Norme Tecniche di attuazione del Piano del Parco

Art. 2 Contenuto della disciplina

1. La presente disciplina costituisce attuazione della L.R. n. 24/1994 art.13 e sostituisce tutte le disposizioni di cui al Piano Territoriale di Coordinamento approvato il 26/07/1977 con Del. Cons.Reg. n. 431, ai sensi dell'art. 5 della L.R.T. n° 65/1975 Istituzione del Parco naturale della Maremma.

2. Obiettivi della presente disciplina sono:

  • - la conservazione e la riqualificazione dei valori e delle caratteristiche naturali ed ambientali tramite appropriate discipline che ne garantiscono usi compatibili, nonché tramite interventi di "difesa attiva" che favoriscano la ricostituzione degli equilibri ambientali e di appropriate relazioni uomo-natura;
  • - la tutela e la valorizzazione dei valori storici, architettonici e culturali tramite appropriate discipline che ne garantiscono usi e fruibilità appropriate;
  • - la valorizzazione delle attività produttive peculiari dell'area, arrestando i fenomeni di sfruttamento ed uso improprio, mantenendo e/o migliorando le attività agro-silvo-pastorali;
  • - la costituzione di un uso sociale dei valori del parco tramite un sistema turistico-ricreativo che permetta una fruizione all'area e delle sue risorse che non sia lesiva dell'ambiente;
  • - la promozione della ricerca scientifica e di iniziative per l'informazione e l'educazione ambientale per una più diffusa conoscenza e coscienza degli equilibri naturali e dei valori umani, come rappresentazione e comunicazione a livello socioculturale di una nuova immagine dei territori interessati dal parco e dall'area contigua;
  • - la promozione di uno sviluppo socio-economico sostenibile in tutto l'ambito territoriale di applicazione.

3. La presente disciplina, ai sensi del comma 2 art.12 L.394/91 e per quanto riferito alla L.R.49/95, dispone, come da Tav. 29 e 29.a "Destinazioni d'uso e zonizzazione" allegata alla presente disciplina, le seguenti suddivisioni interne in zone:

Area parco

I) aree a - riserve integrali

Sono le aree che presentano valori naturalistico-ambientali di pregio, di fondamentale importanza per specie animali e fattori vegetazionali, caratterizzate da ecosistemi particolarmente fragili. Le esigenze di conservazione sono preminenti anche per finalità scientifiche ed educative, ma sono ammesse la prosecuzione delle esistenti attività agro-pastorali quali fattori di mantenimento degli attuali equilibri ecosistemici. Le attività di fruizione turistica non sono ammesse, mentre quelle di fruizione controllata con carattere prevalentemente scientifico e didattico, nonché limitati interventi di miglioramento o ricostituzione delle componenti ecosistemiche sono ammessi. Sono esclusi tutti gli interventi, gli usi e le attività che contrastino con gli indirizzi conservativi e fruitivi sopraelencati.

Nell'ambito di queste zone si adottano le seguenti suddivisioni:

A1 - riserve di prevalente interesse scientifico

A.1.1. Aree palustri e umide della Trappola e foce dell'Ombrone

A.1.2. Paduletto di Collelungo

A.1.3. Fascia Costiera Porto Vecchio-Cala Francese-Cala Rossa

A.1.4. Area boscata Scoglio della Lepre

A.1.5. Area boscata Fosso del Treccione

II) aree b - riserve orientate

Sono le aree che presentano valori naturalistico-ambientali di pregio, importanti per specie animali e fattori vegetazionali, caratterizzate da ecosistemi di origine antropica o storicamente interessati da attività antropiche. Le esigenze di conservazione, quelle scientifico-didattiche e di fruizione-ricreative sono preminenti. Sono ammesse le attività agro-silvo-pastorali preferenzialmente orientate al mantenimento delle colture esistenti ed alle azioni di governo del bosco e gli interventi conservativi e manutentivi finalizzati all'orientamento e al potenziamento dell'evoluzione degli ecosistemi verso condizioni di maggior efficienza biologica e di miglior equilibrio biologico. Gli usi e le attività comprendono anche la fruizione per scopi naturalistici, scientifici, educativi e ricreativi (limitatamente ad attività che non comportano apprezzabili interferenze sulle biocenosi in atto). Sono esclusi tutti gli interventi, gli usi e le attività che contrastino con gli indirizzi conservativi e fruitivi sopraelencati. All'Interno delle aree identificate come Riserve di Paesaggio, nel caso di preesistenze di centri aziendali che svolgono attività agricole ed attività ad esse complementari e connesse, sono consentiti interventi funzionali allo svolgimento delle attività medesime, con la condizione del rispetto delle norme di cui al succ. art. 11.

