Disciplina generale del piano

Art. 32 UTOE 4 - Bagno di Gavorrano, San Giuseppe.

1. L'UTOE 4 corrisponde alla parte di territorio connesso al centro abitato più vitale del Comune – Bagno di Gavorrano – sorto sull'incrocio tra l'asse della viabilità che conduce ai centri collinari e quella che collega la costa con l'entroterra. Ricomprende il territorio agricolo pianeggiante che si estende sino al confine con il Comune di Scarlino e la pendice meridionale di Poggio Castiglione, con il suo fondovalle, sul quale è sorta la struttura turistico ricettiva del Pelagone con il relativo impianto per il golf. Fanno parte dell'UTOE anche il sistema insediativo costituito dall'abitato di Forni e dall'area produttiva di San Giuseppe localizzata sullo svincolo di uscita della Variante Aurelia.

2. Obiettivi specifici delle strategie del PS relativi all'UTOE 4 sono:

  • - la riduzione dei fattori di rischio e la messa in sicurezza delle aree esondabili di fondovalle interposte tra il corso del Fosso Rigiolato e il corridoio infrastrutturale della ferrovia e della Variante Aurelia con il ripristino della vegetazione ripariale e la progressiva rinaturalizzazione delle aree. In particolare, dovrà essere predisposto e progressiva attuato ad un progetto organico di mitigazione del rischio idraulico del reticolo principale, coordinato a livello di area vasta con gli enti preposti alla tutela del sistema idrografico;
  • - il mantenimento ed il recupero della stabilità idrogeologica dei corsi d'acqua secondari e dei canali di scolo delle acque profonde della miniera con la tutela delle loro funzioni ecologiche;
  • - la tutela e la valorizzazione degli elementi della rete ecologica – siepi, filari alberature camporili – rafforzandone la presenza per contrastare la semplificazione della maglia agraria di pianura;
  • - il mantenimento e lo sviluppo delle colture agrarie, anche attraverso la rimessa a colture delle aree incolte e di quelle abbandonate tendenti alla evoluzione in bosco, nel rispetto degli aspetti paesaggistici ed ambientali e salvaguardando i caratteri fisici del territorio;
  • - la valorizzazione delle risorse territoriali della pianura e del fondovalle, attraverso il potenziamento dell'offerta di servizi per il benessere ed il turismo di qualità e rafforzando il ruolo di presidio delle aziende agricole;
  • - l'incentivo all'insediamento di nuove attività di tipo termale, turistico e ludico sportive attraverso il recupero e il reimpiego delle acque profonde della miniera;
  • - la continuità del ruolo di centralità urbana di Bagno di Gavorrano promuovendo processi di riqualificazione insediativa, di miglioramento della dotazione di servizi pubblici e privati e di misure per la riduzione degli effetti del traffico di attraversamento;
  • - il potenziamento e l'organizzazione della rete dei percorsi ciclopedonali, con particolare riferimento alla connessione di Bagno di Gavorrano con l'abitato di Forni e con Filare;
  • - la riorganizzazione delle espansioni edilizie recenti di Bagno di Gavorrano e la riqualificazione del margine urbano e delle relazioni funzionali con il territorio contermine;
  • - la riqualificazione e valorizzazione dell'area produttiva di San Giuseppe, anche con interventi tesi al miglioramento delle condizioni generali di accessibilità e superando eventuali conflitti dal punto di vista ambientale e paesaggistico;
  • - il potenziamento delle attività terziarie e di servizio dell'area produttiva di San Giuseppe con particolare riferimento alle attività di supporto e promozione del sistema produttivo locale che insieme a quella delle Basse di Caldana costituisca un “sistema del lavoro” di rango sovracomunale in grado di attrarre investimenti legati al sistema della logistica, delle start-up e dei servizi.

