Disciplina generale del piano

Art. 33 UTOE 5 – Potassa, Bivio Ravi e Grilli.

1. L'UTOE 5 è composta dal fondovalle di separazione dai complessi collinari di Caldana e Giuncarico ed è attraversata, longitudinalmente, dal corridoio infrastrutturale composto dal tracciato della S.P. Vecchia Aurelia, dalla Variante Aurelia e dalla linea ferroviaria tirrenica. È segnata dagli insediamenti lineari, di Potassa, Bivio Ravi e Grilli, sorti lungo la strada provinciale nei punti di innesto delle strade di penetrazione verso i crinali. Vi è anche la presenza dell'area produttiva artigianale delle Basse di Caldana. La parte meridionale dell'UTOE si congiunge alla piana agricola della bonifica ed è delimitata dai corsi d'acqua del Fiume Bruna e del Torrente Sovata.

2. Obiettivi specifici delle strategie del PS relativi all'UTOE 5 sono:

  • - la riduzione dei fattori di rischio e la messa in sicurezza delle aree esondabili interposte tra il corso del Torrente Sovata e il tracciato della strada provinciale nel centro abitato di Grilli. In particolare, dovrà essere predisposto e progressiva attuato ad un progetto organico di mitigazione del rischio idraulico del reticolo principale, coordinato a livello di area vasta con gli enti preposti alla tutela del sistema idrografico;
  • - il mantenimento ed il recupero della stabilità idrogeologica dei corsi d'acqua secondari e dei canali principali di scolo delle sistemazioni agrarie della bonifica con la tutela delle loro funzioni ecologiche;
  • - la tutela e la valorizzazione degli elementi della rete ecologica – siepi, filari alberature camporili – rafforzandone la presenza per contrastare la semplificazione della maglia agraria di pianura;
  • - la valorizzazione ambientale e paesaggistica ed il mantenimento e la qualificazione dell'economia agricola del fondovalle, riferita in particolare alle risorse agricole di qualità, all'allevamento semibrado e alle produzioni biologiche, anche attraverso il recupero di produzioni tradizionali (iris, zafferano, ecc.) o di produzioni innovative compatibili (piante officinali, ecc.);
  • - la valorizzazione delle risorse territoriali della pianura e del fondovalle, attraverso il potenziamento dell'offerta di servizi per il benessere ed il turismo di qualità e rafforzando il ruolo di presidio delle aziende agricole;
  • - la conservazione della maglia agraria storica con il mantenimento della leggibilità del sistema insediativo di impianto otto-novecentesco ed il contrasto ai processi di marginalizzazione e frammentazione dei sistemi agro-ambientali;
  • - la valorizzazione del patrimonio tecnologico ed edilizio della bonifica grossetana come segno fondamentale dell'evoluzione storica e culturale del territorio;
  • - la permeabilità del territorio con interventi tesi a ridurre e mitigare l'effetto barriera del corridoio infrastrutturale costituito dalla S.P. Vecchia Aurelia, dalla Variante Aurelia e dalla linea ferroviaria tirrenica;
  • - l'incentivo all'insediamento di nuove attività per il turismo all'aria aperta, sostenibili sotto il profilo ambientale e paesaggistico, e indirizzate alla valorizzazione delle tipicità e delle risorse territoriali;
  • - la valorizzazione dei connotati urbani dei centri lineari di Potassa, Bivio Ravi e Grilli promuovendo processi di riqualificazione insediativa, di miglioramento della dotazione di servizi pubblici e privati e di misure per la riduzione del traffico di attraversamento;
  • - la riqualificazione degli insediamenti residenziali recenti di Potassa, Bivio Ravi e Grilli per migliorarne la qualità urbana, favorire il riordino dei margini urbani e valorizzarne le relazioni con il territorio agricolo circostante;
  • - il potenziamento e l'organizzazione della rete dei percorsi ciclopedonali, con particolare riferimento alla connessione tra il tracciato della strada provinciale della Vecchia Aurelia e la viabilità di collegamento ai centri antichi della collina;
  • - la riqualificazione e la valorizzazione dell'area produttiva delle Basse di Caldana, anche con interventi tesi al miglioramento delle condizioni generali di accessibilità e superando eventuali conflitti dal punto di vista ambientale e paesaggistico;
  • - il potenziamento delle attività terziarie e di servizio dell'area produttiva delle Basse di Caldana con particolare riferimento alle attività di supporto e promozione del sistema produttivo locale, che insieme a quella di San Giuseppe a Bagno di Gavorrano costituisca un “sistema del lavoro” di rango sovracomunale in grado di attrarre investimenti legati al sistema della logistica, delle start-up e dei servizi.

