Art. 23 Pericolosità idraulica.
1. Gli studi e le indagini idrauliche di supporto al PS sono state condotte per i corsi d'acqua ritenuti in situazione di criticità in rapporto alla loro interazione con i sistemi insediativi esistenti e con le previsioni strategiche di trasformazione urbanistica del territorio. In particolare sono stati oggetto di studio:
- - il sistema Rigiolato – Botrelle ai margini del centro urbano di Forni San Giuseppe;
- - il reticolo idrografico limitrofo al centro urbano di Potassa;
- - il fosso dell'Acquanera e i suoi affluenti alle Basse di Caldana;
- - il torrente Rigo ai margini del centro urbano di Grilli.
2. Gli studi idraulici e le relative modellazioni hanno permesso di individuare le aree soggette ad allagamenti con tempi di ritorno (Tr) inferiori a 30 anni e ricompresi tra 30 e 200 anni.
3. Le aree soggette ad allagamenti con Tr ricompresi tra 200 e 500 anni sono state definite con criteri morfologici e cognitivi.
4. Gli studi e le indagini idrauliche di supporto al PS prevedono la suddivisione del territorio comunale secondo le seguenti classi di pericolosità:
- - I4, pericolosità idraulica molto elevata – aree interessate da allagamenti con Tr inferiori a 30 anni;
- - I3, pericolosità idraulica elevata – aree interessate da allagamenti con Tr ricompresi tra 30 e 200 anni;
- - I2, pericolosità idraulica media – aree interessate con tempi di ritorno ricompresi tra 200 e 500 anni definite con criteri cognitivi e morfologici mantenendo il limite interno dell'area quella della classe I3 e quello esterno dettato dalla pianura alluvionale o dall'altimetria di almeno 2 ml sopra il ciglio di sponda o il piede esterno dell'argine;
- - I1, pericolosità idraulica bassa – aree collinare o montane prossime ai corsi d'acqua per le quali ricorrono le seguenti condizioni:
- - non vi sono notizie storiche di alluvioni;
- - sono in situazioni favorevoli di altro morfologico, di norma a quote superiori ai 2 ml rispetto al ciglio di sponda o al piede dell'argine.
5. La correlazione delle classi di pericolosità idraulica in funzione della frequenza degli eventi alluvionali, alla luce delle disposizioni normative vigenti risulta riportata nella tabella seguente:
Regolamento regionale 53/R/2011 | Pgra | L.R. n. 41/2018 |
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Aree a pericolosità idraulica molto elevata (I4) | Aree a pericolosità per alluvioni elevata (P3) | Aree a pericolosità per alluvioni frequenti |
Aree a pericolosità idraulica elevata (I3) | Aree a pericolosità per alluvioni media (P2) | Aree a pericolosità per alluvioni poco frequenti |