto rurale con particolare attenzione ai caratteri identitari del borgo storico;
  • f. non incidere negativamente sui caratteri naturalistici ed estetico-percettivi dell'ambito pertinente al centro abitato di San Leolino, assicurandone la tutela.