Disciplina generale del piano

Art. 34 UTOE 6 – Castellaccia e Casteani.

1. L'UTOE 6 ricomprende la porzione della pianura di bonifica che si estende ad est del Fiume Bruna fino alle pendici della collina di Giuncarico e di Poggio Zenone. È caratterizzata dall'appoderamento ottocentesco della Tenuta di Castel di Pietra e da quello novecentesco della riforma fondiaria dell'Ente Maremma nella parte di Casteani. Ha al suo interno il centro agricolo di Castellaccia e per la sua specifica connotazione geomorfologica presenta forti connessioni funzionali con il centro abitato di Ribolla, nel Comune di Roccastrada.

2. Obiettivi specifici delle strategie del PS relativi all'UTOE 5 sono:

  • - la riduzione dei fattori di rischio e la messa in sicurezza delle aree esondabili interposte tra il corso del Fiume Bruna e il centro abitato di Castellaccia e del Torrente Carsia nella zona di Casteani con il ripristino della vegetazione ripariale e la progressiva rinaturalizzazione delle aree. In particolare, dovrà essere predisposto e progressivamente attuato un progetto organico di mitigazione del rischio idraulico del reticolo principale, coordinato a livello di area vasta con gli enti preposti alla tutela del sistema idrografico;
  • - il mantenimento ed il recupero della stabilità idrogeologica dei corsi d'acqua secondari e dei canali principali di scolo delle sistemazioni agrarie della bonifica con la tutela delle loro funzioni ecologiche;
  • - la tutela e la valorizzazione degli elementi della rete ecologica – siepi, filari alberature camporili – rafforzandone la presenza per contrastare la semplificazione della maglia agraria di pianura;
  • - la valorizzazione ambientale e paesaggistica ed il mantenimento e la qualificazione dell'economia agricola della pianura, riferita in particolare alle risorse agricole di qualità, alle coltivazioni specialistiche ortofrutticole, anche attraverso il recupero di produzioni tradizionali (iris, zafferano, ecc.) o di produzioni innovative compatibili (piante officinali, ecc.) e la conduzione di attività orto florovivaistiche innovative in ottemperanza alle disposizioni delle disposizioni del PTC della Provincia di Grosseto sulla localizzazione delle stesse;
  • - la valorizzazione delle risorse territoriali della pianura e del fondovalle, attraverso il potenziamento dell'offerta di servizi per il benessere ed il turismo di qualità e rafforzando il ruolo di presidio delle aziende agricole;
  • - la conservazione della maglia agraria storica con il mantenimento della leggibilità del sistema insediativo di impianto otto-novecentesco e della riforma fondiaria ed il contrasto ai processi di marginalizzazione e frammentazione dei sistemi agro-ambientali;
  • - la valorizzazione del patrimonio tecnologico ed edilizio della bonifica grossetana come segno fondamentale dell'evoluzione storica e culturale del territorio;
  • - il controllo ed il monitoraggio dell'attività estrattiva della cava della Bartolina al fine di prevenire possibili dissesti e impatti paesaggistici;
  • - la valorizzazione dei connotati urbani di Castellaccia promuovendo processi di riqualificazione insediativa, di miglioramento della dotazione di servizi pubblici e privati e di misure per la riduzione del traffico di attraversamento;
  • - il potenziamento e l'organizzazione della rete dei percorsi ciclopedonali, con particolare riferimento alla valorizzazione della viabilità rurale di Castel di Pietra e Casteani e alle valutazioni circa le possibilità di riuso del tracciato dismesso della ferrovia della Bartolina;
  • - la riqualificazione, la valorizzazione e il potenziamento del centro ortofrutticolo quale elemento per il conferimento dei prodotti e la logistica della filiera agroalimentare legata alle produzioni di qualità;

