Art. 47 Invarianti strutturali del PTC della Provincia di Firenze
1. Il PS recepisce le invarianti strutturali individuate dal Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Firenze (PTCP)108 e le disciplina definendone le relative prestazioni qualitative.
2. Dette invarianti sono riferite a specifici areali del territorio comunale, appositamente individuati dalla Tavola n. 1.4.4, e riguardano:
2.1. Aree sensibili di fondovalle:
- a. Sono aree che, secondo il PTCP, "... sono caratterizzate da reti naturali o artificiali di drenaggio superficiale, quali fiumi, torrenti, corsi e corpi d'acqua, canali, che nell'insieme costituiscono una componente strutturale di primaria importanza per il territorio provinciale".
- b. Il Piano strutturale riconosce le suddette aree come ambiti di pertinenza ambientale, paesaggistica e territoriale dell'Arno nel tratto compreso tra Pian dell'Isola e il capoluogo,
- c. Esse concorrono alla valorizzazione dei corsi d'acqua e alla riqualificazione delle rive e presuppongono attività compatibili con le esigenze di regimazione, di salvaguardia della qualità delle acque, di accessibilità e di fruizione sociale, di coerenza e di sostenibilità paesaggistica.
- d. Al loro interno, nel rispetto della disciplina del PTCP109, sono consentiti i seguenti interventi, che il RU provvederà a disciplinare specificatamente anche attraverso una più puntuale perimetrazione delle aree:
- d.1. miglioramento delle condizioni fisiche e ambientali nelle aree naturalmente predisposte alla laminazione delle piene concorrendo alla riduzione del rischio idraulico;
- d.2 fruizione della riva e delle acque fluviali ai fini ricreativi ed escursionistici;
- d.3. navigabilità del corrispondente tratto fluviale ai fini sportivi e turistici.
2.2. Ambiti di reperimento per l'istituzione di parchi, riserve e aree naturali protette di interesse locale:
- a. Sono ambiti, secondo il PTCP, "...caratterizzati da singolarità naturale, geologica, flori-faunistica, ecologica, morfologica, paesaggistica, di coltura agraria, ovvero da forme di antropizzazione di particolare pregio per il loro significato storico, formale e culturale e per i loro valori di civiltà".
- b. Il Piano strutturale riconosce i suddetti ambiti come comprensivi dei principali serbatoi di naturalità esistenti nel territorio comunale, legati soprattutto all'alternanza di boschi, cespuglieti e altri spazi aperti presenti nella dorsale occidentale.
- c. Al loro interno e/o al loro intorno:
- c.1. sulla base del Quadro conoscitivo di riferimento e dello Statuto del territorio, le strategie del Piano strutturale prevedono la creazione di un Parco fluviale lungo le aree rivierasche dell'Arno.
- c.2. sulla base del Quadro conoscitivo di riferimento e dello Statuto del territorio, le Strategie del Piano strutturale prevedono che l'Amministrazione Comunale, in accordo con i comuni limitrofi, avvii le procedure per l'istituzione di un'area naturale protetta di interesse locale e di carattere sovracomunale nel Poggio Firenze
- d. Il RU consente interventi di trasformazione territoriale e urbanistica congruenti con le caratteristiche delle aree, differenziandone la disciplina, sulla base della strategia definita dal Piano strutturale per favorire la qualità e la funzionalità ecosistemica del territorio comunale (biodiversità, connettività, sostenibilità)110, in relazione a:
- d.1. serbatoi di naturalità di Poggio Firenze e dell'alto bacino del Fosso di Castiglionchio, al cui interno sono da conservare le condizioni di biodiversità che garantiscono l'elevato valore ambientale delle aree;
- d.2. corridoi di connessione ecologica territoriale (corridoio boscato della dorsale occidentale; corridoio fluviale dell'Arno; corridoi dei corsi d'acqua minori di Troghi / Formiche / Salceto, Ricciofani, Castiglionchio), al cui interno sono da conservare e potenziare le aree naturali continue e l'alternanza di boschi, prati e cespuglieti;
- d.3. tessuto connettivo delle aree agricole, al cui interno, soprattutto in presenza di coltivazioni intensive, è da sostenere la diversità ambientale e la conservazione attiva di condizioni di naturalità.
2.3. Aree di protezione storico ambientale
- a. Sono parti del territorio provinciale che, secondo il PTCP; "... conservano le caratteristiche della struttura insediativa originaria sia nelle forme di organizzazione territoriale sia in quelle tipologiche dei manufatti e degli spazi liberi di pertinenza, nonché particolari aree di singolare bellezza o importanza ...". Nel territorio comunale costituiscono spesso aree di pertinenza paesaggistica degli edifici matrice, componendo con essi sistemi organici a forte caratterizzazione storico-culturale e ad alta qualità visuale.
- b. Concorrono specificatamente a valorizzare l'identità paesaggistica e culturale del territorio comunale ed ammettono forme di utilizzazione coerenti con la conservazione dei caratteri territoriali storicizzati.
- c. Al loro interno il RU definisce una specifica disciplina fondata sui seguenti criteri:
- c.1. divieto di nuove costruzioni, con l'eccezione degli impianti tecnologici di pubblica utilità e dei manufatti agricoli, necessari secondi i programmi aziendali, per i quali non sia possibile la localizzazione in altre aree;
- c.2. divieto di utilizzare i terreni per depositi che non siano connessi a esigenze di carattere transitorio;
- c.3. ampliamento degli edifici esistenti, purché diversi dagli edifici matrice di cui all'articolo 23 delle presenti norme, nei limiti consentiti dalla vigente normativa regionale e comunque non oltre il 10% della volumetria esistente.
108. Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Firenze, approvato con Del CP n. 1 del 10.01.2013
109. PTC della Provincia di Firenze, Norme di attuazione, articolo 3
110. Vedi articolo 55 delle presenti norme "Sistema ambientale" e tavola di progetto n. 2.1.1. "Strategia integrata e strategia sistemi ambientale, insediativo, infrastrutturale"