Nell'ambito di queste zone si adottano le seguenti suddivisioni:

B1 - riserve di protezione

B.1.1. Sughereta di Alberese

B.1.2. Aree agricole della Trappola-San Carlo

B.1.3. Pascoli della Trappola

B.1.4. Pascoli Rimessini-Scoglietto

B.1.5. Asta fluviale dell'Ombrone

B.1.6. Pascoli arborati. scarpate e forme carsiche del Vallone-Salto del Cervo

B.1.7. Aree umide e pascoli delle Macchiozze

B.1.8. Aree palustri Idrovora S. Paolo

B2- riserve di interesse morfologico e/o vegetazionale

B.2.1.Fascia costiera di Collelungo

B.2.2. Fascia costiera Marina di Alberese-Ombrone-Principina

B3- riserve di paesaggio

B.3.1.Cala di Forno

B.3.2.Lasco di Alberese

B.3.3.Fasce ecotonali di Vallebuia-Caprarecce

B.3.4. Fasce ecotonali di Alberese e Vacchereccia

B.3.5. Campo al Pino

III) aree c - aree di protezione

Sono le aree di origine antropica caratterizzate dalla presenza di valori ambientali e paesistici inscindibilmente connessi a forme colturali e produzioni agricole e dalla presenza di architetture ed insediamenti di un certo rilievo. Le esigenze di conservazione, ripristino e riqualificazione delle attività, degli usi e delle strutture produttive caratterizzanti insieme con i segni fondamentali del paesaggio naturale e agrario, nonché le attività connesse al settore turistico-ricreativo sono preminenti. Sono ammessi gli interventi di manutenzione e riqualificazione-recupero del paesaggio tramite appositi piani, nonché per le architetture ed i beni puntuali quelli di manutenzione ordinaria, straordinaria e restauro-risanamento,salvo quanto disposto nelle norme di zona ai successivi articoli.

Nell'ambito di queste zone si adottano le seguenti divisioni:

C1- aree forestali

C.1.1.Pineta granducale di Alberese

C.1.2.Monti dell'Uccellina

C2 - aree di protezione areali

C.2.2. Colture arbustive di Alberese

C.2.3. Set-aside del Collecchio

C.2.4. Piana della Bonifica di Talamone

C3 - aree di protezione lineari

C.3.3. Rete dei principali fossi e canali

C4 - aree di protezione puntuali

C.4.1. Beni ed intorni di specifico interesse storico-architettonico (ELENCO ALLEGATO ALLE N.T.A. - A0)

C.4.2. Beni storico-architettonici ed archeologici (ELENCO ALLEGATO ALLE N.T.A. - A1)

C.4.3. Architetture rurali di rilevante interesse (ELENCO ALLEGATO ALLE N.T.A. - A2)

C.4.4. Frammenti di habitat: Pinetina di San Carlo

IV) aree d - aree di promozione

Sono le aree di origine antropica caratterizzate dalla presenza di valori ambientali e paesistici inscindibilmente connessi a forme colturali e produzioni agricole e dalla presenza di insediamenti sparsi e/o da insediamenti di più recente realizzazione anche prevalentemente edificati-urbanizzati. Sono preminenti la promozione e la qualificazione delle attività agro-pastorali come fattore strutturante del paesaggio e per lo sviluppo economico e sociale del contesto territoriale; sono preminenti le attività connesse alla fruizione turistico-ricreativa e alla ricettività. Sono ammessi gli interventi di manutenzione e riqualificazione-recupero del paesaggio tramite appositi piani, nonché la realizzazione di servizi e infrastrutture turistico-ricreative con particolare attenzione alla qualità architettonica e realizzativa degli interventi ed al loro inserimento ambientale e paesistico. Sono ammessi altres&igrave gli interventi per la riqualificazione delle aree urbanizzate e del patrimonio edilizio con particolare attenzione alla qualità architettonica.

