QP.IV Norme tecniche di gestione e attuazione

Art. 99. Corridoi di salvaguardia e fasce di tutela per la viabilità di livello sovralocale

1. Definizione. Comprende le aree finalizzate alla conferma, mediante la necessaria puntualizzazione nella scala del PO, delle specifiche localizzazioni di corridoi di salvaguardia e fasce di tutela assoluta concernenti le "D. Determinazioni spaziali finalizzate a previsioni, azioni e interventi necessari alla individuazione di nuove infrastrutture viarie e per la mobilità generalmente di ruolo e livello sovralocale" del PS. In particolare il PO individua le seguenti "Zone":

  • - Aree per la fattibilità del nuovo casello autostradale A11 in loc. Mugnano;
  • - Aree per lo sviluppo del progetto dei nuovi assi viari (nord - sud).

2. Disposizioni generali. Il PO dettaglia le suddette determinazioni spaziali articolate in "corridoi di salvaguardia" e "fasce di tutela assoluta", in specifiche indicazioni cartografiche, distinte con apposita simbologia e campitura grafica nelle cartografie del quadro progettuale, tenendo conto dei contenuti degli studi che corredano il quadro conoscitivo del PO e/o dello stato di avanzamento dei livelli di progettazione attualmente predisposti.

I "corridoi di salvaguardia" e le "fasce di tutela assoluta" rappresentano gli ambiti territoriali entro i quali predisporre ed approvare, mediante le procedure dell'Accordo di Programma e/o dell'Accordo di pianificazione, progetti di opera pubblica, finalizzati alla realizzazione di "Opere di urbanizzazione primaria".

3. Categorie di intervento. Fino all'approvazione degli Accordi di Programma e/o degli Accordi di pianificazione di cui al precedente comma 2, il PO definisce le seguenti prescrizioni volte a limitare la trasformabilità dei suoli e la realizzazione degli interventi urbanistico - edilizi ammessi dalle disposizioni normative definite per le singole "Zone" dal PO di cui all'art. 11 delle presenti Norme. In particolare:

  • c) all'interno dei "corridoi di salvaguardia" non sono ammesse le seguenti categorie di intervento:
    • - la "nuova edificazione";
    • - la "ristrutturazione urbanistica";
  • d) all'interno delle "fasce di tutela assoluta" non sono ammesse le seguenti categorie di intervento:
    • - la "nuova edificazione";
    • - la "ristrutturazione urbanistica";
    • - la "sostituzione edilizia" con incremento volumetrico.
    • - le "addizioni volumetriche";
    • - la "realizzazione di piscine e impianti sportivi".

All'interno dei "corridoi di salvaguardia" la realizzazione di "Nuovi edifici e manufatti a destinazione agricola" in territorio rurale, di cui all'art. 47 delle presenti Norme, qualora ammessa dal PO per le singole "Zone", di cui al Titolo III delle presenti Norme, è subordinata all'approvazione di un "titolo abilitativo" convenzionato, nell'ambito del quale - attraverso la convenzione - è garantita la demolizione di manufatti, edifici ed opere realizzati qualora essi vengano interessati dai progetti concernenti la nuova viabilità e senza alcun onere a carico del Comune o di altri Enti locali e soggetti pubblici. A tal fine la convenzione è corredata di eventuali idonee garanzie in relazione agli interventi da realizzare.

4. Ulteriori indicazioni e misure. Gli Accordi di Programma e/o gli Accordi di pianificazione di cui al precedente comma 2 e i corrispondenti progetti di opera pubblica sono tenuti a definire le adeguate misure di mitigazione e compensazione, da realizzarsi in "Zone" anche esterne alle aree eventualmente oggetto di progettazione, ritenute necessarie a garantire elevati livelli di compatibilità ambientale e il corretto inserimento paesaggistico delle nuove infrastrutture in relazione ai territori e/o agli insediamenti interessati. In particolare il PO individua, con valore di indirizzo ed orientamento, le seguenti misure già in parte corrispondenti a specifiche previsioni di cui all'art. 11 delle presenti Norme:

  • a) Misure di mitigazione e compensazione di tipo infrastrutturale.
    • - Realizzazione della nuova viabilità, corredata di itinerario ciclo - pedonale e dei relativi nodi di raccordo (rotonde) tra il nuovo casello e la via N. Sauro, con intersezione su via Mattei e via Ingrillini, comprensiva delle opere di sovrappasso ferroviario.
    • - Realizzazione delle opere e degli interventi di integrazione e adeguamento della via nuova di Mugnano quale viabilità di raccordo (nuovo asse est - ovest) tra il casello e l'asse nord - sud, comprensiva dei nodi di intersezione con la viabilità ordinaria nel Comune di Capannori.
  • b) Misure di mitigazione e compensazione di tipo ambientale:
    • - Realizzazione di una "Green Belt" ad elevata prestazione forestale e con prevalente gradiente verde (bosco urbano), di ambientazione e corretto inserimento paesaggistico del nuovo casello, nelle aree individuate quale corridoio di salvaguardia, eventualmente corredate di sistemazioni per il controllo dell'invarianza idraulica.
    • - Realizzazione di una fascia a verde di qualificazione della nuova via di Mugnano, costituita da argini vegetati, doppi filari di alberature d'alto fusto, sistemi arborei ed arbustivi lineari, eventualmente corredati di sistemazioni per il controllo dell'invarianza idraulica.
    • - Realizzazione di un "parco lineare" di riconversione della ex ferrovia Lucca - Pontedera, qualificato da un itinerario ciclo - pedonale e attrezzato a fini ludico - ricreativi e sportivi, di collegamento tra Mugnano e la città antica (fino alla pista ciclabile di via Ingrillini), corredato degli spazi a verde attrezzato (porta del parco), in prossimità della frazione di Mugnano.
    • - Realizzazione di un parco a verde attrezzato in ampliamento e qualificazione delle attrezzature e dei servizi scolastici della frazione di Sorbano, quale porta di accesso alla "Green Belt".
    • - Realizzazione degli interventi e delle opere di riduzione e mitigazione del traffico (Traffic Calming) sulla via vecchia di Mugnano, comprensivi del rinnovo dell'infrastruttura stradale esistente con elementi di dissuasione e riduzione della velocità di attraversamento, nonché di arredo urbano. Devono inoltre essere introdotte soluzioni progettuali volte a migliorare le prestazioni di accessibilità lenta e ciclo - pedonale (zona 30) e ai servizi di sosta locale.