Norme Tecniche di attuazione del Piano del Parco

Art. 11 Riserve di paesaggio - B3

1. Sono le aree che presentano interesse paesaggistico di rilevante valore per la quale i principali obiettivi sono rappresentati dalla salvaguardia delle componenti naturali, antropiche e paesistiche, dal proseguimento delle attività agro-silvo-pastorali e, compatibilmente con la salvaguardia complessiva dell'area, da un uso ricreativo e da interventi di manutenzione e gestione. Sono esclusi tutti gli interventi, gli usi e le attività che contrastino con gli indirizzi conservativi e fruitivi sopraelencati. Sono rappresentate da AREE CENTRALI - CORE AREAS della Rete Ecologica che coincidono con le zone caratterizzate da alto contenuto di naturalità, di alto valore funzionale e qualitativo ai fini del mantenimento della vitalità delle popolazioni e da ZONE CUSCINETTO - BUFFER ZONES della Rete Ecologica che coincidono con le zone-fasce limitrofe alle aree centrali con funzione protettiva nei confronti di quest'ultime, rispetto agli effetti particolarmente negativi sulle specie più sensibili.

Tali aree sono costituite dai seguenti ambiti:

B.3.1.Cala di Forno

  • a)Caratteristiche naturali morfologiche, vegetazionali, faunistiche e d'uso attuali - Si tratta di una delle rare aree all'interno dei Monti dell'Uccellina in cui si ritrovano terreni alluvionali, originati dal trasporto del Fosso della Sorgente. Area aperta frequentata in prevalenza da ungulati selvatici. Zona agricola con una piccola pineta di Pino di Aleppo
  • b) Limitazioni d'uso e di fruizione . In considerazione della forte pressione antropica del sito derivante dalla massiccia presenza dei natanti da diporto nella stagione estiva, va incentivata la regolamentazione da parte delle Autorità preposte tesa alla salvaguardia e tutela dell'ambito territoriale in esame e del tratto di mare ad esso prospiciente.
  • c) Modalità di gestione, attività ed interventi consentiti - E' consentito il proseguimento delle attività tradizionali, incluse quelle lavorazioni finalizzate a preservare le condizioni naturali delle aree aperte. Eventuale recupero, in accordo con la proprietà, del tracciato del vecchio sentiero doganale, che consente una ampia vista sull'area circostante senza influire sulle zone aperte.

B.3.2.Lasco di Alberese

  • a)Caratteristiche naturali morfologiche, vegetazionali, faunistiche e d'uso attuali - Area di grande interesse per molte specie animali, tra cui istrice, colombaccio, chiurlo e pavoncella. L'uso del suolo è costituito da pascoli naturali.
  • b) Limitazioni d'uso e di fruizione - Limitazione del disturbo antropico e fruizione turistica controllata da effettuarsi esclusivamente lungo gli itinerari autorizzati.
  • c) Modalità di gestione, attività ed interventi consentiti - E' consentito il proseguimento delle attività finalizzate a preservare le condizioni naturali delle aree aperte, purché condotte con mezzi non invasivi. Ripristino del muro a secco e costante attivazione della recinzione elettrica posta a fianco del canale del Lasco. Mantenimento del pascolo e parziale imboschimento con specie igrofile

B.3.3.Fasce ecotonali di Vallebuia-Caprarecce

  • a)Caratteristiche naturali morfologiche, vegetazionali, faunistiche e d'uso attuali - Terreni costituiti da calcari compatti, non è presente detrito. In queste aree sono presenti alcune opere di captazione impostate sul calcare che potrebbero rivelarsi utili per approfondire la conoscenza delle caratteristiche e delle potenzialità di sfruttamento dell'acquifero carbonatico. Aree ecotonali di grande rilievo, composte da specie arboree ed arbustive in fase di ricolonizzazione degli oliveti abbandonati. Si registra la presenza di numerose specie, anche di rilievo conservazionistico. Gli usi dei suoli sono di Oliveti in semiabbandono e pascoli naturali
  • b) Limitazioni d'uso e di fruizione - Limitazione del disturbo antropico e fruizione turistica controllata da effettuarsi esclusivamente lungo gli itinerari autorizzati.
  • c) Modalità di gestione, attività ed interventi consentiti - Moderata attività agricola di tipo tradizionale con mantenimento del pascolo e della coltura dell'olivo. Attività turistico-fruitiva programmata e "canalizzata" lungo percorsi prestabiliti.

