QP.IV Norme tecniche di gestione e attuazione

Art. 95. Aree per nuove attrezzature, servizi e dotazioni in territorio rurale (F - S). Schede norma

1. Definizione. Comprendono le previsioni di trasformazione del PO oggetto di copianificazione ai sensi dell'art. 25 comma 1 della LR 65/2104 che declinano e dettagliano le specifiche localizzazioni denominati "C. Ambiti finalizzati a previsioni, azioni e interventi su diverse aree da destinare a nuove funzioni produttive (prevalentemente industriali, artigianali, commercio all'ingrosso, direzionali e di servizio)" e "B. Ambiti finalizzati a previsioni, azioni e interventi su aree da destinare a funzioni direzionali, di servizio [...], ovvero di interscambio modale (eventuale parcheggio scambiatore), nelle aree contermini all'asse suburbano (via Martiri delle Foibe) in località San Vito" del PS. In particolare il PO, in esito alla conferenza di copianificazione di cui all'art. 85 delle presenti Norme, individua le seguenti "Zone":

  • - Area per lo sviluppo delle attrezzature e dei servizi del Polo fiere di Sorbano (S4),
  • - Area per nuove attrezzature e funzioni direzionali e di servizio di S. Vito (asse suburbano) (F4).

2. Disposizioni generali e strumenti attuativi. Per queste "Zone" il PO prevede interventi edilizi di "nuova edificazione" concernenti "Opere di Urbanizzazione secondaria", da realizzarsi mediante Intervento edilizio diretto di iniziativa pubblica, pertanto queste "Zone" sono sottoposte a vincolo espropriativo. Le previsioni possono essere realizzate anche mediante interventi ed opere di iniziativa privata previa concessione delle aree e degli spazi qualora pubblici e il rilascio di un Permesso di costruire (PdC) Convenzionato. In particolare la durata della concessione alla gestione degli spazi è determinata dal Comune caso per caso, in relazione all'interesse comune e generale, alle modalità di impiego, manutenzione e utilizzazione dei diversi spazi e delle attrezzature in esse realizzate.

3. Disposizioni di dettaglio. Rinvio alle "Schede - norma". Per ogni "Zona", contraddistinta con apposita simbologia e con codice identificativo univoco alfanumerico, il PO definisce mediante le apposite "schede - norma" di dettaglio di cui all'elaborato "QP.IV.b. Disciplina delle trasformazioni. Schede - norma delle Nuove previsioni urbanistiche", facente parte integrante e sostanziale delle presenti Norme, specifiche disposizioni attuative ed operative per la formazione dei titoli abilitativi. In particolare nelle "schede norma" sono riportate e individuate:

  • a) Ubicazione, localizzazione e riferimenti cartografici della previsione, comprendente:
    • - Inquadramento geografico;
    • - Identificazione catastale;
    • - Riferimenti catastali;
    • - Indicazioni localizzative di dettaglio del PO.
  • b) Caratteri generali e identificativi della previsione, comprendente:
    • - Elementi identificativi e strumenti attuativi ed operativi;
    • - Articolazione spaziale. Indicazioni localizzative di dettaglio;
    • - Articolazione spaziale. Definizione delle superfici di riferimento.
  • c) Dimensionamento (parametri) della previsione e disciplina delle funzioni, comprendente:
    • - Dimensionamento e parametri urbanistico - edilizi (nuovi insediamenti);
    • - Disciplina della distribuzione e localizzazione delle funzioni: categorie funzionali ammesse.
  • d) Descrizione e obiettivi della previsione (caratteri degli interventi e delle opere).
  • e) Misure e prescrizioni per l'attuazione della previsione, comprendente:
    • - Urbanizzazioni primarie;
    • - Standard urbanistici e spazi pubblici;
    • - Eventuali "Beni paesaggistici" interessati (rinvio al rispetto delle relative prescrizioni);
    • - Mitigazione degli effetti ambientali e paesaggistici;
    • - Eventuali ulteriori misure definite nell'ambito della Conferenza di Copianificazione e Paesaggistica.

Ai fini della corretta identificazione della previsione nel caso di differenze tra quanto rappresentato nella cartografia generale di PO e quanto rappresentato nelle cartografie delle singole "Schede - norma" prevale la rappresentazione contenuta in queste ultime. Nel caso di differenze tra la perimetrazione riportata su base CTR e la perimetrazione riportata su base catastale prevale quest'ultima, tenendo conto in questo caso degli specifici "Riferimenti catastali" sempre indicati nella stessa scheda - norma. E' comunque fatto salvo quanto disposto all'art. 84 comma 5.