Nell'ambito di queste zone si adottano le seguenti divisioni:

D1 - aree di tutela del paesaggio agrario

D2 - aree agricole

D3 -aree ad urbanizzazione controllata

D.3.1. Alberese

D4 - SERVIZI TURISTICO-RICREATIVI (ELENCO ALLEGATO ALLE N.T.A. - A3a - A3b)

D5 - parcheggi, scambio bici/bus e aree di sosta (elenco allegato alle n.t.a. - a4)

D6 - accessi e viabilita' principale

D7 - aree di recupero ambientale

D.7.2. Cave di Alberese - Loc. C. Burraia

D.7.3. Cave di Collecchio - Loc.Poggio Marcone

D.7.5. Fascia S.S. Aurelia-Ferrovia

Area contigua

I) aree e - ambiti a elevato valore naturalistico e ambientale

Sono le aree che presentano valori naturalistico-ambientali di pregio, importanti per specie animali e fattori vegetazionali, caratterizzate da ecosistemi di origine antropica o storicamente interessati da attività antropiche. Le esigenze di conservazione, quelle scientifico-didattiche e di fruizione-ricreative sono preminenti. Il Parco, in conformità con la normativa vigente, fornisce specifiche direttive per l'incentivazione e la salvaguardia delle attività agro-silvo-pastorali, preferenzialmente orientate al mantenimento delle colture esistenti ed alle azioni di governo del bosco, e per gli interventi conservativi e manutentivi finalizzati all'orientamento e al potenziamento dell'evoluzione degli ecosistemi verso condizioni di maggior efficienza biologica e di miglior equilibrio biologico. Gli usi e le attività comprendono anche la fruizione per scopi naturalistici, scientifici, educativi e ricreativi (limitatamente ad attività che non comportano apprezzabili interferenze sulle biocenosi in atto). Il parco promuove, nei confronti dei Comuni territorialmente competenti, un'azione tendente a limitare, gli usi e le attività che contrastino con gli indirizzi conservativi e fruitivi sopraelencati.

E. 1 Asta fluviale dell'Ombrone

II) aree f - ambiti di origine antropica di pregio ambientale e naturalistico

Sono le aree di origine antropica caratterizzate dalla presenza di valori ambientali e paesistici inscindibilmente connessi a forme colturali e produzioni agricole e dalla presenza di architetture ed insediamenti di un certo rilievo. Le esigenze di conservazione, ripristino e riqualificazione delle attività, degli usi e delle strutture produttive caratterizzanti insieme con i segni fondamentali del paesaggio naturale e agrario, nonché le attività connesse al settore turistico-ricreativo sono preminenti. Il Parco, in conformità con la normativa vigente, fornisce specifiche direttive per gli interventi di manutenzione e riqualificazione-recupero del paesaggio, anche tramite appositi piani redatti dai Comuni territorialmente competenti, nonché per le architetture ed i beni puntuali quelli di manutenzione ordinaria, straordinaria e restauro-risanamento.

F. 1 - ambiti forestali

F. 1.1 Boschi dell'Area Contigua

F. 2 - ambiti di tutela areali

F .2.1 Talamonaccio

F .2.2 Piana della Bonifica di Talamone

F. 3 - ambiti forestali

F .3.1 Fosso Rispescia

F .3.2 Fosso Carpina

F .3.3 Rete dei principali fossi e canali

F. 4 - ambiti di tutela puntuali

F .4.1 Beni ed intorni di specifico interesse storico-architettonico (ELENCO ALLEGATO ALLE N.T.A. - A0)

F .4.2 Beni storico-architettonici ed archeologici (ELENCO ALLEGATO ALLE N.T.A. - A1)

F .4.3 Architetture rurali di rilevante interesse (ELENCO ALLEGATO ALLE N.T.A. - A2)

F .4.4 Frammenti di habitat: Querceto dell'Agro di Fonteblanda, Boschetti di Rispescia, Macchie di Talamonaccio.

III) aree g - territorio aperto

Sono le aree di origine antropica caratterizzate dalla presenza di valori ambientali e paesistici inscindibilmente connessi a forme colturali e produzioni agricole e dalla presenza di insediamenti sparsi e/o da insediamenti di più recente realizzazione anche prevalentemente edificati-urbanizzati. Sono preminenti la promozione e la qualificazione delle attività agro-pastorali come fattore strutturante del paesaggio e per lo sviluppo economico e sociale del contesto territoriale; sono preminenti le attività connesse alla fruizione turistico-ricreativa e alla ricettività. Il Parco, in conformità con la normativa vigente, fornisce specifiche direttive per gli interventi di manutenzione e riqualificazione-recupero del paesaggio anche tramite appositi piani redatti dai Comuni territorialmente competenti, nonché la realizzazione di servizi e infrastrutture turistico-ricreative con particolare attenzione alla qualità architettonica e realizzativa degli interventi ed al loro inserimento ambientale e paesistico. Il parco promuove altres&igrave, nei limiti delle proprie competenze, gli interventi per la riqualificazione delle aree urbanizzate e del patrimonio edilizio con particolare attenzione alla qualità architettonica.

