Schede di fattibilità

Intervento nº3- st - servizi tecnici

Intervento nº3
Sigla intervento: st - servizi tecnici
Geomorfologia: -
MOPS: zona stabile suscettibile di amplificazioni locali (Z7)
Pericolosità geologica: Pericolosità geologica media (G.2)
Pericolosità sismica locale: Pericolosità sismica locale elevata (S3)
Pericolosità idraulica: Pericolosità idraulica elevata (I.3)
Fattibilità geologica: CLASSE G2
Fattibilità sismica: CLASSE S3
Fattibilità idraulica: CLASSE I4
Classe G2 di FATTIBILITÀ GEOLOGICA. L'area non presenta particolari condizionamenti di carattere geomorfologico-geologico-geotecnico; i requisiti di attuazione dell'intervento sono indicati in funzione delle specifiche indagini da eseguirsi a livello edificatorio ai sensi del D.M. 14/1/2008 e D.P.G.R. 9/7/2009 n. 36/R. Gli interventi non dovranno peggiorare le condizioni ed i processi geomorfologici presenti.
Classe S3 di FATTIBILITÀ SISMICA. Zona stabile suscettibile di amplificazione locale caratterizzata da alto contrasto di impedenza sismica tra copertura e substrato rigido entro alcune decine di metri: è da realizzare una campagna di indagini geofisica e geotecnica che definisca spessori, geometrie e velocità sismiche dei litotipi sepolti al fine di valutare l'entità del contrasto di rigidità sismica dei terreni tra copertura e bedrock sismico.
classe I4 di FATTIBILITÀ IDRAULICA. Tale intervento è consentito in base al comma 3 dell'art.13 della LR 41/2018 a condizione che sia assicurato il non aggravio delle condizioni di rischio in altre aree, che non sia superato il rischio medio R2 e che siano previste le misure preventive atte a regolarne l'utilizzo in caso di alluvione.
Le modellazioni idrauliche condotte hanno consentito di valutare il tirante idraulico massimo per Tr 200 anni, che, all'interno della porzione di territorio d'interesse, è pari a 151.50 m s.l.m. con un battente medio nell'area pari a circa 0.27 m (ventisette centimetri). L'intervento dovrà essere realizzato a condizione che la livelletta stradale sia posta a quota almeno pari a 151.65 m s.l.m., tale da garantire un franco di sicurezza sul battente medio duecentennale pari a 15 cm. In tal modo, si ritiene che non sia superato il rischio medio R2.
Al fine di garantire il non aggravio delle condizioni di rischio in altre aree si dovrdovrà evitare l'interruzione delle linee di deflusso in modo da assicurare la continuitdovrà idraulica e mantenere in via generale la dinamica d'allagamento nelle aree limitrofe; pertanto l'intervento dovrdovrà risultare trasparente.
Parte dell'area ricade in P2 di PGRA, pertanto tutti gli interventi sono soggetti alle condizioni riportate nella stessa Disciplina di Piano per le aree a pericolosità da alluvione media