Norme tecniche di attuazione del RU


Art. 55 Aree d'interesse archeologico

1. Sono aree di interesse archeologico i siti vincolati ai sensi del D. Lgs 42/2004, nonché le ulteriori aree di interesse archeologico individuate dalla Regione Toscana e nella Carta Archeologica della Provincia di Siena.

2. Le aree di interesse archeologico sono risorse essenziali del territorio e pertanto vanno tutelate e valorizzate attraverso interventi che ne migliorino la fruibilità e l'accessibilità.

3. I progetti relativi ad interventi edilizi od alla posa di servizi, che comportino opere di scavo di qualsiasi entità anche nelle aree individuate dal RU, devono essere sottoposti a preventivo parere della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana.

4. Le procedure di trattamento dei manufatti, in termini di manutenzione, conservazione, accessibilità e visitabilità, e gli interventi necessari e funzionali allo svolgimento di attività di scavo e musealizzazione dei reperti archeologici, sono messe a punto di concerto con la Soprintendenza Regionale ai Beni Archeologici, ai sensi del D. Lgs 42/2004.

5. I beni e complessi archeologici possono essere inclusi in parchi regionali o provinciali o comunali, volti alla tutela e alla valorizzazione dei singoli beni archeologici ed essere messi in relazione con altre aree per favorirne la pubblica fruizione.

6. Gli interventi di tutela e valorizzazione dei beni e complessi archeologici, nonché gli interventi funzionali allo studio, all'osservazione, alla pubblica fruizione dei beni possono essere definiti da progetti pubblici o privati, formati d'intesa con la competente Soprintendenza.

7. I progetti che favoriscono il presidio e la manutenzione dei siti, possono prevedere, oltre alle attività di studio, ricerca, scavo, restauro, inerenti i beni archeologici, anche la realizzazione di attrezzature culturali e di servizio alle attività di ricerca (punti informativi), di punti di ristoro, di percorsi e spazi di sosta, nonché la realizzazione di opere di difesa del suolo, ed impianti tecnici di modesta entità, utilizzando prioritariamente il patrimonio edilizio esistente.