3. Le direttive per l'UTOE 5, da perseguire con il PO, sono orientate a:

  • - incentivare il recupero strutturale e funzionale del patrimonio edilizio esistente con la riqualificazione e la valorizzazione delle aree libere esistenti e sottoutilizzate al fine di contenere al minimo indispensabile la nuova occupazione di suolo;
  • - migliorare la qualità residenziale ed urbana di Potassa, Bivio Ravi e Grilli aumentando i livelli di sicurezza della S.P. Vecchia Aurelia e qualificando la stessa, nei tratti di attraversamento dei centri abitati, come via urbana con l'uso di differenti pavimentazioni, arredi, segnaletiche e dissuasori di velocità;
  • - evitare previsioni di nuovi carichi insediativi che producano l'effetto di saldatura tra Bivio Ravi e l'abitato di Casettino Dani;
  • - preservare le aree rimaste libere lungo la via Aurelia a Bivio Ravi e Potassa impedendone la progressiva urbanizzazione e promuovendo la riqualificazione dei tessuti urbani con il mantenimento degli attuali varchi verso la campagna;
  • - incentivare l’uso degli spazi interclusi che non si affacciano sul tracciato della strada provinciale Vecchia Aurelia, nel territorio urbanizzato di Bivio Ravi e Grilli, e che non presentano valori naturali e paesaggistici per l’implementazione delle attrezzature pubbliche, delle dotazioni di quartiere e 49 per la rigenerazione, la riqualificazione, l’integrazione e la connessione dei tessuti esistenti;
  • - tutelare gli spazi interclusi presenti nell’area produttiva di Basse di Caldana poste lungo il corso d’acqua del Fosso dell’Acqua Nera caratterizzate dalla presenza di vegetazione ripariale e/o formazioni arboree costituenti elementi della rete ecologica in area urbana;
  • - incentivare l’uso degli spazi interclusi nel territorio urbanizzato dell’area produttiva di Basse di Caldana che non presentano valori naturali e paesaggistici per l’insediamento di nuove attività e il potenziamento di quelle esistenti;
  • - mantenere e qualificare le strutture per l'infanzia presenti a Grilli;
  • - favorire il recupero dell'area e del contenitore dell'ex Consorzio Agrario di Potassa per la formazione di un polo espositivo delle produzioni agricole di eccellenza del territorio e di ricerca e sviluppo della filiera agroalimentare legata alle produzioni agricole di qualità;
  • - riqualificazione e riconversione della stazione di Gavorrano a Potassa con funzioni di servizio connesso all'uso della rete dei percorsi ciclopedonali, del turismo lento e della mobilità alternativa;
  • - razionalizzare e riqualificare il tessuto produttivo dell'area delle Basse di Caldana con l'introduzione di una maggiore flessibilità negli usi e con l'integrazione degli impianti artigianali con funzioni e attività complementari come il commercio, i servizi alle imprese, la lavorazione delle produzioni agricole locali;
  • - incentivare, soprattutto per i tessuti urbani di formazione recente e l'area produttiva delle Basse di Caldana, soluzioni volte al risparmio e all'efficientamento energetico e alla progettazione delle aree di pertinenza tali da mantenere la continuità fra le costruzioni e la campagna e mitigare l'effetto di frangia urbana;
  • - favorire i processi di miglioramento degli ecosistemi naturali e delle connessioni che interessano il territorio della piana urbanizzata salvaguardando e valorizzando i residui spazi naturali;
  • - mantenere il presidio agricolo e la coltivazione amatoriale e per l'autoconsumo nelle aree esterne a Potassa, Bivio Ravi, Basse e Grilli, quale fattore per mantenere la qualità del paesaggio e l'efficienza del reticolo idrografico superficiale;
  • - tutelare e valorizzare la fattoria storica del Il Lupo quale emergenza di carattere storico con interventi tesi alla valorizzazione delle parti originarie della costruzione e alla tutela dei manufatti minori ad essa connessi quali forni, cippi e arredi vegetazionali e con funzioni connesse al turismo di alta qualità delle dimore storiche;
  • - mantenere la caratterizzazione agricola dell'intorno dei complessi edilizi e degli edifici rurali sia negli interventi di ristrutturazione che in occasione di eventuali deruralizzazioni;
  • - controllare con criteri di compatibilità paesaggistica l'eventuale deviazione della rete viaria rurale in corrispondenza dei poderi evitando chiusure incongrue e garantendo l'uso della viabilità minore per l'escursionismo e la mobilità lenta.
  • - tutelare il patrimonio edilizio rurale di impianto otto-novecentesco posto ai piedi dei versanti collinari di Caldana e Giuncarico con interventi tesi alla valorizzazione delle parti originarie della costruzione e alla tutela dei manufatti minori ad essa connessi quali forni, cippi e arredi vegetazionali;
  • - incentivare la conservazione delle sistemazioni agrarie, del sistema di regimazione idraulica dei suoli e dei manufatti della bonifica nella piana agricola segnata dal corso del Torrente Sovata.