QP.IV.a. Disciplina di gestione degli insediamenti. Norme per la città, i centri e nuclei storici

Art. 32.- Altri spazi aperti

1. Definizione. Sono identificati con apposta simbologia e caratterizzazione grafica, quali spazi aperti facenti parte integrante e sostanziale dei centri storici e dei nuclei rurali di impianto storico, le seguenti aree a diversa connotazione morfotipologica e funzionale:

  • - Giardini e spazi a verde di connotazione paesaggistica: sono costituiti da ambiti rurali anche di versante, dove si riscontrano forme residue di tessuti agrari, spesso in decadenza rispetto alle strutture storiche. Sono spazi aperti di valenza paesistico percettiva rispetto agli insediamenti esistenti e di originaria destinazione agricola che costituiscono quinta scenica dei centri e rilevanti scenari per la definizione del quadro paesistico locale.
  • - Orti, aree agricole, spazi a verde residuali degli insediamenti: sono spazi aperti residuali interni e di stretta relazione con gli insediamenti storici di cui fanno parte integrante e sostanziale, di contenute dimensioni, spesso accolgono usi complementari alla residenza, come gli orti o più marginali aree da sfalcio.

2. Categorie di intervento. Per i soli manufatti esistenti, fatta salva l'attività edilizia libera, le categorie di intervento ammesse sono le seguenti:

  • - la "manutenzione straordinaria";
  • - la "ristrutturazione edilizia conservativa".

3. Disciplina delle funzioni. Le categorie funzionali ammesse sono:

  • f) agricola e funzioni connesse ai sensi di legge.

4. Categorie di intervento. Ulteriori indicazioni

  • 4.1 Giardini e spazi a verde di connotazione paesaggistica. Fatti salvi gli interventi di edilizia libera, è prevista la conservazione degli assetti esistenti con il contestuale mantenimento delle aree e degli spazi aperti, anche in relazione al rafforzamento delle relazioni paesistico - percettive o naturalistico - ambientali con il contermine territorio rurale.
  • È vietata la realizzazione di "interventi pertinenziali" anche nel caso in cui le "Zone" risultino ricomprese in aree e spazi aperti catastalmente collegati o riferibili ad edifici esistenti.
  • È consentita la realizzazione di Nuovi manufatti agricoli amatoriali secondo le disposizioni dell'art. 47 delle Norme Tecniche di Gestione e Attuazione.
  • 4.2. Orti, aree agricole, spazi a verde residuali degli insediamenti. Si prevede la conservazione degli assetti inedificati e il contestuale mantenimento degli spazi aperti, quale tutela dei presidi insediati. Per i manufatti esistenti, fatta salva l'attività edilizia libera, le categorie di intervento ammesse, oltre a quelle di cui al comma 2, sono "gli interventi pertinenziali" nel caso in cui le "Zone" risultino ricomprese in aree e spazi aperti catastalmente collegati o riferibili ad edifici esistenti. Gli interventi pertinenziali si intendono limitati alla sola demolizione di volumi secondari - purché non di impianto storico e di antica formazione, come indicato nel quadro progettuale - facenti parte di un medesimo organismo edilizio e la loro ricostruzione, ancorché in diversa collocazione, all'interno del lotto urbanistico di riferimento o in accorpamento all'edificio principale di cui restano pertinenza, fatto salvo quanto ulteriormente ammesso dal RE.
  • È consentita la realizzazione di Nuovi manufatti agricoli amatoriali secondo le disposizioni dell'art. 47 di delle Norme Tecniche di Gestione e Attuazione.