Norme Tecniche di attuazione del Piano Operativo

Art. 18 Aree per servizi tecnici e tecnologici:

metanodotto, energia , radiocomunicazioni(ACti)

1. Le linee di metanodotto e di oleodotto presenti sul territorio comunale sono segnalate con apposito segno grafico, avente valenza meramente ricognitiva, nella Tavola "Vincoli e fasce di rispetto": l'esatta ubicazione della strututra può comunque essere oggetto di appositi approfondimenti ad opera dell'interessato.

1.1. Le aree interessate dalle linee di cui al successivo punto 4 sono soggette alle vigenti norme statali e regionali in materia di sicurezza delle reti ed impianti per il trasporto e la distribuzione dell'energia. Nei permessi, nulla-osta e atti abilitativi comunque denominati relativi ad opere e interventi di qualsiasi genere da eseguirsi in dette aree (fabbricati, strade, fognature, tubazioni, cavi di energia e telefonici, sostegni di linee elettriche, recinzioni, etc.) è espressamente prescritto il rispetto della specifica normativa tecnica di sicurezza. L'esecuzione degli interventi comporta in ogni caso la supervisione delle strutture tecniche degli Enti e/o soggetti preposti alla gestione delle linee, al fine di individuare preventivamente eventuali interferenze e definire le soluzioni più idonee a garantire la necessaria sicurezza e continuità del trasporto della fonte di energia mediante condotta.

1.2. Fatte salve le specifiche competenze degli Enti e/o soggetti preposti alla gestione delle linee, è comunque facoltà dei competenti uffici comunali dettare eventuali prescrizioni e/o limitazioni per gli interventi urbanistico edilizi e/o di trasformazione territoriale da eseguirsi nelle aree interessate dalle linee di metanodotto e/o di oleodotto.

2. Reti ed impianti per il trasporto e la distribuzione dell'energia elettrica.

La costruzione di nuovi elettrodotti è funzionale all'adeguata copertura e all'efficienza del servizio di pubblica utilità sul territorio comunale. Nell'ottica di garantire la sostenibilità dello sviluppo e la tutela dell'ambiente e della salute, la progettazione di nuovi elettrodotti, o di modifiche agli elettrodotti esistenti, deve assicurare il rispetto dei limiti di esposizione e degli obiettivi di qualità fissati dalle vigenti normative per i campi magnetici indotti, nonché garantire piena compatibilità con i valori paesaggistici che caratterizzano e qualificano il territorio comunale.

2.1. Per le medesime finalità la progettazione di interventi urbanistico-edilizi in prossimità di elettrodotti esistenti, suscettibili di determinare permanenze umane prolungate per periodi giornalieri superiori a 4 ore, deve essere subordinata alla verifica della compatibilità elettromagnetica, con riferimento ai limiti di esposizione ed agli obiettivi di qualità fissati dalla normativa vigente per il campo magnetico.

In prossimità di elettrodotti ad alta tensione, il proponente la trasformazione deve produrre apposita documentazione che attesti la definizione delle fasce di rispetto secondo quanto indicato agli Articoli 5 e 6 del D.P.C.M. 8 luglio 2003.

2.2. Nella Tavola "Vincoli e fasce di rispetto", è riportata la Dpa (Distanza di prima approssimazione) per gli elettrodotti ad alta tensione così come definita dal D.M. 29 maggio 2008. Nei singoli casi specifici in cui il richiedente intende costruire ad una distanza dalla linea elettrica inferiore alla Dpa, dovrà essere preventivamente richiesto al gestore il calcolo esatto della fascia di rispetto lungo le necessarie sezioni della linea, al fine di consentire una corretta valutazione dell'induzione magnetica.

2.3. Le nuove cabine elettriche, ivi comprese quelle previste in sostituzione di cabine esistenti, devono essere obbligatoriamente interrate, ovvero seminterrate, e comunque di altezza contenuta. Nel caso di cabine elettriche fuori terra la prima campata della linea aerea deve essere interrata.

Non è consentita la realizzazione di cabine elettriche all'interno delle seguenti aree:

  • - Giardini formali e storici;
  • - Ambiti perifluviali;
  • - Ambiti ad elevata qualità panoramica e paesaggistica;
  • - Verde di connessione ecologica.

Devono in ogni caso essere garantite le distanze minime dagli edifici così come previsto dalle vigenti norme in materia di sicurezza elettrica e comunque l'ultima campata della linea aerea prima di ogni edificio deve essere sempre interrata.

Il Regolamento Edilizio può dettare specifiche disposizioni in ordine ai requisiti progettuali delle cabine elettriche ricadenti nel Territorio rurale di cui al Titolo IV delle presenti norme.

3. Impianti e/o installazioni di radiocomunicazione.

La realizzazione di impianti e installazioni di radiocomunicazione (telefonia mobile e/o diffusione radiotelevisiva) è finalizzata a garantire la copertura e l'efficienza del servizio di pubblica utilità sul territorio comunale, tenendo conto prioritariamente della necessità di assicurare il rispetto dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici delle popolazioni e di garantire la tutela dei valori paesaggistici che qualificano e caratterizzano il territorio comunale.