3. Le direttive per l'UTOE 4, da perseguire con il Piano Operativo, sono orientate a:

  • - favorire i processi di miglioramento degli ecosistemi e delle connessioni che interessano il territorio della pianura e del fondovalle urbanizzato, salvaguardando e valorizzando i residui spazi naturali e seminaturali
  • - incentivare il recupero strutturale e funzionale del patrimonio edilizio esistente con la riqualificazione e la valorizzazione delle aree libere esistenti e sottoutilizzate al fine di contenere al minimo indispensabile la nuova occupazione di suolo;
  • - promuovere lo spostamento delle funzioni e delle attività incongrue con il tessuto urbano, in primo luogo il distributore di carburanti nel centro e il deposito di materiali edili all'accesso nord-ovest di Bagno di Gavorrano. L’area posta all’accesso nord ovest di Bagno di Gavorrano è individuata nel PS come strategica per la riqualificazione insediativa e il ridisegno dei margini urbani e gli interventi previsti su di essa dovranno essere coerenti agli indirizzi e alle regole insediative contenute nel catalogo B del PS stesso;
  • - favorire il recupero e la riqualificazione del tessuto urbano e degli edifici esistenti, consolidando le centralità urbane, migliorando la rete dei servizi alla persona e delle aree a verde pubblico da connettere con il parco centrale e gli impianti sportivi di Bagno di Gavorrano;
  • - migliorare la qualità residenziale ed urbana in generale lungo la viabilità principale di Bagno di Gavorrano, superando l'attuale conflitto tra la strada come canale di traffico e come spazio di incontro e aggregazione sociale;
  • - potenziare le strutture per l'infanzia e l'educazione ed accorpare le stesse in un unico polo scolastico. L’area contermine al plesso delle scuole elementari esistente è individuata nel PS come strategica per la riqualificazione insediativa e il ridisegno dei margini urbani e gli interventi previsti su di essa dovranno essere coerenti agli indirizzi e alle regole insediative contenute nel catalogo B del PS stesso;
  • - valorizzare il complesso edilizio pubbliche delle ex scuole elementari, lungo la via G. Marconi a Bagno di Gavorrano, con interventi tesi anche a recuperare il degrado insediativo ed ambientale delle aree prospicienti. L’area è individuata nel PS come strategica per la riqualificazione insediativa e il ridisegno dei margini urbani e gli interventi previsti su di essa dovranno essere coerenti agli indirizzi e alle regole insediative contenute nel catalogo B del PS stesso
  • - riqualificare e completare gli insediamenti residenziali recenti nella zona del Poderaccio di Bagno di Gavorrano per migliorarne la qualità urbana, favorire il riordino dei margini urbani e promuovere forme di mobilità urbana ciclopedonale. L’area è individuata nel PS come strategica per la riqualificazione insediativa e il ridisegno dei margini urbani e gli interventi previsti su di essa dovranno essere coerenti agli indirizzi e alle regole insediative contenute nel catalogo B del PS stesso
  • - avviare politiche e interventi comunali per la casa in grado di attrarre residenza stabile con previsioni tese a incentivare la realizzazione di interventi di edilizia convenzionata utili anche al completamento e alla definizione dei margini urbani di Bagno di Gavorrano;
  • - potenziare gli impianti sportivi pubblici di Bagno di Gavorrano integrandoli con strutture, servizi e funzioni di tipo diverso nell'intento di qualificarli al rango sovracomunale;
  • - incentivare l’uso degli spazi interclusi nel territorio urbanizzato di Bagno di Gavorrano e San Giuseppe che non presentano valori naturali e paesaggistici per l’implementazione delle attrezzature pubbliche, delle dotazioni di quartiere e per la rigenerazione, la riqualificazione, l’integrazione e la connessione dei tessuti esistenti;
  • - preservare le aree rimaste libere lungo la strada che conduce a Gavorrano e che collega Bagno di Gavorrano all'abitato di Forni e all'area produttiva di San Giuseppe, impedendone la progressiva urbanizzazione e promuovendo la riqualificazione dei tessuti urbani con il mantenimento degli attuali varchi verso la campagna;
  • - razionalizzare e riqualificare il tessuto produttivo dell'area di San Giuseppe con l'introduzione di una maggiore flessibilità negli usi e con l'integrazione degli impianti artigianali con funzioni e attività complementari come il commercio, i servizi alle imprese, la lavorazione delle produzioni agricole locali;
  • - incentivare l’uso degli spazi interclusi nel territorio urbanizzato dell’area produttiva di San Giuseppe che non presentano valori naturali e paesaggistici per l’insediamento di nuove attività e il potenziamento di quelle esistenti;
  • - qualificare e potenziare la ricettività del villaggio turistico del Pelagone integrando il campo da golf esistente con strutture sportive e servizi collaterali in grado di diversificare e prolungare la stagione turistica. Gli interventi di ampliamento del villaggio dovranno essere concepiti in relazione funzionale all’insediamento esistente, inseriti nel contesto paesaggistico senza alterarne la qualità morfologica e percettiva e rispondenti alle condizioni e agli esiti della Conferenza di Copianificazione del 13/12/2019;
  • - proporre e promuovere, per gli spazi pubblici di Bagno di Gavorrano, interventi di riqualificazione e di arredo in grado di elevare la qualità urbana e la fruibilità degli stessi;
  • - preservare l'unitarietà formale e tipologica dell'abitato di Forni individuando regole di intervento sul patrimonio edilizio coerenti con le tecniche costruttive utilizzate e con le specifiche tipologiche esistenti;
  • - incentivare, soprattutto per i tessuti urbani di formazione recente e l'area produttiva di San Giuseppe, soluzioni volte al risparmio e all'efficientamento energetico e alla progettazione delle aree di pertinenza tali da mantenere la continuità fra le costruzioni e la campagna e mitigare l'effetto di frangia urbana;
  • - favorire i processi di miglioramento degli ecosistemi naturali e delle connessioni che interessano il territorio della piana urbanizzata salvaguardando e valorizzando i residui spazi naturali;
  • - mantenere il presidio agricolo e la coltivazione amatoriale e per l'autoconsumo nelle aree esterne a Bagno di Gavorrano e all'abitato di Forni, quale fattore per mantenere la qualità del paesaggio e l'efficienza del reticolo idrografico superficiale;
  • - tutelare e valorizzare la fattoria storica di Santa Teresa quale emergenza di carattere storico con interventi tesi alla valorizzazione delle parti originarie della costruzione e alla tutela dei manufatti minori ad essa connessi quali forni, cippi e arredi vegetazionali e con funzioni connesse al turismo di alta qualità delle dimore storiche;
  • - mantenere la caratterizzazione agricola dell'intorno dei complessi edilizi e degli edifici rurali sia negli interventi di ristrutturazione che in occasione di eventuali deruralizzazioni;
  • - controllare con criteri di compatibilità paesaggistica l'eventuale deviazione della rete viaria rurale in corrispondenza dei poderi evitando chiusure incongrue e garantendo l'uso della viabilità minore per l'escursionismo e la mobilità lenta.