Norme Tecniche di attuazione del Piano del Parco

Art. 31 Ambiti di origine antropica di pregio ambientale e naturalistico (ambiti di tutela areali) - F2

1. Sono le aree che presentano valori ambientali e/o storici e paesaggistici, importanti anche per alcune specie animali e fattori vegetazionali, e caratterizzate da ecosistemi di origine antropica. Le esigenze di salvaguardia e di fruizione-ricreative sono preminenti. Le attività agro-silvo-pastorali sono preferibilmente orientate al mantenimento delle colture esistenti e gli interventi manutentivi finalizzati all'orientamento e al potenziamento dell'evoluzione degli ecosistemi verso condizioni di maggior efficienza biologica e di miglior equilibrio biologico. Gli usi e le attività comprendono anche la fruizione per scopi naturalistici, scientifici, educativi e ricreativi (limitatamente ad attività che non comportano apprezzabili interferenze sulle biocenosi in atto). Sono rappresentate da un'area (Talamonaccio) come ZONA CUSCINETTO - BUFFER ZONES della Rete Ecologica che coincide con le zone-fasce limitrofe alle aree centrali con funzione protettiva nei confronti di quest'ultime o di particolari situazioni morfologiche e di interesse paesaggistico, e da un'area (parte della Piana della Bonifica di Talamone) come CORRIDOIO DI CONNESSIONE- ECOLOGICAL CORRIDORS della Rete Ecologica finalizzato alla connessione tra ecosistemi, per una migliore opera di conservazione delle biodiversità, attraverso la dispersione delle specie.

Tali aree sono costituite dai seguenti ambiti:

F .2.1 Talamonaccio

  • a)Caratteristiche naturali morfologiche, vegetazionali, faunistiche e d'uso attuali - L'area comprende due rilievi, separati da una piccola sella,il rilievo di Talamonaccio (circa 100 m) e la Montagnola (circa 50 m).

La zona è costituita da due litotipi: arenarie del macigno sul lato nord (rilievo della Montagnola e parte nord di Talamonaccio) e calcari (sul lato sud del rilievo). La differenza di litologia determina diverse pendenze,maggiormente accentuate sui calcari, minori sull'arenaria. Il lato a mare presenta falesie su entrambe le litologie e piccole spiagge in gran parte ciottolose. Interessante lo scoglio calcareo (Lo Scoglione) di fronte alla Montagnola. Vi sono aree di percolazione nell'acquifero del Calcare Cavernoso, prospiciente la linea di costa e un fronte secondario di alimentazione idrogeologica profonda. La falda è a diretto contatto con la zona di intrusione salina.

Area di scarso rilievo faunistico.

Il promontorio di Talamonaccio si distingue per la densa copertura boscata e la presenza di forme insediative ad uso residenziale. E' un punto paesaggisticamente dominante, che segna fortemente il paesaggio con la Torre Talamonaccio di avvistamento sulla costa e la ricca stratificazione di insediamenti antichi con notevoli resti archeologici sulla cima del poggio.

In detto ambito l'agricoltura si sviluppa prevalentemente nel versante opposto a quello costiero, in forme che risentono fortemente della frammentazione della maglia dei campi conseguente alle opere di infrastrutturazione stradale e alla vicinanza all'area urbanizzata di Fonteblanda.

Una viabilità di matrice storica forma un anello a mezza costa, da cui si diparte una fitta rete stradale a servizio delle abitazioni, spesso di tipo privato e inaccessibile.

Il rischio idraulico è legato alle discontinuità della rete drenante superficiale, a causa delle opere di infrastrutturazione stradale.

  • b) Limitazioni d'uso e di fruizione - Nessuna limitazione d'uso e di fruizione, salvo quanto previsto dalla legislazione vigente. E vietata la realizzazione di nuovi pozzi. E' vietata la realizzazione dei piccoli annessi.
  • c) Modalità di gestione, attività ed interventi consentiti - Gli obiettivi principali da conseguire sono la tutela assoluta della parte del promontorio roccioso, prevedendo un riordino della viabilità, valorizzando e rendendo accessibili tutti i manufatti di valore storico, architettonico e archeologico, ed il riordino e l'eliminazione del degrado delle aree agricole sul versante a monte.

Per le abitazioni esistenti sono ammessi solo interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia senza aumenti di volume e senza alterare l'aspetto esteriore degli edifici.

F .2.2 Piana della Bonifica di Talamone

  • a)Caratteristiche naturali morfologiche, vegetazionali, faunistiche e d'uso attuali - E' un'area che occupa la parte sud della fascia pianeggiante che separa i Monti dell'Uccellina dalla zona collinare orientale. Si tratta di terreni limoso-argillosi di recente bonifica attraversati da tre canali principali che drenano le acque e le portano al mare verso il golfo di Talamone. Si tratta di un'area inondabile, per lo più interessata, secondo l'indagine eseguita nel 1984, da un cuneo salino. Non sono presenti comunque pozzi impostati direttamente su questa tipologia di terreni. L'area è di elevata potenzialità faunistica, soprattutto per le specie migratrici nel periodo invernale.
  • b) Limitazioni d'uso e di fruizione - Limitare o evitare le lavorazioni nei campi con elevata salinità dei terreni e tendenza all'impaludamento, e comunque limitare gli elementi di disturbo circa la potenzialità faunistica del sito, soprattutto per le specie migratrici nel periodo invernale.
  • c) Modalità di gestione, attività ed interventi consentiti - Gli interventi devono essere rivolti alla conservazione ambientale e agricola attraverso il mantenimento dell'assetto morfologico e funzionale. E' preferibile non effettuare lavorazioni nei campi con elevata salinità dei terreni e tendenza all'impaludamento e di condurre una attività agricola di tipo tradizionale nelle altre zone.

2. E' vietata l'escavazione di nuovi pozzi artesiani. Non è ammessa alcuna riduzione degli elementi costitutivi del paesaggio agrario della zona.

3. Gli interventi consentiti sono i seguenti:

  • - Recupero del patrimonio edilizio esistente per attività agricole ed agrituristiche, purché non si alteri l'assetto dei luoghi e le tipologie edilizie prevalenti;
  • - Nelle aree agricole manutenzione, potenziamento e ricostituzione della rete scolante superficiale;
  • - Cura fitosanitaria delle piante arboree, potature di risanamento, ringiovanimento ed allevamento;
  • - Controllo della vegetazione arbustiva infestante mediante interventi fisici o meccanici, anche a carattere non ordinario, in tutte le aree agricole a seminativo, seminativo arborato, pascolo, pascolo arborato e/o cespugliato, nonché nelle fasce di pertinenza della canalizzazione e arginatura di bonifica;
  • - Cura e ricostituzione di siepi di confine e di arredo.