4. Disposizioni attuative ed operative. Fermo restando quanto disposto al precedente art. 84 comma 5, l'"Articolazione territoriale. Definizione delle superfici di riferimento" (lettera b) e il "Dimensionamento (parametri) della previsione e disciplina delle funzioni" (lettera c) del precedente comma 3 risultano vincolanti ai fini della formazione dei titoli abilitativi - indicati per ogni singola partizione spaziale nelle specifiche "Schede norma" di cui all'elaborato "QP.IV.b. Disciplina delle trasformazioni. Schede - norma delle Nuove previsioni urbanistiche". Il PO indica nell'estratto cartografico denominato "Indicazioni localizzative di dettaglio del PO" contenuto nelle stesse "Schede - norma", in via preliminare e con valore di indirizzo ed orientamento per la definizione dei PA o dei PUC, l'organizzazione e la dislocazione distributiva delle diverse Superfici destinate a spazi pubblici "di progetto".

Per tutte le "Zone" devono inoltre essere rispettati i seguenti ulteriori parametri urbanistici:

  • - Distanze dai confini non inferiori a mt. 5;
  • - Superficie permeabile non inferiore al 35% della fondiaria.

Sono ammesse le deroghe di cui all'art. 140 della LR 65/2014 (distanze tra fabbricati).

5. Ulteriori disposizioni attuative ed operative. Fermo restando quanto indicato in ogni singola "Scheda - norma" di cui al precedente comma 3 che rimane prescrittivo per l'attuazione della previsione, le categorie di intervento ammesse dal PO e le modalità di attuazione delle previsioni, secondo la differente classificazione di attrezzature e servizi indicata in ogni singola "Scheda - norma", sono quelle delle analoghe "Zone" per caratteristiche di standard urbanistico, di cui al DM 1444/68 e al precedente Titolo V, Capo I delle presenti Norme. In particolare:

  • - Per le nuove previsioni di ampliamento di "Aree a verde pubblico, piazze e spazi aperti attrezzati" (F1), si applicano le disposizioni di cui al precedente art. 66;
  • - Per le nuove previsioni di ampliamento di "Aree, spazi, impianti e attrezzature sportive" (F2), si applicano le disposizioni di cui al precedente art. 67;
  • - Per le nuove previsioni di ampliamento di "Aree, spazi e attrezzature per l'istruzione e l'educazione" (F3), si applicano le disposizioni di cui al precedente art. 68;
  • - Per le nuove previsioni di ampliamento di "Aree, spazi e attrezzature di interesse collettivo" (F4), si applicano le disposizioni di cui al precedente art. 69.

6. Disciplina delle funzioni. In coerenza con quanto disciplinato al Titolo I Capo IV delle presenti Norme le categorie funzionali ammesse dal PO per le diverse "Zone" sono quelle specificatamente indicate nelle apposite "schede norma" di cui all'elaborato "QP.IV.b. Disciplina delle trasformazioni. Schede - norma delle Nuove previsioni urbanistiche".

7. Disposizioni transitorie e di decadenza. La disciplina di cui ai precedenti commi è da intendersi vincolante e prescrittiva per la formazione dei titoli abilitativi e per la realizzazione degli interventi e delle opere da essi previsti. Alla scadenza di validità quinquennale della previsione, ai sensi dell'art. 95 comma 8 della LR 65/2014, si attuano le disposizioni di cui al successivo art. 108.

Successivamente all'attuazione della previsione si applicano invece le disposizioni di cui al precedente comma 5.

Art. 96. Aree per l'ampliamento di attrezzature e servizi in territorio rurale (F). Schede norma

1. Definizione. Comprendono le previsioni di trasformazione del PO poste all'attenzione della copianificazione ai sensi dell'art. 25 comma 2 della LR 65/2104 che concorrono alla declinazione e attuazione di ulteriori disposizioni applicative di dettaglio degli "Ambiti delle Urbanizzazioni a prevalente funzione residenziale e mista" (con riferimento agli insediamenti del territorio urbanizzato) e degli "Ambiti dei Nuclei rurali di impianto storico", ovvero degli "Ambiti dei Nuclei rurali di matrice storica" (con riferimento agli insediamenti del territorio rurale) del PS. In particolare il PO in esito alla conferenza di copianificazione di cui all'art. 85 delle presenti Norme, individua le seguenti "Zone":

  • - 1. Aree di riqualificazione ambientale e paesaggistica servizi intercomunali di Sistema Ambiente ai S. Angelo in Campo (F4);
  • - 2. Ampliamento delle aree sportive in adiacenza alle scuole Chelini a San Vito (F2);
  • - 3. Ampliamento delle attrezzature scolastiche e servizi di sosta e parcheggio a Picciorana (F3);
  • - 4. Ampliamento delle attrezzature scolastiche e servizi di sosta e parcheggio a M. S. Quirico (F3);
  • - 5. Ampliamento delle attrezzature scolastiche e servizi di sosta e parcheggio S. Lorenzo di M. (F3);
  • - 6. Ampliamento delle attrezzature scolastiche e servizi di sosta e parcheggio a Saltocchio (F3);
  • - 7. Ampliamento delle attrezzature, dei servizi e degli impianti di Aquilea (F4);
  • - 8. Parco lineare di riconversione ciclo - pedonale ex ferrovia Lucca - Pontedera a Mugnano (F1).