G. 1 - aree agricole

G .1.1 Aree agricole della Bonifica

G .1.2 Aree agricole pedecollinari e collinari - Agro di Fonteblanda

G .1.3 Aree agricole pedecollinari e collinari - Comprensorio del Morellino di Scansano

G .1.4 Aree agricole di pertinenza dell'Ombrone

G .2 - aree urbanizzate e infrastrutture

G .2.1 Alberese

G .2.2 Talamone

G .2.3 Terme dell'Osa

G .3 - SERVIZI TURISTICO-RICREATIVI (ELENCO ALLEGATO ALLE N.T.A. - A3a - A3b)

G .4 - parcheggi scambio bici/bus e aree di sosta (elenco allegato alle n.t.a. - a4)

G .5 - accessi e viabilita' principale

G .5.1 Porte del Parco : Talamone

G .5.2 Accessi principali

G .5.3 Viabilità principale di accesso all'Area Contigua

G .6 - aree di recupero ambientale

G .6.1 Cava del Berrettino - Loc. Fiume Morto

G .6.2 Stazione di Alberese

G .6.3 Fascia S.S. Aurelia-Ferrovia

4. Fanno parte integrante della presente disciplina i seguenti allegati:

A) fase 1- raccolta e disamina dati esistenti

Relazione- tavole

1A. I confini del Parco - 1/25.000

1B. Inquadramento territoriale - 1/50.000

2A. Stato della pianificazione urbanistico-territoriale - 1/50.000

2B. Stato della pianificazione ambientale e paesistica - 1/50.000

3. Progetti, proposte, interventi - 1/50.000

B) fase 2a - le analisi sistemiche

Relazione - tavole

4. Altimetria (1/25.000)

5. Clivometria (1/25.000)

6. Esposizione dei Versanti (1/25.000)

7a. Reticolo idrografico e bacini imbriferi - Idrografia (1/25.000)

7b. Reticolo idrografico e bacini imbriferi - Classi di permeabilità (1/25.000)

8. Geologia (1/25.000)

9. Geomorfologia (1/25.000)

10. Vegetazione - Boschi (1/25.000)

11. Rilevanza faunistica dei principali Habitat (1/25.000)

12. Uso del Suolo Agro-Pastorale (1/25.000)

13. Sistemi storici di riferimento (1/50.000)

14. Beni archeologici, storico-architettonici e valori antropologico-culturali (1/25.000)

15. Patrimonio edilizio (1/25.000)

16. Infrastrutture e servizi (1/25.000)

17. Regime fondiario dei suoli (1/25.000)

18. Sistema sovraordinato dei Vincoli (1/25.000)

19. Strumenti urbanistici comunali (1/25.000)

20. Il P.R.G. di Grosseto per le aree urbane di Alberese, Rispescia e Principina a Mare (1/2.000)

20b. Il P.R.G. di Orbetello per le aree urbane di Talamone e Fonteblanda (1/2.000)

21. Caratteri e valori visuali(1/25.000)

C) fase 2b - sintesi e valutazioni

Relazione-tavole

22. Fisiotopi (1/25.000)

23. Ambiti di Interesse naturalistico (1/25.000)

24. Contesti produttivi agricoli (1/25.000)

25. Ambiti di interesse storico-culturale (1/25.000)

26. Strumenti Urbanistici e Parco (1/25.000)

27. Struttura del Paesaggio (1/25.000)

28. Unità e Reti Ecosistemiche - Elementi di Contrasto (1/25.000)

D) fase 3 - strumenti di piano e di gestione

Relazione-tavole

29. Destinazioni d'Uso - Zonizzazione area protetta (1/10.000) - (tavole 29.1, 29.2 e 29.3)

29a. Destinazioni d'Uso - Zonizzazione area contigua (1/10.000) - (tavole 29a.1, 29a.2 e 29a.3)

29b. Destinazione d'uso - Tavola d'insieme della zonizzazione (1/25.000)

30. Percorribilità, attività ricreative e servizi (1/25.000)

31. Azioni per la conservazione, la valorizzazione ed il recupero (1/25.000)

32. Confini del Parco e dell'Area Contigua: proposte di modifica (1/25.000)