Norme Tecniche di attuazione del Piano del Parco

Art. 30 Ambiti di origine antropica di pregio ambientale e naturalistico (ambiti forestali) - F1

1. Sono le aree che presentano valori naturalistico-ambientali di pregio, importanti per specie animali e fattori vegetazionali, caratterizzate da ecosistemi boscati storicamente interessati da attività antropiche. Le esigenze di salvaguardia, quelle scientifico-didattiche e di fruizione-ricreative sono preminenti. Le attività agro-silvo-pastorali sono preferibilmente orientate al mantenimento degli usi esistenti ed alle azioni di governo del bosco e gli interventi manutentivi finalizzati all'orientamento e al potenziamento dell'evoluzione degli ecosistemi verso condizioni di maggior efficienza biologica e di miglior equilibrio biologico. Gli usi e le attività comprendono anche la fruizione per scopi naturalistici, scientifici, educativi e ricreativi (limitatamente ad attività che non comportano apprezzabili interferenze sulle biocenosi in atto). Sono esclusi tutti gli interventi, gli usi e le attività che contrastino con gli indirizzi di salvaguardia e fruitivi sopraelencati. Sono rappresentate dalle AREE CENTRALI - CORE AREAS della Rete Ecologica che coincidono con le zone caratterizzate da alto contenuto di naturalità, di alto valore funzionale e qualitativo ai fini del mantenimento della vitalità delle popolazioni.

Tali aree sono costituite dai seguenti ambiti:

F .1.1 Boschi dell'Area Contigua

  • a)Caratteristiche naturali morfologiche, vegetazionali, faunistiche e d'uso attuali - Terreni arenacei o calcari con vario grado di coerenza protetti dalla presenza di vegetazione. Aree a diversa tipologia, caratterizzate da un variabile grado di frammentazione. La vegetazione è a tratti simile a quella dei Monti dell'Uccellina ma caratterizzata da una maggiore prevalenza delle caducifoglie eliofile come Roverella e Orniello
  • b) Limitazioni d'uso e di fruizione - Nessuna limitazione d'uso e di fruizione, salvo quanto previsto dalla legislazione vigente.
  • c) Modalità di gestione, attività ed interventi consentiti - Gestione forestale da effettuare con mezzi meccanici tradizionali, con la possibilità di creare una alternanza di radure, aree ceduate e ed alto fusto.

2. Il recupero a fini agrituristici di fabbricati esistenti, ancorché non vincolati da atto d'obbligo e riconosciuti non più necessari alla conduzione del fondo ai sensi della L. R. 30/2003, è condizionato dalla redazione ed approvazione di un Piano di Gestione Forestale che deve provvedere ad indicare gli usi compatibili per i fabbricati presenti all'interno di queste aree forestali, gli interventi di demolizione e ricostruzione di superfetazioni e annessi ai sensi dei comma 8, 9 e 10 art. 28 della presente disciplina, nonché i sentieri-percorsi di uso pubblico in accordo con i privati proprietari.

3. Gli interventi consentiti sono i seguenti:

  • -utilizzazioni forestali, miglioramenti dei cedui, imboschimenti, conversioni all'alto fusto, potature e diradamenti, miglioramenti, potature e diradamenti delle sugherete, contenimenti delle specie arboreo-arbustive nelle radure, interventi meccanici e biologici di contenimento dei fitofagi (tronchetti esca, lotta biologica ai defogliatori ecc), interventi per favorire le ricolonizzazioni e le successioni secondarie;
  • -per tutte le aree agricole a seminativo, seminativo arborato, pascolo e pascolo cespugliato ricomprese all'interno delle suddette aree boscate e non trascurabili come estensione, vanno mantenute le esistenti destinazioni d'uso;
  • - per quanto riguarda gli edifici esistenti ed il loro resede è prevista la sola manutenzione ordinaria, straordinaria ed il restauro e la ristrutturazione edilizia, fermo restando, in conformità con quanto previsto al precedente articolo 28 comma 1, la previsione del piano strutturale del Comune di Magliano in Toscana relativamente l'intervento denominato Villa Motturi; è prevista l'obbligatorietà del mantenimento delle attività agricola e forestale, oltre alla tutela e gestione dei luoghi al fine di non alterare il paesaggio e la percezione visiva dei luoghi. Risulta ammissibile l'interventi di trasformazione del patrimonio edilizio esistente all'interno della azienda agricola denominata Castel Spineto, senza alcun aumento volumetrico, con la specifica destinazione turistico/ricettiva con l'esclusione di albergo.