Norme tecniche di attuazione del RU


Art. 119 Zone D3 - Aree artigianali e industriali di espansione

1. Sono le aree da destinare a nuovi insediamenti artigianali e industriali e si attuano esclusivamente tramite PUA.

2. Il primo RU prevede, l'attuazione di un sola area a sud dell'attuale zona artigianale, meglio individuata nell'elaborato RU -P- 04.L'area indicata come Zona D3- non è utilizzata nel primo RU fermo restando la destinazione urbanistica e la possibilità di utilizzo per sopravvenute esigenze, previa approvazione di apposita variante al RU.

3. Il PUA interessa l'intera area e prevede l'esecuzione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria secondo contenute nel Piano di Lottizzazione approvato38. I parametri di riferimento per il Piano di Lottizzazione sono:

  • - U.t.: 0,40
  • - R.c.: 0,50
  • - H. max: m. 8.50, esclusi i volumi tecnici e con i limiti di cui alla legge 02.02.1974 n. 64 e successive modificazioni;
  • - Dc: 5,00 m
  • - De: 10,00 m
  • - Ds: 5,00 m coi limiti di cui alla Legge 2 febbraio 1974, n. 64 e successive modificazioni, in conformità alle disposizioni del Codice della Strada;
  • - Standard: 15% della superficie territoriale - tali aree dovranno essere utilizzate come parcheggi, verde attrezzato ed aree per servizi ed attrezzature a supporto dell'attività (mense, impianti di servizio, attrezzature per il tempo libero, ecc.)

4. Le destinazioni d'uso ammesse sono:

CATEGORIA D'USO U FUNZIONI
Industria ed artigianato produttivo U2/1 Impianti produttivi, impianti produttivi agro alimentari, artigianato di servizio all'auto (officine meccaniche, carrozzerie, elettrauto), magazzini, depositi coperti, piazzali, spazi espositivi, uffici connessi alla produzione, alloggi di servizio.
U2/3 Deposito macchine ed attrezzi di attività produttive che necessitano stoccaggio di materiale
Artigianato di servizio U3/1 Laboratori, botteghe artigianale, laboratori artistici, parrucchieri,estetiste, centri wellnes, lavanderie, prodotti da forno e alimentari, sartorie, riparatori, copisterie, piccole palestre private.
Pubblici Servizi e Commercio U4/4 Commercio all'ingrosso

5. È vietata ogni attività risulti in contrasto con il carattere artigianale industriale della zona ed in particolare non sono ammessi i seguenti usi: U1, U4 /1, U4/2, U4/3, U5, U6, U7, U9.

6. È ammesso il cambio di destinazione d'uso commerciale nella misura del 40% della superficie complessiva con il limite massimo di 150 mq, limitatamente alle seguenti tipologie di attività:

  • - Prodotti per l'edilizia: articoli idro-termo-sanitari, articoli di ferramenta, colori e vernici, articoli di tappezzeria e da rivestimento, articoli di vetreria, articoli per sistemi di sicurezza, materiali da costruzione ed altri articoli per l'edilizia, legnami;
  • - Prodotti di meccanica strumentale, macchinari ed attrezzature: articoli di orologeria, ricambi ed accessori per veicoli, auto e relativi ricambi ed accessori, automotocicli e relativi ricambi ed accessori, prodotti per l'agricoltura e la zootecnia, articoli per telecomunicazioni, attrezzature ed articoli tecnici da ufficio;
  • - Prodotti vari: combustibili, usato, animali vivi ed articoli per il loro allevamento, articoli funebri, acque minerali e bibite confezionate.

7. In compresenza di più destinazione d'uso, la dotazione di parcheggi privati e pubblici è quella prevista nella tabella di cui all'art 23.

8. Nelle costruzione dei nuovi edifici, è comunque obbligatorio rispettare i criteri generali contenuti nelle presenti norme, in particolare:

  1. a) le prescrizioni riguardo gli aspetti di sostenibilità e ambientale ed efficienza energetica;
  2. b) tipologie, materiali, proporzioni, tecniche costruttive secondo i criteri della bioarchitettura, con forme architettoniche e volumetrie semplici che garantiscano il corretto inserimento paesaggistico ambientale e una valida soluzione architettonica e tecnica.

9. Gli spazi pertinenziali non edificati, salvo quanto contenute nelle presenti norme, sono mantenuti liberi da costruzioni, anche provvisorie, nonché da depositi di qualsiasi tipo, se non autorizzati, e sono sistemati con interventi di mitigazione e miglioramento paesaggistico e ambientale, ed in particolare:

  1. a) creazione di fasce alberate della profondità di m 5,00 con alberature di alto fusto lungo il confine di zona, nonché lungo la viabilità esterna;
  2. b) sistemazione delle aree a verde privato con essenze erbacee e arbustive autoctone e superfici permeabili;
  3. b) realizzazioni di recinzioni di altezza massima di m 2,00 con disegni semplici e colori consoni al contesto ambientale;
  4. c) muretti di perimetrazione dei lotti, di altezza massima di m 1, fatto salvo particolari condizioni determinati dalla morfologia del terreno e con finitura esterna in conglomerato cementizio a vista, mattoni faccia-vista o pietra locale e tinteggiatura con colori tradizionali.

10. La SUL massima da realizzare entro il periodo di vigenza del PUA è di mq 5.480,00.

11. Il Piano di Lottizzazione vige 10 anni dalla stipula della convenzione,. Decorso tale termine, il Piano diventa inefficace per la parte non attuata, ma permane l'obbligo di osservare, negli interventi sul patrimonio edilizio esistente e nei permessi di costruire rilasciati, gli allineamenti e le prescrizioni di zona stabiliti dal PUA.

12. Per la parte di PUA non attuata nei termini di validità dello stesso, deve essere redatto un nuovo PUA in conformità con quanto stabilito al comma 4 ed alle ulteriori prescrizioni:

  1. a) verifica degli standard urbanistici e quindi delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria;
  2. b) obbligo di realizzare la quota di standard relativa ai parcheggi pubblici e privati come contenuto nell'art. 23;
  3. c) indicazione di tutti gli elementi di relazione tra l'area di trasformazione e l'intorno, la definizione dei suoi bordi nonché il dettaglio di tutte le sistemazioni a terra, degli spazi di uso collettivo e degli elementi edificati e di recinzione, che prospettano su di essi.

38 Delibera di Consiglio Comunale n. 24 del 06/05/2008.