Per la natura stessa delle previsioni, aventi per oggetto l'integrazione e il potenziamento dell'offerta di attrezzature, servizi e dotazioni di livello territoriale, queste "Zone", in base alle previsioni del PS, sono considerate ai fini degli standard urbanistici.

2. Disposizioni generali e strumenti attuativi. Per queste "Zone" il PO prevede interventi edilizi di "nuova edificazione" concernenti l'ampliamento funzionale di "Opere di Urbanizzazione secondaria", da realizzarsi mediante intervento edilizio diretto di iniziativa pubblica e pertanto sono "Zone" sottoposte a vincolo espropriativo. Le previsioni possono essere realizzate anche mediante interventi ed opere di iniziativa privata previa concessione delle aree e degli spazi qualora pubblici e rilascio di un Permesso di costruire (PdC) Convenzionato. In particolare la durata della concessione alla gestione degli spazi è determinata dal Comune caso per caso in relazione all'interesse comune e generale, alle modalità di impiego, manutenzione e utilizzazione dei diversi spazi e delle attrezzature in esse realizzate.

3. Disposizioni di dettaglio. Rinvio alle "Schede - norma". Per ogni "Zona", contraddistinta con apposita simbologia e con codice identificativo univoco alfanumerico, il PO definisce mediante le apposite "schede - norma" di dettaglio di cui all'elaborato "QP.IV.b. Disciplina delle trasformazioni. Schede - norma delle Nuove previsioni urbanistiche", facente parte integrante e sostanziale delle presenti Norme, specifiche disposizioni attuative ed operative per la formazione dei progetti e la definizione dei Titoli abilitativi. In particolare nelle "schede norma" sono riportate e individuate:

  • a) Ubicazione, localizzazione e riferimenti cartografici della previsione, comprendente:
    • - Inquadramento geografico;
    • - Identificazione catastale;
    • - Riferimenti catastali;
    • - Indicazioni localizzative di dettaglio del PO.
  • b) Le ulteriori indicazioni di riferimento per l'attuazione della previsione, comprendente:
    • - Elementi identificativi e strumenti attuativi ed operativi
    • - Articolazione spaziale. Definizione delle superfici di riferimento
    • - Dimensionamento e parametri urbanistico - edilizi
    • - Eventuali "Beni paesaggistici" interessati (rinvio al rispetto delle relative prescrizioni)

Ai fini della corretta identificazione della previsione nel caso di differenze tra quanto rappresentato nella cartografia generale di PO e quanto rappresentato nelle cartografie delle singole "Schede - norma" prevale la rappresentazione contenuta in queste ultime. Nel caso di differenze tra la perimetrazione riportata su base CTR e la perimetrazione riportata su base catastale prevale quest'ultima, tenendo conto in questo caso degli specifici "Riferimenti catastali" sempre indicati nella stessa scheda - norma. E' comunque fatto salvo quanto disposto all'art. 84 comma 5.

4. Ulteriori disposizioni attuative ed operative. Fermo restando quanto indicato in ogni singola "Scheda - norma" di cui al precedente comma 3, le categorie di intervento ammesse dal PO e le modalità di attuazione delle previsioni, secondo la differente classificazione di attrezzature e servizi indicata in ogni singola "Scheda - Norma", sono quelle delle analoghe "Zone" per caratteristiche di standard urbanistico, di cui al DM 1444/68, di cui al precedente Titolo V, Capo I delle presenti Norme. In particolare:

  • - Per le nuove previsioni di ampliamento di "Aree a verde pubblico, piazze e spazi aperti attrezzati" (F1), si applicano le disposizioni di cui al precedente art. 66;
  • - Per le nuove previsioni di ampliamento di "Aree, spazi, impianti e attrezzature sportive" (F2), si applicano le disposizioni di cui al precedente art. 67;
  • - Per le nuove previsioni di ampliamento di "Aree, spazi e attrezzature per l'istruzione e l'educazione" (F3), si applicano le disposizioni di cui al precedente art. 68;
  • - Per le nuove previsioni di ampliamento di "Aree, spazi e attrezzature di interesse collettivo" (F4), si applicano le disposizioni di cui al precedente art. 69.

5. Disciplina delle funzioni. Le categorie funzionali ammesse sono:

  • e) direzionale e di servizio, limitatamente alla sub categoria funzionale e.b) di servizio con le seguenti limitazioni:
    • - Per le nuove previsioni di ampliamento di "Aree a verde pubblico, piazze e spazi aperti attrezzati" (F1), si applicano le disposizioni di cui al precedente art. 66 comma 4;
    • - Per le nuove previsioni di ampliamento di "Aree, spazi, impianti e attrezzature sportive" (F2), si applicano le disposizioni di cui al precedente art. 67 comma 3;
    • - Per le nuove previsioni di ampliamento di "Aree, spazi e attrezzature per l'istruzione e l'educazione" (F3), si applicano le disposizioni di cui al precedente art. 68 comma 4;
    • - Per le nuove previsioni di ampliamento di "Aree, spazi e attrezzature di interesse collettivo" (F4), si applicano le disposizioni di cui al precedente art. 69 comma 4.