3. Le direttive per l'UTOE 6, da perseguire con il PO, sono orientate a:

  • - incentivare il recupero strutturale e funzionale del patrimonio edilizio esistente con la riqualificazione e la valorizzazione delle aree libere esistenti e sottoutilizzate al fine di contenere al minimo indispensabile la nuova occupazione di suolo;
  • - migliorare la qualità residenziale ed urbana di Castellaccia aumentando i livelli di sicurezza della S.P. Castellaccia e qualificando la stessa, nei tratti di attraversamento del centro abitato, come via urbana con l'uso di differenti pavimentazioni, arredi, segnaletiche e dissuasori di velocità;
  • - preservare le aree rimaste libere lungo la via della Repubblica a Castellaccia impedendone la progressiva urbanizzazione e promuovendo la riqualificazione dei tessuti urbani con il mantenimento degli attuali varchi verso la campagna;
  • - potenziare il centro civico di Casteani quale polo attrattivo e di servizio per la comunità rurale del territorio circostante;
  • - favorire il recupero dell'area e dei contenitori dell'azienda ortofrutticola della Castellaccia con interventi tesi alla loro qualificazione architettonica con tipologie, materiali, colori opportunamente inseriti nel contesto paesaggistico;
  • - riqualificazione e riconversione della stazione di Giuncarico con funzioni di servizio connesso all'uso della rete dei percorsi ciclopedonali, del turismo lento e della mobilità alternativa;
  • - incentivare, soprattutto per i tessuti urbani di Castellaccia e per soluzioni volte al risparmio e all'efficientamento energetico e alla progettazione delle aree di pertinenza tali da mantenere la continuità fra le costruzioni e la campagna e mitigare l'effetto di frangia urbana;
  • - valorizzare gli scavi archeologici e le strutture di impianto medievale del Castello della Pia a Castel di Pietra, con interventi di manutenzione dell'area e la realizzazione di strutture per i servizi e l'accoglienza dei visitatori con tipologie e materiali di tipo leggero e opportunamente inseriti nel contesto paesaggistico;
  • - riqualificare le strutture della diga peschiera di impianto cinquecentesco dei Muracci sul corso del Fiume Bruna con interventi tesi alla conservazione, al consolidamento e alla bonifica dalla vegetazione infestante;
  • - tutelare e valorizzare le fattorie storiche di Castel di Pietra e l'appoderamento ottocentesco ad esse funzionali quali emergenze di carattere storico con interventi tesi alla valorizzazione delle parti originarie delle costruzioni e alla tutela dei manufatti minori connessi quali forni, cippi e arredi vegetazionali e con funzioni connesse al turismo di alta qualità delle dimore storiche;
  • - tutelare e valorizzare il complesso edilizio della fattoria di Castellaccia quale emergenza di carattere storico con interventi tesi alla valorizzazione delle parti originarie della costruzione, alla tutela dei manufatti minori connessi, del parco dei relativi arredi vegetazionali e con funzioni connesse al turismo di alta qualità delle dimore storiche;
  • - mantenere la caratterizzazione agricola dell'intorno dei complessi edilizi e degli edifici rurali sia negli interventi di ristrutturazione che in occasione di eventuali deruralizzazioni;
  • - controllare con criteri di compatibilità paesaggistica l'eventuale deviazione della rete viaria rurale in corrispondenza dei poderi evitando chiusure incongrue e garantendo l'uso della viabilità minore per l'escursionismo e la mobilità lenta;
  • - incentivare la riconversione a pista ciclabile del tracciato dismesso della ferrovia della Bartolina con la sua connessione funzionale alla stazione di Giuncarico e alla strada rurale di Castel di Pietra;
  • - favorire i processi di miglioramento degli ecosistemi naturali e delle connessioni che interessano il territorio della riforma fondiaria dell'Ente Maremma nella zona rurale di Casteani salvaguardando e valorizzando i residui spazi naturali;
  • - incentivare la conservazione delle sistemazioni agrarie, del sistema di regimazione idraulica della infrastrutturazione e dei suoli della riforma agraria dell'Ente Maremma nella zona rurale di Casteani;