Rapale-
Rapale può essere suddiviso in due parti: la più antica, in forma di castello, che occupa il limite nord di un poggio, e la parte più recente, a sud, organizzata attorno ad una villa padronale.
Il castello ha edifici perimetrali prevalentemente di tre piani a formare un nucleo chiuso di forma circolare al quale si accede ad ovest da una porta ancora perfettamente intatta; il blocco nord, che ingloba anche la chiesa a navata unica, è caratterizzato da uno sperone collocato al limite ovest e dai resti di una torre a pianta circolare al lato opposto; altri particolari, quali alcune finestre decorate con cornici in pietra ed il giardino, fanno supporre che tra tutti gli altri questo sia stato l'edificio più importante del nucleo. Le altre costruzioni perimetrali hanno prospetti molto chiusi; quella a nord della porta di accesso al nucleo emerge per la presenza di una torre. Quasi tutti gli edifici del nucleo hanno ambienti residenziali al primo piano accessibili tramite corpi scala esterni e con il piano terra occupato dalle cantine. Due terrapieni delimitati da muri in pietra a secco sono coltivati con qualche olivo e organizzano lo spazio interno al nucleo dove solo una minima parte delle strade a sterro o lastricate in pietra è carrabile. Una strada sterrata circonda il nucleo, oltre la quale sono collocate due case coloniche dalla volumetria piuttosto articolata.
La villa padronale, nella parte più recente, presenta aspetti architettonici caratteristici di questa tipologia quali la disposizione regolare delle aperture, un balcone in pietra sulla facciata principale ed un giardino attorno al quale sono collocati un annesso e delle case coloniche. Dall'altra parte della piazza asfaltata sorgono altri edifici con funzione residenziale.
All'interno del castello sono numerosi gli edifici disabitati ed in cattive condizioni; quelli della parte più recente, con un'unica eccezione, sono in condizioni complessive discrete.
I terreni che circondano Rapale sono coltivati a vigneto e, nelle parti più scoscese, sistemate a ciglioni, con oliveti e vigneti anche in coltura promiscua.
Gli interventi ammessi sono restauro e risanamento conservativo (re).
