Disciplina generale del piano

Art. 31 UTOE 3 – Giuncarico.

1. L'UTOE 3 ricomprende la parte di territorio che dalla sommità dei rilievi di Giuncarico si estende sino al fondovalle agricolo. Ricomprende le aree boscate dei poggi dell'Aione e le aree agricole collinari interessate dalla recente riconversione produttiva verso i vigneti specializzati della doc del Monteregio caratterizzati, in particolare, dall'intervento della cantina di Rocca di Frassinello. Il centro antico di Giuncarico presenta conservato l'impianto medioevale anche se la sua immagine complessiva risulta alterata dalle appendici recenti non coerenti e non integrate sotto il profilo tipologico e morfologico.

2. Obiettivi specifici delle strategie del PS relativi all'UTOE 3 sono:

  • - Il mantenimento delle caratteristiche ambientali del territorio, legate alle risorse primarie, acqua, suolo ed ecosistemi della flora e della fauna;
  • - la tutela e la valorizzazione del patrimonio forestale, pubblico e privato, la sua manutenzione e la corretta ceduazione laddove necessaria, anche in riferimento alla morfologia dei territori contermini, ai fini del mantenimento della sua funzione ecologica e alla prevenzione del dissesto idrogeologico dei versanti;
  • - la manutenzione del sistema idrografico di collina per la prevenzione dei fattori di rischio e geomorfologico dei versanti e idrogeologico delle vallati sottostanti e la conservazione della funzione naturalistica ed ecologica della vegetazione ripariale;
  • - la tutela e la valorizzazione degli elementi della rete ecologica – siepi, filari alberature camporili – rafforzandone la presenza per contrastare la semplificazione della maglia agraria della collina;
  • - il mantenimento e lo sviluppo delle colture agrarie, anche attraverso la rimessa a colture delle aree incolte e di quelle abbandonate tendenti alla evoluzione in bosco, nel rispetto degli aspetti paesaggistici ed ambientali e salvaguardando i caratteri fisici del territorio;
  • - il sostegno alle filiere agrosilvopastorale legate ai prodotti del bosco e della fauna selvatica, in coerenza con le strategie dello sviluppo turistico del territorio e in sinergia con l'associazionismo venatorio quale presidio del paesaggio e degli equilibri ecologici;
  • - la valorizzazione delle aree agricole per lo sviluppo locale, anche favorendo interventi di recupero e di nuovo impianto per le pratiche dell'olivicoltura;
  • - il potenziamento e l'organizzazione della rete dei percorsi ciclopedonali, con particolare riferimento alla connessione di Giuncarico con il tracciato della S.P. dell'Aurelia;
  • - la valorizzazione delle risorse territoriali della collina, attraverso il potenziamento dell'offerta di servizi per il benessere ed il turismo di qualità e rafforzando il ruolo di presidio delle aziende agricole;
  • - la valorizzazione ambientale e paesaggistica del territorio collinare con particolare riferimento ai caratteri storici ed ecologici del paesaggio;
  • - la conservazione della maglia agraria storica con il mantenimento della leggibilità del sistema insediativo di impianto otto-novecentesco ed il contrasto ai processi di marginalizzazione e frammentazione dei sistemi agro-ambientali;
  • - il contrasto all'abbandono del sistema insediativo storico collinare con la tutela e la valorizzazione del centro antico di Giuncarico, favorendo il riuso e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e l'innalzamento della qualità residenziale, facilitando l'accessibilità ciclabile e pedonale di residenti e visitatori;
  • - la promozione di eventi e manifestazioni culturali legate alle tipicità locali in grado di richiamare i flussi turistici costieri;
  • - la valorizzazione del patrimonio di interesse storico, artistico e culturale con il sistema dell'accoglienza turistica dell'albergo diffuso nel centro antico di Giuncarico;
  • - la riqualificazione delle espansioni residenziali di epoca recente per mitigarne gli impatti paesaggistici da valle, migliorarne la qualità urbana, il riordino dei margini urbani e le relazioni con il territorio contermine.