3.1.Fatto salvo quanto specificamente stabilito dalle vigenti norme statali e regionali, la realizzazione sul territorio comunale di impianti e/o installazioni di radiocomunicazione, pubblici o di pubblico interesse, può essere regolata da uno specifico strumento di settore di livello comunale denominato "Programma comunale degli impianti di radiocomunicazione".

3.2. Tale piano di settore garantisce la copertura del servizio di pubblica utilità sul territorio comunale e la sua redazione deve uniformarsi alle seguenti limitazioni e/o prescrizioni:

  • a. razionalizzare la localizzazione degli impianti e/o installazioni di radiocomunicazione, anche al fine di evitare/minimizzare l'interferenza visiva con i valori estetico-percettivi delle aree soggette a tutela paesaggistica, o comunque con immobili o aree di interesse monumentale, architettonico, storico o ambientale, così come definite dalla normativa nazionale e regionale;
  • b. privilegiare a tal fine soluzioni tecnologiche che assicurino la migliore integrazione con gli assetti morfologici dei luoghi e con la trama consolidata della rete viaria esistente, minimizzando l'interferenza visiva degli impianti con il valore estetico-percettivo delle aree e immobili di cui alla lett. a). A tal fine il programma può prescrivere il ricorso a manufatti tecnologici (quali antenne, apparati telefonici, ripetitori, supporti vari) dal design accurato, privilegiando soluzioni innovative in grado di favorire la riduzione dei dimensionamenti, la rimozione degli eventuali elementi obsoleti, la migliore armonizzazione delle opere con il contesto;
  • c. definire la localizzazione delle strutture per l'installazione degli impianti, tenuto conto di quanto proposto nei programmi di sviluppo o aggiornamento della rete presentati dai gestori, e nel rispetto dei criteri che seguono:
    • - gli impianti di radiodiffusione radiotelevisivi sono posti prevalentemente in zone non edificate;
    • - gli altri tipi di impianti sono posti prioritariamente su edifici o in aree di proprietà pubblica;
    • - è favorito il ricorso a soluzioni tecnologiche e materiali innovativi che consentano la condivisione delle strutture di supporto per i vari apparati dei diversi gestori, o quantomeno la collocazione dei medesimi all'interno di siti comuni, ottimizzando l'utilizzo delle aree che ospitano gli impianti stessi e definendo al contempo le necessarie misure idonee alla limitazione degli accessi;
    • - è vietata l'installazione di impianti di radiodiffusione radiotelevisivi e per telefonia mobile su edifici utilizzati da servizi sanitari, case di cura e di riposo, scuole di ogni ordine e grado, asili nido.

    Sono fatti salvi ulteriori o diversi criteri localizzativi individuati da normative statali e/o regionali.

3.3. Inoltre il "Programma comunale degli impianti di radiocomunicazione" tiene conto in particolare dei valori storico-culturali, architettonici, paesaggistici e ambientali presenti all'interno delle seguenti aree:

  • - Giardini formali e storici;
  • - Ambiti perifluviali;
  • - Ambiti ad elevata qualità panoramica e paesaggistica;
  • - Verde di connessione ecologica;
  • - Ambiti di pertinenza paesaggistica;
  • - Ambiti per progetti di paesaggio territoriali.

Per gli impianti che ricadano nelle zone di interesse archeologico la progettazione persegue la razionalizzazione delle localizzazioni e/o dei tracciati al fine di garantire la conservazione materiale del beni archeologici e minimizzare l'interferenza visiva con detti beni e il contesto paesaggistico di giacenza, anche mediante soluzioni tecniche innovative che consentano la riduzione dei dimensionamenti e permettano la condivisione delle strutture di supporto per i vari apparati dei diversi gestori, con contestuale rimozione degli eventuali impianti non più in uso.

3.4. Al fine di assicurare il rispetto dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici delle popolazioni, in ottemperanza a quanto disposto dal precedente punto 3, la progettazione di interventi urbanistico-edilizi in prossimità di impianti e/o installazioni di radiocomunicazione esistenti è subordinata alla verifica della compatibilità elettromagnetica, con riferimento ai valori limite e agli obiettivi di qualità fissati dalla normativa vigente per il campo elettromagnetico.

Nelle more dell'approvazione del "Programma comunale degli impianti di radiocomunicazione" è inibita l'installazione degli impianti di radiocomunicazione nelle aree di cui al precedente punto 3.3. I nuovi impianti e le modifiche agli impianti esistenti dovranno comunque uniformarsi alle limitazioni di cui al presente punto 3.

3. 5. L' installazione di detti impianti è autorizzata previa sottoscrizione di atto d'obbligo nel quale le società si impegnano alla manutenzione dell'impianto e alla sua rimozione e eventuale bonifica dell'area nel caso di cessazione del servizio. A tal fine all'atto d'obbligo è allegata apposita fidejussione il cui importo è concordato con l'ufficio tecnico sulla base di un computo redatto da tecnico abilitato, nel quale sono quantificati i costi di demolizione e di bonifica.