Norme Tecniche del Piano Strutturale

Art. 92 Usi caratterizzanti e previsti

1. Fanno parte del sistema della mobilità i tracciati stradali che costituiscono la rete principale urbana, con esclusione quindi della viabilità locale di distribuzione interna ai singoli sistemi.

2. I tracciati stradali individuati nella Tav. C5.5 "Sistemi, sottosistemi ed ambiti funzionali" sono indicativi ed assimilabili a corridoi infrastrutturali; la localizzazione di maggior dettaglio delle infrastrutture è demandata al Piano Operativo che dovrà assumere gli esiti delle eventuali Conferenze tecniche.

3. Il sistema della mobilità è caratterizzato dai seguenti usi principali:

  • - M - Infrastrutture ed attrezzature della mobilità.

Art. 93 Obiettivi prestazionali

1. Nell'ambito del sistema della mobilità il Piano Strutturale promuove interventi capaci di migliorare l'efficienza del collegamento fra la rete principale urbana e la rete locale urbana, disponendo una gerarchizzazione delle strade che tenda alla separazione tra il traffico pesante, il traffico veicolare normale e quello ciclo-pedonale, garantendo la presenza di adeguate aree di parcheggio.

2. Le prescrizioni relative ai Sistema della Mobilità sono esplicitate attraverso degli indirizzi che si riferiscono a quattro categorie di azioni:

  • - la prima categoria riguarda il dimensionamento e le interferenze con le risorse essenziali che vengono coinvolti dai processi di infrastrutturazione delle aree; la valutazione, attraverso un bilancio indicativo, delle risorse deperibili, recuperabili e della reimmissione delle stesse nel ciclo;
  • - la seconda categoria riguarda le azioni di compensazione ambientale per contenere gli effetti sul territorio e sulle risorse e quindi: il mantenimento delle principali prestazioni quali il deflusso delle acque superficiali e l'officiosità idraulica, il mantenimento della continuità degli ecosistemi, la regolamentazione e la compensazione dei fattori di inquinamento;
  • - la terza categoria riguarda le azioni preliminari necessarie per rendere possibile il processo di infrastrutturazione quali: le valutazioni specifiche di impatto, le canalizzazioni di servizio;
  • - la quarta categoria di azioni riguarda gli interventi specifici dell'inserimento delle opere nel contesto ambientale e territoriale, quindi la scelta della tipologia stradale, il supporto alla viabilità di canalizzazioni di servizio per la sicurezza e lo smaltimento degli elementi inquinanti e gli interventi di compensazione e mitigazione ambientale delle opere.

Art. 94 Articolazione del sistema

1. Il sistema della mobilità (M) si articola nei seguenti sottosistemi:

  • - M1: strade di attraversamento (extraurbane principali)
  • - M2: strade di collegamento principali (extraurbane secondarie)
  • - M3: strade di collegamento secondarie (extraurbane secondarie)
  • - M4: strade di penetrazione (extraurbana secondaria)
  • - M5: ferrovia.

Art. 95 Sottosistema M1: strade di attraversamento (extraurbane principali)

1. Corrisponde alla Statale 69 del Valdarno, così come configurata dalla variante in corso di realizzazione da parte della Amministrazione Provinciale.

2. La viabilità di attraversamento ha ruolo di collegamento tra il territorio comunale e la viabilità nazionale principale, garantendo elevati standard qualitativi e di sicurezza.

3. Sulla base del Codice della strada il sottosistema M1 tendenzialmente corrisponde alle infrastrutture definite come Strade extraurbane principali; gli assi che appartengono al sottosistema non sono totalmente corrispondenti a tali indicazioni, ma devono fare riferimento ai seguenti elementi ai quali tendenzialmente dovranno uniformarsi:

  • - strade a carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico invalicabile;
  • - ciascuna con almeno due corsie di marcia e banchina pavimentata a destra;
  • - le strade, inoltre, dovranno essere prive di intersezioni a raso, con accessi alle proprietà laterali coordinati. Dovranno essere contraddistinte da segnali di inizio e fine, riservata alla circolazione di talune categorie di veicoli a motore; per eventuali altre categorie di utenti devono essere previsti opportuni spazi; dovranno essere attrezzate con apposite aree di servizio, che comprendano spazi per la sosta, con accessi dotati di corsie di decelerazione e di accelerazione.

4. Il Piano Operativo dovrà prevedere l'adeguamento dei tracciati esistenti e la realizzazione di nuove infrastrutture secondo le caratteristiche prestazionali stabilite.

Art. 96 Sottosistema M2: strade di collegamento principali (extraurbane secondarie)

1. La viabilità di collegamento è essenzialmente costituita dall'asse fondamentale dalla Statale 540 della Valdambra, che rappresenta un asse fondamentale a servizio del territorio comunale nelle relazioni intercomunali e in quelle tra i maggiori centri abitati.

2. Sulla base del Codice della strada il sottosistema M2 dovrà tendere alle caratteristiche per le infrastrutture stradali definite come "Strade extraurbane secondarie", cioè strade:

  • - ad unica carreggiata;
  • - con almeno una corsia per senso di marcia e banchine.

3. Le intersezioni potranno essere organizzate a raso e dovranno garantire elevati standard di sicurezza e minimizzare gli effetti indotti dalle interferenze tra flussi di traffico.

