Disciplina generale del piano

Art. 8 Le invarianti strutturali del Piano Strutturale.

2. Il PS definisce le invarianti strutturali per la definizione dei caratteri specifici, dei principi generativi e delle regole d'uso che assicurano la tutela e la riproduzione delle componenti identitarie e qualitative del patrimonio territoriale. Esse sono nella classificate nella Tavola 2.2 secondo la seguente classificazione organizzata con la declinazione a livello comunale delle invarianti del PIT/PPR:

  • - Invariante I, i caratteri idro-geomorfologici dei bacini idrografici ricomprendente i sistemi dei bacini di esondazione e di pianura, di fondovalle e di margine e della collina.
  • - Invariante II, i caratteri ecosistemici del paesaggio ricomprendente la rete degli ecosistemi forestali, la rete degli ecosistemi palistri e fluviali, la rete degli ecosistemi agropastorali e la rete degli ecosistemi rupestri e calanchivi;
  • - Invariante III, il carattere policentrico e reticolare dei sistemi insediativi ricomprendente i tessuti insediativi storici e della città contemporanea;
  • - Invariante IV, i caratteri morfotipologici dei sistemi agroambientali e dei paesaggi rurali ricomprendenti i morfotipi delle colutre erbacee, i morfotipi delle colture arboree specializzate, i morfotipi delle associazioni colurali complesse e le componenti agroambientali di ogni morfotipo.

6. Il PS definisce le strategie e le politiche finalizzate al mantenimento e al miglioramento dei caratteri peculiari ed identitari del territorio e detta le regole per l'uso consapevole delle risorse attraverso la definizione di obiettivi e direttive da perseguire ed applicare nella formazione del PO e dei piani comunali di settore.

3. Ai fini della presente disciplina le strategie, le regole d'uso delle invarianti strutturali, gli obiettivi e le direttive per i livelli successivi della pianificazione comunale sono state articolare e riferite a:

  • - il reticolo idrografico superficiale;
  • - gli elementi di naturalità a carattere diffuso;
  • - le sistemazioni idraulico agrarie di tipo tradizionale;
  • - il territorio urbanizzato e il sistema policentrico insediativo comunale;
  • - i centri storici collinari;
  • - le fattorie e i nuclei rurali di impianto storico;
  • - gli edifici rurali di interesse storico;
  • - i compendi minerari;
  • - i parchi e i giardini di interesse pubblico e storico;
  • - la viabilità territoriale fondativa.