6. Disposizioni transitorie e di decadenza. La disciplina di cui ai precedenti commi è da intendersi vincolante e prescrittiva per la formazione dei titoli abilitativi e per la realizzazione degli interventi e delle opere da essi previsti. Alla scadenza di validità quinquennale della previsione, ai sensi dell'art. 95 comma 8 della LR 65/2014, si attuano le disposizioni di cui al successivo art. 108.

Successivamente all'attuazione della previsione si applicano invece le disposizioni di cui al precedente comma 4.

Art. 97. Nuove infrastrutture della rete della mobilità (I). Schede norma

1. Definizione. Comprendono le previsioni di trasformazione del PO oggetto di copianificazione ai sensi dell'art. 25 comma 1 della LR 65/2104 che declinano le specifiche localizzazioni denominate "E. Determinazioni spaziali concernenti specifici corridoi infrastrutturali di salvaguardia riferiti a previsioni viarie e modali di livello locale" e le "Determinazioni spaziali della rete infrastrutturale e della mobilità", nonché e in forma complementare le disposizioni applicative degli "Ambiti dei Nuclei rurali di impianto storico" e degli "Ambiti dei Nuclei rurali di matrice storica" ricadenti in territori rurale del PS. In particolare il PO in esito alla conferenza di copianificazione di cui all'art. 85 delle presenti Norme, individua le seguenti "Zone":

  • - 7. Nuova viabilità di raccordo tra le vie Sauro, via di Mugnano e via Mattei a Mugnano (I1);
  • - 8. Nuova viabilità di completamento dell'Asse Suburbano e tratte di raccordo (I1);
  • - 9. Nuova viabilità di collegamento tra Via delle Ville nord, Via Martiri delle Foibe a San Marco (I1);
  • - 10. Nuova viabilità per l'accesso ai servizi intercomunali di Sistema Ambiente a S. Angelo in C. (I1).
  • - 11. Nuovo parcheggio di servizio nucleo rurale di impianto storico di Aquilea (ovest) (I2);
  • - 12 Nuovo parcheggio e verde di servizio al nucleo rurale di impianto storico di Aquilea (est) (I2);
  • - 13. Nuovo parcheggio di servizio al nucleo rurale di impianto storico di Catro (I2);
  • - 14. Nuovo parcheggio di servizio al nucleo rurale di impianto storico di Acquarella (I2);
  • - 15. Nuovo parcheggio di servizio al nucleo rurale di impianto storico di Piazzano (I2).
  • - 12. Adeguamento strada di servizio al Polo di Sorbano;
  • - 13. Rifunzionalizzazione della ex bretella autostradale per il raccordo tra Pontetetto e San Donato;
  • - 14. Adeguamento della viabilità di accesso al Polo produttivo di San Pietro a Vico;

Per la natura stessa delle previsioni, aventi per oggetto l'integrazione e il potenziamento dell'offerta di attrezzature, servizi e dotazioni di livello territoriale, esse concorrono all'attuazione di specifiche disposizioni applicative concernenti i "Servizi, dotazioni territoriali e la verifica degli Standard Urbanistici" del PS.

2. Disposizioni generali e strumenti attuativi. Per queste "Zone" il PO prevede interventi edilizi diretti di iniziativa pubblica concernenti la realizzazione di "Opere di urbanizzazione primaria" e pertanto queste "Zone" sono sottoposte a vincolo espropriativo, previa definizione di progetti di opera pubblica.

3. Disposizioni di dettaglio. Rinvio alle "Schede - norma". Per ogni "Zona", contraddistinta con apposita simbologia e con codice identificativo univoco alfanumerico, il PO definisce mediante le apposite "schede - norma" di dettaglio di cui all'elaborato "QP.IV.b. Disciplina delle trasformazioni. Schede - norma delle Nuove previsioni urbanistiche", facente parte integrante e sostanziale delle presenti Norme, specifiche disposizioni attuative ed operative per la formazione dei titoli abilitativi. In particolare nelle "schede - norma" sono riportate e individuate:

  • a) Ubicazione, localizzazione e riferimenti cartografici della previsione, comprendente:
    • - Inquadramento geografico;
    • - Identificazione catastale;
    • - Riferimenti catastali;
    • - Indicazioni localizzative di dettaglio del PO.
  • b) Caratteri generali e identificativi della previsione, comprendente:
    • - Elementi identificativi e strumenti attuativi ed operativi;
    • - Articolazione spaziale. Indicazioni localizzative di dettaglio;
    • - Articolazione spaziale. Definizione delle superfici di riferimento.
  • c) Dimensionamento (parametri) della previsione e disciplina delle funzioni, comprendente:
    • - Dimensionamento e parametri urbanistico - edilizi (nuovi insediamenti);
    • - Disciplina della distribuzione e localizzazione delle funzioni: categorie funzionali ammesse.
  • d) Descrizione e obiettivi della previsione (caratteri degli interventi e delle opere).
  • e) Misure e prescrizioni per l'attuazione della previsione, comprendente:
    • - Urbanizzazioni primarie;
    • - Standard urbanistici e spazi pubblici;
    • - Eventuali "Beni paesaggistici" interessati (rinvio al rispetto delle relative prescrizioni);
    • - Mitigazione degli effetti ambientali e paesaggistici;
    • - Ulteriori misure definite nell'ambito della Conferenza di Copianificazione e Paesaggistica.

Ai fini della corretta identificazione della previsione nel caso di differenze tra quanto rappresentato nella cartografia generale di PO e quanto rappresentato nelle cartografie delle singole "Schede - norma" prevale la rappresentazione contenuta in queste ultime. Nel caso di differenze tra la perimetrazione riportata su base CTR e la perimetrazione riportata su base catastale prevale quest'ultima, tenendo conto in questo caso degli specifici "Riferimenti catastali" sempre indicati nella stessa scheda - norma. E' comunque fatto salvo quanto disposto all'art. 84 comma 5.

4. Disposizioni attuative ed operative. Per le "Zone" concernenti le nuove viabilità (I1) i tracciati e le altre indicazioni cartografiche quali, ad esempio, nodi di intersezione raccordi, definite dal PO hanno valore indicativo e la progettazione dell'opera pubblica potrà introdurre modifiche di minima entità e non sostanziali, tali da non pregiudicare l'itinerario individuato dal PO stesso con particolare riferimento ai punti origine - destinazione, conformemente e secondo quanto a tal fine disposto all'art. 77 delle presenti Norme.

I parametri e le caratteristiche tecniche e prestazionali per la definizione degli interventi nelle singole previsioni sono stabiliti in sede di progetto di opera pubblica sulla base della legislazione e regolamentazione vigente in materia, tenendo in particolare conto dell'interazione ed intersezione con le corrispondenti e complementari "Zone" contermini, nel rispetto delle norme del Codice della strada e del relativo regolamento di attuazione.

Per le "Zone" concernenti i nuovi parcheggi (I2) le relative indicazioni cartografiche si applica quanto disposto al precedente comma 3, conformemente e secondo quanto a tal fine disposto all'art. 78 delle presenti Norme.

5. Disciplina delle funzioni. In coerenza con quanto disciplinato al Titolo I Capo IV delle presenti Norme, le categorie funzionali ammesse dal PO per le diverse "Zone" sono quelle specificatamente indicate nelle apposite "schede norma" di cui all'elaborato "QP.IV.b. Disciplina delle trasformazioni. Schede - norma delle Nuove previsioni urbanistiche".

6. Disposizioni transitorie e di decadenza. Alla scadenza di validità quinquennale della previsione, ai sensi dell'art. 95 comma 8 della LR 65/2014, si attuano le disposizioni di cui al successivo art. 108.

Successivamente all'attuazione della previsione si applicano invece le disposizioni di cui all'art. 77 per le Zone concernenti la nuova viabilità (I1) e all'art. 78 per le Zone concernenti i nuovi parcheggi e aree di sosta (I2) delle presenti Norme.

Art. 98. Adeguamento delle infrastrutture della rete della mobilità (I)

1. Definizione. Comprendono le previsioni di trasformazione del PO oggetto di copianificazione ai sensi dell'art. 25 comma 2 della LR 65/2104 che declinano le specifiche localizzazioni denominate "Determinazioni spaziali della rete infrastrutturale e della mobilità" ed in particolare alla "Rete viaria", nonché e in forma complementare per gli "Ambiti dei Nuclei rurali di impianto storico" e gli "Ambiti dei Nuclei rurali di matrice storica" ricadenti in territorio rurale, del PS. In particolare il PO in esito alla conferenza di copianificazione di cui all'art. 85 delle presenti Norme, individua le seguenti "Zone":

Adeguamento delle infrastrutture viarie (I1)

  • - 9. Adeguamento della viabilità a Sant'Anna (via dei Cavalletti - via delle Tagliate);
  • - 10. Adeguamento nodo di intersezione di via Salicchi e via Galilei a S. Marco;
  • - 15. Adeguamento della viabilità e verde attrezzato di servizio al quartiere di San Vito;
  • - 17. Adeguamento della viabilità di via delle Piagge di S. Alessio a S. Alessio;
  • - 19. Inserimento nodo di inversione di marcia su via del Brennero nord a Piaggione;
  • - 20. Adeguamento degli spazi di manovra e sosta per il TPL in via della Maolina a Caturegli;
  • - 21. Adeguamento nodo di intersezione della via Nuova per Pisa a Massa Pisana;
  • - 22. Integrazione della viabilità e dei nodi di raccordo assi est ovest e Nord - Sud in Loc. Mugnano;
  • - 23. Adeguamento del nodo di intersezione tra via P. Meuron e via del Brennero a S. Marco.

