Norme Tecniche del Piano Strutturale

Art. 147 Area strategica di intervento 4.1: Podere Migliaiolo

1. In prossimità del nucleo antico del podere, già presente al Catasto Lorenese e recentemente oggetto di un Piano di Recupero, sono stati realizzati ingenti volumi e spazi per l'allevamento che rappresentano elemento di forte impatto e di degrado in un contesto di alto pregio paesistico.

2. Il Piano Operativo dovrà disciplinare un intervento finalizzato alla riconversione dell'area a destinazione residenziale o ricettiva che garantisca i seguenti indirizzi:

  • a) recupero dei fabbricati di antico impianto sulla base di apposita schedatura che documenti le condizioni di integrità architettonica e tipologica, con verifica del livello di compatibilità tra il tipo edilizio e le forme di riuso;
  • b) riconfigurazione urbanistica della parte oggi utilizzata per l'allevamento e risanamento del suolo;
  • c) sistemazione degli spazi aperti attraverso la definizione di un progetto di suolo per l'intera area;
  • d) recupero delle quantità esistenti dei volumi dell'allevamento per un valore massimo pari al 30% della Sul esistente, da valutare e verificare attraverso lo specifico studio di dettaglio dell'area e del suo contesto, eventualmente anche ipotizzando il trasferimento del volume in una differente collocazione, comunque coerente alle disposizioni del Piano Strutturale, che ottimizzi le infrastrutture esistenti;
  • e) mantenimento di un presidio stabile attraverso la destinazione degli insediamenti a residenza, con un'eventuale quota parte per strutture ricettive.

3. Per la presente A.S.I. il Piano Strutturale stabilisce le seguenti condizioni alla trasformabilità che dovranno essere assunte e recepite dal Piano Operativo e dai successivi Strumenti Urbanistici di Attuazione:

  • - redazione di uno Studio preventivo di fattibilità che valuterà la compatibilità tra gli interventi previsti e gli effetti sulle componenti paesistico-ambientali e la compatibilità tecnica, economica e gestionale dell'operazione
  • - bonifica e recupero ambientale delle aree interessate dalle attività zootecniche, come intervento prioritario
  • - il recupero e la rinaturalizzazione del reticolo idrografico
  • - verifica di compatibilità e coerenza con gli assetti agricoli produttivi esistenti
  • - mantenimento e ripristino dei tracciati storici; valorizzazione degli elementi strutturanti il territorio agricolo e degli insediamenti rurali di antico impianto
  • - assunzione dei caratteri del paesaggio agrario come elementi guida nella riprogettazione degli spazi verdi
  • - creazione e riorganizzazione delle reti infrastrutturali privilegiando
  • - canalizzazioni di servizio
  • - rete fognaria e separazione delle acque nere (reflue) e bianche (meteoriche)
  • - utilizzo di acquedotto duale di servizio per le attività di gestione degli impianti a verde e degli spazi aperti
  • - utilizzo di fonti e tecnologie energetiche alternative ed ecocompatibili finalizzate al risparmio energetico.