B.3.4. Fasce ecotonali di Alberese e Vacchereccia

  • a)Caratteristiche naturali morfologiche, vegetazionali, faunistiche e d'uso attuali - Si tratta di aree di confine tra il dominio dei Monti dell'Uccellina e quello dei terreni alluvionali, pertanto sono interessate anche da materiale detritico derivante dall'alterazione dei litotipi calcari costituenti i rilievi. aree cotonali di grande rilievo, composte da specie arboree ed arbustive in fase di ricolonizzazione degli oliveti abbandonati. Si registra la presenza di numerose specie, anche di rilievo conservazionistico. Gli usi dei suoli sono per lo più oliveti tradizionali abbandonati in ricolonizzazione, con la sola eccezione della zona a monte del Lasco, in cui c'è qualche appezzamento coltivato
  • b) Limitazioni d'uso e di fruizione - Limitazione del disturbo antropico e fruizione turistica controllata da effettuarsi esclusivamente lungo gli itinerari autorizzati.
  • c) Modalità di gestione, attività ed interventi consentiti - Moderata attività agricola di tipo tradizionale nelle zone prossime alla strada asfaltata. Ripristino del vecchio muro a secco. Contenimento delle specie arboreo-arbustive.

B. 3.5. Campo al Pino

  • a)Caratteristiche naturali morfologiche, vegetazionali, faunistiche e d'uso attuali - Area caratterizzata da morfologia pianeggiante e terreni di origine alluvionale; fa parte dell'area di pertinenza del Fiume Ombrone di cui costituiscono area inondabile. Le quote sono pochi metri al di sopra del livello del mare, la morfologia è completamente pianeggiante ed i terreni alluvionali sono stati oggetto di opere di bonifica, di cui sono evidenti le canalizzazioni per la regimazione delle acque superficiali. Ampia area aperta caratterizzata dalla convivenza di ungulati selvatici e domestici. Per la sua prossimità alla fascia fluviale e alla area palustre la zona riveste un grande rilievo conservazionistico, con presenza sporadica di falco pescatore. Gli usi dei suoli sono di Pascolo naturale
  • b) Limitazioni d'uso e di fruizione - Limitazione del disturbo antropico e fruizione turistica controllata da effettuarsi esclusivamente lungo gli itinerari autorizzati.
  • c) Modalità di gestione, attività ed interventi consentiti - Proseguimento delle attività tradizionali di tipo agricolo e zootecnico con mantenimento del pascolo, interventi di contenimento delle patologie e attenta manutenzione dei canali.

2. Sino all'entrata in vigore di specifiche norme nell'ambito del piano agronomico-zootecnico, è vietato modificare la destinazione produttiva dei suoli agricoli oltre la normale rotazione agronomica, fatto salvo quanto consentito al successivo comma. E' altres&igrave vietata l'escavazione di nuovi pozzi artesiani.

Non è ammessa alcuna riduzione degli elementi costitutivi del paesaggio agrario della zona.

Nelle presenti aree è vietato l'accesso con qualsiasi tipo di mezzo a motore, con esclusione dei mezzi dell'Ente Parco, mezzi per la sorveglianza e il soccorso, mezzi dei proprietari e conduttori dei fondi agricolo, e dei mezzi espressamente autorizzati dall'Ente Parco medesimo (ricercatori, etc.).

Per i cinque ambiti facenti parte delle aree identificate come riserve di paesaggio, sono fatti salvi lo svolgimento delle attività legittimamente esistenti prima dell'adozione delle presenti NTA, contestualmente all'utilizzo dei manufatti destinati alle attività medesime e all'utilizzo della relativa viabilità.

3. Fermo restando quanto previsto al precedente articolo 7, gli interventi consentiti sono i seguenti:

  • - Nelle aree agricole, potenziamento e ricostituzione di oliveti a sesto tradizionale mediante semplici interventi di integrazione del numero di piante già presenti nei fondi;
  • - Cura fitosanitaria delle piante arboree, potature di risanamento, ringiovanimento ed allevamento;
  • - Controllo della vegetazione infestante mediante interventi fisici o meccanici, anche a carattere non ordinario, in tutte le aree agricole a seminativo, seminativo arborato, pascolo, pascolo arborato e/o cespugliato;
  • - Cura e ricostituzione di siepi di confine e di arredo;
  • - Recupero del patrimonio edilizio esistente per attività agricole ed agrituristiche, purché non alterino l'assetto dei luoghi e le tipologie edilizie prevalenti, fermo quanto previsto all'articolo 7 delle presenti norme.