Norme Tecniche di Attuazione

Art. 80 Ambito V2.7: "Aree del parco agri-urbano"

1. L'ambito comprende una parte di territorio collocata entro una zona di transizione tra le aree urbanizzate di Badia al Pino, Pieve al Toppo, Tegoleto e un'ampia porzione di campagna caratterizzata da aree prevalentemente coltivate, attraversate da una maglia viaria d'interesse comunale, con percorsi che si dirigono verso i centri abitati, la collina e la pianura circostante. In alcune di queste aree permangono interessanti elementi del paesaggio agrario tradizionale, trame e insediamenti rurali di buona qualità architettonica. La struttura morfologica, gli impianti vegetali, le giaciture dei percorsi e dei canali di bonifica, caratterizzano il carattere di questi luoghi in relazione ai contesti urbani che li circondano, e costituiscono il punto di partenza per la costruzione di un nuovo progetto di paesaggio.

2. Nelle parti di territorio ricadenti nell'ambito V2.7 il Piano Operativo prevede e consente interventi finalizzati: a garantire il mantenimento degli elementi e degli assetti agricoli di valore paesaggistico, attraverso un progetto di riqualificazione ambientale che contempli il recupero delle aree che presentano criticità, una libera e migliore fruizione: con l'obiettivo di realizzare un "parco" nel quale i caratteri del paesaggio agrario tradizionale e le attività agro-colturali siano salvaguardati, mantenuti, valorizzati e allo stesso tempo, resi compatibili con nuove funzioni.

Alcune aree del Ambito V2.7 che ricadono all'interno del perimetro del territorio urbanizzato non sono considerate parti del territorio rurale. In tali aree non si applicano le disposizioni dei cui al Titolo IV, Capo III "Disposizioni sul territorio rurale" della LR n.65/2014.

3. Il Piano Operativo individua il perimetro del "progetto guida" siglato PG che dovrà essere elaborato per definire le prescrizioni e gli strumenti d'attuazione necessari alla realizzazione degli interventi di cui al precedente comma, come previsto nel PS (con riferimento allo schema direttore SD 5: Il parco agri-urbano); in tal senso, l'amministrazione dovrà predisporre un progetto di massima unitario che comprenda la fattibilità economica degli interventi, il dimensionamento dei servizi necessari allo svolgimento delle attività previste nel parco, le modalità di intervento finalizzate al recupero e alla valorizzazione delle aree agricole. Per il buon esito del "progetto guida" sarà determinante attivare processi partecipativi, in modo da ottenere proposte, osservazioni e pareri inerenti la gestione del parco stesso. L'Amministrazione Comunale provvederà a dare avvio alla elaborazione del PG entro un anno dalla data di approvazione del Piano Operativo.

4. La caratterizzazione funzionale del sottosistema è garantita dalla presenza degli usi principali "Attività agricole e funzioni connesse", "Spazi scoperti di uso pubblico" e "Servizi e attrezzature pubblici e di uso pubblico" in misura tendenzialmente esclusiva.

5. Interventi sul patrimonio edilizio con destinazione d'uso agricola, costruzione di nuovi edifici rurali, manufatti e altri annessi.

Sono esclusi:

  • - l'ampliamento (ad eccezione dell'una tantum) e la realizzazione di nuovi edifici rurali ad uso abitativo, ad eccezione delle aziende che abbiano già realizzato il "centro aziendale" nel territorio dell'ambito alla data di adozione del Piano Strutturale, anche nel caso ricadano all'interno delle "Aree di tutela paesistica" delle strutture urbane e degli aggregati di cui al comma 3 dell'art.20 delle NTA del Piano Strutturale, previa approvazione del programma aziendale con valore di piano attuativo;
  • - l'ampliamento e la realizzazione di nuovi annessi agricoli, ad eccezione delle aziende che abbiano già realizzato il "centro aziendale" nel territorio dell'ambito alla data di adozione del Piano Strutturale, anche nel caso ricadano all'interno delle "Aree di tutela paesistica" delle strutture urbane e degli aggregati di cui al comma 3 dell'art.20 delle NTA del Piano Strutturale, previa approvazione del programma aziendale con valore di piano attuativo;
  • - la realizzazione di serre permanenti (comma 2, 3) di cui all'art. 93 delle presenti norme, ad eccezione delle aziende che svolgono attività floro-vivaistiche e abbiano già realizzato il “centro aziendale” nel territorio dell’ambito alla data di adozione del Piano Strutturale.

6. Per gli edifici dell’Ambito che ricadono all’interno del perimetro del territorio urbanizzato (perimetrati e siglati con la categoria di intervento loro assegnata) sono ammessi:

  • - interventi di ampliamento una tantum per unità abitativa esistente alla data di adozione del presente PO, fino a un massimo di 50 mq. di SE, con esclusione degli edifici di valore storico (siglati co, cs; e di quelli siglati mr). Le addizioni volumetriche non dovranno determinare una SE totale > 150 mq., né comportare l’aumento delle unità abitative; gli interventi dovranno essere finalizzati alla riqualificazione tipologica e formale dell’organismo edilizio e attuati secondo appropriate regole di crescita o di aggregazione dello stesso.
  • - gli interventi pertinenziali di cui all’art. 42 delle presenti norme, con le caratteristiche e le condizioni di cui all’art. 66, comma 2 e 4.

Gli interventi pertinenziali non sono cumulabili con quelli previsti nell’art.20 delle presenti NTA.

Ultima modifica Mercoledì, 16 Agosto, 2023 - 15:36