Adeguamento parcheggi e aree di sosta (I2)

  • - 24. Adeguamento dei servizi a parcheggio delle attrezzature su Via del Tanaro a San Vito;
  • - 26. Adeguamento degli spazi di manovra e sosta delle attrezzature e dei servizi in località Balbano;
  • - 27. Adeguamento dei servizi a parcheggio delle attrezzature in loc. S. Pancrazio;
  • - 28. Adeguamento dei servizi a parcheggio su via Nuova per Pisa in località Massa Pisana;
  • - 30. Adeguamento dei servizi a parcheggio delle attrezzature in Via Mastiano loc. S. Stefano di M.

Per la natura stessa delle previsioni aventi per oggetto l'integrazione e il potenziamento dell'offerta di attrezzature, servizi e dotazioni di livello territoriale, esse concorrono all'attuazione di specifiche disposizioni applicative concernenti i "Servizi, dotazioni territoriali e la verifica degli Standard Urbanistici" del PS.

2. Disposizioni generali e strumenti attuativi. Per queste "Zone" il PO prevede interventi edilizi diretti di iniziativa pubblica concernenti la realizzazione di "Opere di urbanizzazione primaria" e pertanto queste "Zone" sono sottoposte a vincolo espropriativo, previa definizione di progetti di opera pubblica.

3. Disposizioni di dettaglio. Rinvio alle "Schede - norma". Per ogni "Zona", contraddistinta con apposita simbologia e con codice identificativo univoco alfanumerico, il PO definisce mediante le apposite "schede - norma" di dettaglio di cui all'elaborato "QP.IV.b. Disciplina delle trasformazioni. Schede - norma delle Nuove previsioni urbanistiche", facente parte integrate e sostanziale delle presenti Norme, specifiche disposizioni attuative ed operative per la formazione dei titoli abilitativi. In particolare nelle "schede norma" sono riportate e individuate:

  • a) Ubicazione, localizzazione e riferimenti cartografici della previsione, comprendente:
    • - Inquadramento geografico;
    • - Identificazione catastale;
    • - Riferimenti catastali;
    • - Indicazioni localizzative di dettaglio del PO.
  • b) Le ulteriori indicazioni di riferimento per l'attuazione della previsione, comprendente:
    • - Elementi identificativi e strumenti attuativi ed operativi
    • - Articolazione spaziale. Definizione delle superfici di riferimento
    • - Eventuali "Beni paesaggistici" interessati (rinvio al rispetto delle relative prescrizioni)

Ai fini della corretta identificazione della previsione nel caso di differenze tra quanto rappresentato nella cartografia generale di PO e quanto rappresentato nelle cartografie delle singole "Schede - norma" prevale la rappresentazione contenuta in queste ultime. Nel caso di differenze tra la perimetrazione riportata su base CTR e la perimetrazione riportata su base catastale prevale quest'ultima, tenendo conto in questo caso degli specifici "Riferimenti catastali" sempre indicati nella stessa scheda - norma.

4. Disposizioni attuative ed operative. Per le "Zone" concernenti l'adeguamento delle infrastrutture viarie (I1) i tracciati e le altre indicazioni cartografiche quali ad esempio nodi di intersezione raccordi, definite dal PO hanno valore indicativo e la progettazione dell'opera pubblica potrà eventualmente introdurre modifiche di minima entità e non sostanziali, tali da non pregiudicare in particolare l'itinerario individuato dal PO con particolare riferimento al punto di origine - destinazione conformemente e secondo quanto a tal fine disposto all'art. 77 delle presenti Norme.

I parametri e le caratteristiche tecniche e prestazionali per la definizione degli interventi nelle singole previsioni sono stabiliti in sede di progetto di opera pubblica sulla base della legislazione e regolamentazione vigente in materia, tenendo in particolare conto dell'interazione ed intersezione con le corrispondenti e complementari "Zone" contermini, nel rispetto delle norme del Codice della strada e del relativo regolamento di attuazione.

Per le "Zone" concernenti l'adeguamento di parcheggi e aree di sosta (I2) e le relative indicazioni cartografiche si applica quanto disposto al precedente comma 3, conformemente e secondo quanto a tal fine disposto all'art. 78 delle presenti Norme.

5. Disciplina delle funzioni. Le categorie funzionali ammesse sono:

  • e) direzionale e di servizio, limitatamente alla sub categoria funzionale e.b) di servizio, con le limitazioni di cui all'art. 77 per le "Zone" concernenti l'adeguamento delle infrastrutture viarie (I1) e all'art. 78 per le "Zone" di adeguamento di parcheggi e aree di sosta (I2).

