Norme Tecniche di attuazione del Piano Operativo

Art. 1 Contenuti

Indice |  Precedente  |  Successivo

Il Piano Operativo, in conformità al Piano Strutturale e ai piani sovraordinati, disciplina l'attività urbanistica ed edilizia sull'intero territorio comunale secondo i principi del buon governo del territorio con riferimento agli interessi collettivi e alla sostenibilità nel tempo delle trasformazioni.

Il Piano Operativo riconosce, in conformità al piano strutturale, il proprio patrimonio territoriale come bene collettivo e identitario della comunità di Rignano Sull'Arno, ne garantisce la sua riproducibilità, considerandolo una risorsa per lo sviluppo sostenibile dell'intera collettività.

Il Piano Operativo si propone di attuare le trasformazioni a fini insediativi prevalentemente senza impegno di nuovo suolo non edificato. Gli eventuali nuovi impegni di suolo a fini insediativi o infrastrutturali saranno consentiti solo nei casi in cui non sussistano alternative di riutilizzo degli insediamenti e delle infrastrutture esistenti.

Il Piano Operativo contiene:

  • a) la disciplina per la gestione degli insediamenti esistenti, valida a tempo indeterminato;
  • b) la disciplina delle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio, con validità quinquennale;

Inoltre il Piano operativo contiene:

  • - la disciplina riferita all'integrità fisica del territorio anche in relazione alla fattibilità delle previsioni relative alle trasformazioni degli assetti insediativi, infrastrutturali ed edilizi del territorio sulla base delle disposizioni vigenti in materia geologica, idraulica e sismica;
  • - le disposizioni di tutela e valorizzazione riferite alle "componenti identitarie del patrimonio territoriale" individuate dal Piano Strutturale;
  • - le discipline speciali finalizzate alla tutela, valorizzazione e/o riqualificazione paesaggistica, ambientale, storico-culturale ed insediativa del territorio;
  • - la disciplina dei beni paesaggistici, che recepisce i criteri, gli obiettivi, le direttive, le prescrizioni e le prescrizioni d'uso definiti dal P.I.T/Piano Paesaggistico Regionale;
  • - le disposizioni di coordinamento con la pianificazione comunale di settore;
  • - le disposizioni per la programmazione degli interventi volti all'abbattimento delle barriere architettoniche nell'ambito urbano, finalizzati a garantire un'adeguata accessibilità delle strutture di uso pubblico, degli spazi comuni delle città e delle infrastrutture per la mobilità.

In relazione all'ultimo punto il Piano Operativo intende applicare tale disposizione alle progettazioni di nuovi spazi pubblici o di ristrutturazione degli stessi attraverso i principi della "progettazione universale". Con la progettazione universale si intende perseguire una progettazione incentrata sulle persone, in considerazione di tutte le età, della propria dimensione e capacità, dei cambiamenti che possono intervenire durante l'arco della vita. La progettazione universale è una progettazione accessibile e inclusiva ed è un prerequisito affinché tutti possano esercitare una serie di diritti come la mobilità, il lavoro, l'istruzione, il tempo libero, la partecipazione alla vita sociale e politica, etc. La progettazione dei luoghi pubblici o di uso pubblico non sono direttamente correlati alla salute della persona, disabile e non, ma deve essere correlata alla persona e alle condizioni del luogo che lo circonda e alla presenza o meno di eventuali elementi ambientali che si rivelino da ostacolo o da limite al suo agire.

Inoltre la "progettazione universale" degli spazi pubblici, avendo un approccio olistico, deve garantire comfort, qualità architettonica e paesaggistica.

Pertanto, le presenti norme assumono come requisito dell'accessibilità dei luoghi pubblici o di uso pubblico i principi della "progettazione universale".

Indice |  Precedente  |  Successivo