3. Le direttive per l'UTOE 3, da perseguire con il PO, sono orientate a:

  • - incentivare il recupero strutturale e funzionale del patrimonio edilizio esistente con la riqualificazione e la valorizzazione delle aree libere esistenti e sottoutilizzate al fine di contenere al minimo indispensabile la nuova occupazione di suolo;
  • - potenziare il ruolo di centralità urbana, assicurandovi la permanenza delle funzioni civili e culturali e garantendo la salvaguardia dei valori storici, artistici, simbolici, morfologici e paesaggistici, del centro antico di Giuncarico;
  • - valorizzare il carattere fondante di insediamento di sommità di Giuncarico, della sua relazione con la morfologia dei versanti collinari, con particolare attenzione dei punti panoramici verso il fondovalle e la piana grossetana;
  • - tutelare e valorizzare la percezione estetica, dallo spazio pubblico, delle porte murate di accesso al centro antico evitando interventi di arredo o sistemazione che possano alterare gli scorci panoramici consolidati;
  • - prevedere la riqualificazione dello spazio della via G. Matteotti che collega la porta orientale e la porta occidentale di accesso al centro antico di Giuncarico, anche con interventi di tipo compensativo e perequativo volti alla caratterizzazione e all'identificazione dell'immagine urbana del luogo e in rapporto ai coni visuali e paesaggistici verso il fondovalle e la piana grossetana;
  • - preservare le aree rimaste libere lungo la S.P. Gavorranese impedendone la progressiva urbanizzazione e promuovendo la riqualificazione dei tessuti urbani con il mantenimento degli attuali varchi verso la campagna;
  • - favorire il recupero e la riqualificazione del tessuto urbano e degli edifici esistenti, consolidando le centralità urbane, migliorando la rete dei servizi alla persona destinati a favorire il permanere o l'insediamento di nuovi residenti;
  • - approfondire i caratteri del tessuto urbano esistente nel centro antico di Giuncarico e prevedere regole coerenti per gli interventi sugli edifici e per gli spazi aperti, classificati per le specifiche caratteristiche tipologiche e tecniche costruttive;
  • - favorire il recupero edilizio del patrimonio edilizio del centro antico di Giuncarico con l'integrazione di servizi e funzioni orientate alla organizzazione e alla promozione della tipologia ricettiva dell'albergo diffuso;
  • - tutelare e valorizzare il Palazzo Scarafia quale emergenza di carattere storico con interventi tesi al recupero strutturale dell'edificio, alla conservazione delle volte e dei soffitti a cassonetto, alla riqualificazione del suo giardino e degli arredi vegetazionali, con funzioni connesse al turismo di alta qualità delle dimore storiche;
  • - riqualificare e completare gli insediamenti residenziali recenti a nord e a ovest del centro antico, per migliorarne la qualità urbana, l'integrazione fisica e paesaggistica ai tessuti storico con interventi aventi tipologie materiali, colori ed altezze in grado di mitigarne gli impatti percettivi dalle zone di valle;
  • - valorizzare il nucleo rurale delle Case, la sua relazione funzionale e paesaggistica con la rete dei sentieri ciclopedonali e gli scorci visivi e paesaggistici verso l'Oratorio del Crocifisso;
  • - valorizzare gli scavi archeologici della necropoli etrusca di Poggio Zenone, con interventi di manutenzione dell'area e la realizzazione di strutture per i servizi e l'accoglienza dei visitatori con tipologie e materiali di tipo leggero e opportunamente inseriti nel contesto paesaggistico;
  • - mantenere la caratterizzazione agricola dell'intorno dei complessi edilizi e degli edifici rurali sia negli interventi di ristrutturazione che in occasione di eventuali deruralizzazioni;
  • - controllare con criteri di compatibilità paesaggistica l'eventuale deviazione della rete viaria rurale in corrispondenza dei poderi evitando chiusure incongrue e garantendo l'uso della viabilità minore per l'escursionismo e la mobilità lenta;
  • - incentivare le pratiche agricole per la conservazione e il mantenimento, sia a fini produttivi che paesaggistici, degli oliveti di impianto storico nei versanti collinari del centro antico di Giuncarico e nelle aree contermini al nucleo rurale delle Case;
  • - tutelare il patrimonio edilizio rurale di impianto otto-novecentesco posto nel versante collinare orientale con interventi tesi alla valorizzazione delle parti originarie della costruzione e alla tutela dei manufatti minori ad essa connessi quali forni, cippi e arredi vegetazionali.
  • - completare l'insediamento della nuova serra idroponica di Giuncarico con strutture tese al consolidamento di un sistema fondato sulla produzione, sulla lavorazione e sulla commercializzazione dei prodotti del territorio e con la realizzazione delle infrastrutture a servizio delle attività già impiantate.