Il mutamento di destinazione d'uso urbanisticamente rilevante non è ammesso.

6. Disposizioni transitorie e di decadenza. Alla scadenza di validità quinquennale della previsione, ai sensi dell'art. 95 comma 8 della LR 65/2014, si attuano le disposizioni di cui al successivo art. 108.

Successivamente all'attuazione della previsione si applicano invece le disposizioni di cui all'art. 77 per le Zone concernenti l'adeguamento delle infrastrutture viarie (I1) e all'art. 78 per le Zone concernenti l'adeguamento dei parcheggi e aree di sosta (I2) delle presenti Norme.

7. Corridoi di salvaguardia. Per alcune specifiche determinazioni spaziali di adeguamento della viabilità di livello comunale o locale, oggetto di copianificazione nel PS, per garantire la preliminare definizione di studi e indagini di dettaglio necessari a verificare la fattibilità delle previsioni e dei progetti sotto il profilo idrogeologico ed idraulico, il PO dettaglia i relativi "corridoi di salvaguardia" in specifiche indicazioni cartografiche, distinte con apposita simbologia e campitura grafica nelle cartografie del quadro progettuale, tenendo conto dei contenuti degli studi che corredano il quadro conoscitivo e il quadro geologico - tecnico del PO e/o dello stato di avanzamento dei livelli di progettazione attualmente predisposti. In particolare i "corridoi di salvaguardia" sono riferiti alle seguenti localizzazioni:

  • - Adeguamento della viabilità di Via di Mezzo a Santa Maria a Colle;
  • - Nuova viabilità per l'accesso ai servizi intercomunali di Sistema Ambiente a S. Angelo in Campo;
  • - Rifunzionalizzazione della ex bretella autostradale per il raccordo tra Pontetetto e S. Donato.

I "corridoi di salvaguardia" rappresentano gli ambiti territoriali entro i quali predisporre ed approvare progetti di opera pubblica, finalizzati alla realizzazione di "Opere di urbanizzazione primaria".

Fino all'approvazione dei progetti di opera pubblica, il PO definisce le seguenti prescrizioni volte a limitare la trasformabilità dei suoli e la realizzazione degli interventi urbanistico - edilizi ammessi dalle disposizioni normative definite per le singole "Zone" dal PO di cui all'art. 11 delle presenti Norme. In particolare sono vietati gli interventi di:

  • - "sostituzione edilizia";
  • - "nuova edificazione";
  • - "ristrutturazione urbanistica".

All'interno dei corridoi di salvaguardia la realizzazione di "Nuovi edifici e manufatti a destinazione agricola" in territorio rurale, di cui all'art. 47 delle presenti Norme, qualora ammessa dal PO per le singole "Zone", di cui al Titolo III delle presenti Norme, è, invece, subordinata all'approvazione di un "titolo abilitativo" convenzionato, nell'ambito del quale - attraverso la convenzione - è garantita la demolizione di manufatti, edifici ed opere realizzati qualora essi vengano interessati dai progetti concernenti la nuova viabilità e senza alcun onere a carico del Comune o di altri Enti locali e soggetti pubblici. A tal fine la convenzione è corredata di eventuali idonee garanzie in relazione agli interventi da realizzare.

Art. 99. Corridoi di salvaguardia e fasce di tutela per la viabilità di livello sovralocale

1. Definizione. Comprende le aree finalizzate alla conferma, mediante la necessaria puntualizzazione nella scala del PO, delle specifiche localizzazioni di corridoi di salvaguardia e fasce di tutela assoluta concernenti le "D. Determinazioni spaziali finalizzate a previsioni, azioni e interventi necessari alla individuazione di nuove infrastrutture viarie e per la mobilità generalmente di ruolo e livello sovralocale" del PS. In particolare il PO individua le seguenti "Zone":

  • - Aree per la fattibilità del nuovo casello autostradale A11 in loc. Mugnano;
  • - Aree per lo sviluppo del progetto dei nuovi assi viari (nord - sud).

2. Disposizioni generali. Il PO dettaglia le suddette determinazioni spaziali articolate in "corridoi di salvaguardia" e "fasce di tutela assoluta", in specifiche indicazioni cartografiche, distinte con apposita simbologia e campitura grafica nelle cartografie del quadro progettuale, tenendo conto dei contenuti degli studi che corredano il quadro conoscitivo del PO e/o dello stato di avanzamento dei livelli di progettazione attualmente predisposti.

I "corridoi di salvaguardia" e le "fasce di tutela assoluta" rappresentano gli ambiti territoriali entro i quali predisporre ed approvare, mediante le procedure dell'Accordo di Programma e/o dell'Accordo di pianificazione, progetti di opera pubblica, finalizzati alla realizzazione di "Opere di urbanizzazione primaria".