4. Il Piano Operativo dovrà prevedere apposita disciplina che prescriva:

  • - l'adeguamento e la riqualificazione dei tracciati esistenti, rendendoli uniformi in termini di caratteristiche strutturali e di utilizzo, e la realizzazione di nuove infrastrutture secondo le caratteristiche prestazionali stabilite;
  • - il ridisegno delle sezioni stradali e delle intersezioni.

5. Considerando il ruolo primario nella connessione tra i maggiori centri abitati della Valdambra, il Piano Operativo potrà prevedere interventi di ridefinizione della sezione stradale e delle aree adiacenti con l'obiettivo dell'individuazione di percorsi destinati prioritariamente alla mobilità ciclabile e pedonale come soluzione complementare ed alternativa all'utilizzo degli autoveicoli privati negli spostamenti interni e come attrezzatura per il tempo libero e per la fruizione turistica, nel rispetto dei valori paesistici individuati.

Art. 97 Sottosistema M3: strade di collegamento secondarie (extraurbane secondarie)

1. La viabilità di penetrazione è composta dai principali assi di adduzione che si dipartono dalla Statale della Valdambra in direzione est-ovest, verso Montevarchi e verso Pergine e Civitella:

  • - Strada Provinciale Pergine Civitella;
  • - Strada Provinciale Mercatale.

2. Sulla base del Codice della strada il sottosistema M3 dovrà tendere alle caratteristiche per le infrastrutture stradali definite come "Strade extraurbane secondarie", cioè strade:

  • - ad unica carreggiata;
  • - con almeno una corsia per senso di marcia e banchine.

3. Le intersezioni potranno essere organizzate a raso e dovranno garantire elevati standard di sicurezza e minimizzare gli effetti indotti dalle interferenze tra flussi di traffico.

4. Il Piano Operativo dovrà prevedere apposita disciplina che prescriva:

  • - l'adeguamento e la riqualificazione dei tracciati esistenti, rendendoli uniformi in termini di caratteristiche strutturali e di utilizzo, e la realizzazione di nuove infrastrutture secondo le caratteristiche prestazionali stabilite;
  • - il ridisegno delle sezioni stradali e delle intersezioni.

5. Considerando anche il ruolo di connessione tra i maggiori centri abitati, il Piano Operativo potrà prevedere interventi di ridefinizione della sezione stradale e delle aree adiacenti con l'obiettivo dell'individuazione di percorsi destinati prioritariamente alla mobilità ciclabile e pedonale come soluzione complementare ed alternativa all'utilizzo degli autoveicoli privati negli spostamenti interni e come attrezzatura per il tempo libero e per la fruizione turistica, nel rispetto dei valori paesistici individuati.

Art. 98 Sottosistema M4: Strade di penetrazione (extraurbane secondarie)

1. Appartengono al sottosistema M4 gli assi viari principali a servizio delle aree interne e di collegamento con alcuni centri posti a sud e sud-est: la Strada del Castagno e la Strada dei Procacci.

2. Sulla base del Codice della strada il sottosistema M4 dovrà tendere alle caratteristiche per le infrastrutture stradali definite come "Strade extraurbane secondarie", cioè strade:

  • - ad unica carreggiata;
  • - con almeno una corsia per senso di marcia e banchine.

3. Le intersezioni saranno organizzate a raso; particolare attenzione dovrà essere posta alla protezione degli attraversamenti pedonali.

4. Il Piano Operativo dovrà prevedere l'adeguamento e la riqualificazione dei tracciati esistenti, rendendoli per quanto possibile uniformi in termini di caratteristiche strutturali e di utilizzo, trattandosi di tracciati connotati da un elevato valore paesaggistico, gli interventi dovranno comunque essere improntati al massimo rispetto delle caratteristiche dei luoghi, limitando le alterazioni a quanto indispensabile ad assicurare opportuni livelli di sicurezza.

Art. 99 Sottosistema M5: ferrovia

1. Nel territorio comunale è presente una componente della mobilità su ferro dotata delle seguenti caratteristiche e ruolo:

  • - la ferrovia lenta Firenze - Roma è gestita da RFI; essa svolge un importante ruolo di comunicazione e collegamento all'interno della Regione Toscana e con il territorio nazionale, sia per i passeggeri che per le merci; è classificata dal PIT come Grande Direttrice Nazionale Dorsale Centrale.

2. La rete esistente rappresenta una risorsa per il territorio che potrà essere sviluppata migliorandone le prestazioni e le caratteristiche al fine di recuperare utenza e di influenzare la ripartizione modale a favore del trasporto pubblico; in tal senso sarà indispensabile prevedere l'intensificazione del servizio.

3. Ai sensi dell'art. 38 e 68 del P.I.T. le aree ferroviarie sono destinate prioritariamente a servizio del sistema dei trasporti o ad attività connesse con la mobilità.

4. Il Piano Operativo, per quanto di sua competenza, dovrà promuovere anche attraverso il ricorso a specifici Programmi complessi, sistemi alternativi ed innovativi per il trasporto su ferro che utilizzino in tutto o in parte le infrastrutture esistenti verificandone la fattibilità in accordo con i gestori delle diverse linee.

5. Il Piano Operativo ed i Piani di Settore pertinenti al traffico dovranno prevedere interventi ed adottare misure per sostenere il trasporto pubblico, tra i quali:

  • - individuazione di parcheggi di interscambio
  • - coerenti politiche della sosta
  • - riqualificazione del servizio su gomma ad integrazione di quello su ferro.