3. Categorie di intervento. Fino all'approvazione degli Accordi di Programma e/o degli Accordi di pianificazione di cui al precedente comma 2, il PO definisce le seguenti prescrizioni volte a limitare la trasformabilità dei suoli e la realizzazione degli interventi urbanistico - edilizi ammessi dalle disposizioni normative definite per le singole "Zone" dal PO di cui all'art. 11 delle presenti Norme. In particolare:

  • c) all'interno dei "corridoi di salvaguardia" non sono ammesse le seguenti categorie di intervento:
    • - la "nuova edificazione";
    • - la "ristrutturazione urbanistica";
  • d) all'interno delle "fasce di tutela assoluta" non sono ammesse le seguenti categorie di intervento:
    • - la "nuova edificazione";
    • - la "ristrutturazione urbanistica";
    • - la "sostituzione edilizia" con incremento volumetrico.
    • - le "addizioni volumetriche";
    • - la "realizzazione di piscine e impianti sportivi".

All'interno dei "corridoi di salvaguardia" la realizzazione di "Nuovi edifici e manufatti a destinazione agricola" in territorio rurale, di cui all'art. 47 delle presenti Norme, qualora ammessa dal PO per le singole "Zone", di cui al Titolo III delle presenti Norme, è subordinata all'approvazione di un "titolo abilitativo" convenzionato, nell'ambito del quale - attraverso la convenzione - è garantita la demolizione di manufatti, edifici ed opere realizzati qualora essi vengano interessati dai progetti concernenti la nuova viabilità e senza alcun onere a carico del Comune o di altri Enti locali e soggetti pubblici. A tal fine la convenzione è corredata di eventuali idonee garanzie in relazione agli interventi da realizzare.

4. Ulteriori indicazioni e misure. Gli Accordi di Programma e/o gli Accordi di pianificazione di cui al precedente comma 2 e i corrispondenti progetti di opera pubblica sono tenuti a definire le adeguate misure di mitigazione e compensazione, da realizzarsi in "Zone" anche esterne alle aree eventualmente oggetto di progettazione, ritenute necessarie a garantire elevati livelli di compatibilità ambientale e il corretto inserimento paesaggistico delle nuove infrastrutture in relazione ai territori e/o agli insediamenti interessati. In particolare il PO individua, con valore di indirizzo ed orientamento, le seguenti misure già in parte corrispondenti a specifiche previsioni di cui all'art. 11 delle presenti Norme:

  • a) Misure di mitigazione e compensazione di tipo infrastrutturale.
    • - Realizzazione della nuova viabilità, corredata di itinerario ciclo - pedonale e dei relativi nodi di raccordo (rotonde) tra il nuovo casello e la via N. Sauro, con intersezione su via Mattei e via Ingrillini, comprensiva delle opere di sovrappasso ferroviario.
    • - Realizzazione delle opere e degli interventi di integrazione e adeguamento della via nuova di Mugnano quale viabilità di raccordo (nuovo asse est - ovest) tra il casello e l'asse nord - sud, comprensiva dei nodi di intersezione con la viabilità ordinaria nel Comune di Capannori.
  • b) Misure di mitigazione e compensazione di tipo ambientale:
    • - Realizzazione di una "Green Belt" ad elevata prestazione forestale e con prevalente gradiente verde (bosco urbano), di ambientazione e corretto inserimento paesaggistico del nuovo casello, nelle aree individuate quale corridoio di salvaguardia, eventualmente corredate di sistemazioni per il controllo dell'invarianza idraulica.
    • - Realizzazione di una fascia a verde di qualificazione della nuova via di Mugnano, costituita da argini vegetati, doppi filari di alberature d'alto fusto, sistemi arborei ed arbustivi lineari, eventualmente corredati di sistemazioni per il controllo dell'invarianza idraulica.
    • - Realizzazione di un "parco lineare" di riconversione della ex ferrovia Lucca - Pontedera, qualificato da un itinerario ciclo - pedonale e attrezzato a fini ludico - ricreativi e sportivi, di collegamento tra Mugnano e la città antica (fino alla pista ciclabile di via Ingrillini), corredato degli spazi a verde attrezzato (porta del parco), in prossimità della frazione di Mugnano.
    • - Realizzazione di un parco a verde attrezzato in ampliamento e qualificazione delle attrezzature e dei servizi scolastici della frazione di Sorbano, quale porta di accesso alla "Green Belt".
    • - Realizzazione degli interventi e delle opere di riduzione e mitigazione del traffico (Traffic Calming) sulla via vecchia di Mugnano, comprensivi del rinnovo dell'infrastruttura stradale esistente con elementi di dissuasione e riduzione della velocità di attraversamento, nonché di arredo urbano. Devono inoltre essere introdotte soluzioni progettuali volte a migliorare le prestazioni di accessibilità lenta e ciclo - pedonale (zona 30) e ai servizi di sosta locale.