Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Art. 10 Sistema territoriale 2: "Media collina di matrice mezzadrile, a prevalente

1. Obiettivi generali di qualità

1.1. La qualità del paesaggio storicizzato costituisce il presupposto imprescindibile per qualsiasi politica territoriale nella media collina di matrice mezzadrile.

1.2. Tale qualità deve essere perseguita attraverso la salvaguardia dei caratteri identitari profondi e l'evoluzione coerente dei caratteri identitari consolidati del paesaggio collinare, in modo da attualizzare il ruolo produttivo della collina e accrescere l'attrattività dell'intero territorio comunale.

2. Obiettivi specifici di qualità

2.1. Sistema ambientale:

  • - salvaguardia della continuità e della funzionalità idraulica del reticolo idrografico superficiale, quale sistema di corridoi atto a garantire il drenaggio delle acque meteoriche, il trasporto di materia organica e la depurazione;
  • - miglioramento e potenziamento della connettività ecologica dei corsi d'acqua, anche attraverso:
    • la salvaguardia e il potenziamento delle formazioni ripariali, arboree e arbustive,
    • l'incremento della larghezza delle formazioni ripariali, arboree e arbustive;
  • - salvaguardia e qualificazione della funzionalità ecologica delle aree agricole attraverso:
    • la conservazione dinamica e l'incremento, nello spazio e nel tempo, delle aree aperte (prati, pascoli, ecc.), evitandone la copertura boschiva;
    • la conservazione dinamica e l'incremento, nello spazio e nel tempo, delle siepi e degli altri elementi arbustivi e/o arborei lineari;
    • il mantenimento o la creazione di pozze e altri piccoli invasi ad uso della fauna;
  • - miglioramento della funzionalità ecologica dei boschi quale apparato stabilizzante, che concorre a definire la struttura profonda del territorio, e come apparato protettivo, che concorre alla regolazione del microclima e del ciclo delle acque.

2.2. Sistema insediativo:

  • - salvaguardia e valorizzazione delle strutture matrice della organizzazione storica del territorio rurale (edifici e relative aree di pertinenza territoriale e paesaggistica. In particolare: complessi di Volognano e Antica; chiese di S. Stefano a Torri, S. Piero in Perticaia, S. Cristoforo in Perticaia, S. Stefano alle Corti, S. Maria a Ughi; ville di Moriano, Petriolo, Frassine, Fonte Petrini, Torre a Cona, Poggio Francoli, Il Poggio, Il Palagio);
  • - salvaguardia e valorizzazione del carattere rurale degli insediamenti accentrati, con particolare riguardo per quelli di impianto storico, evitando la loro evoluzione verso modelli insediativi urbani. In particolare:
    • garantendo la riconoscibilità paesaggistica dei nuclei antichi, anche attraverso il mantenimento al loro interno e al loro intorno di spazi aperti con caratteri di ruralità;
    • potenziando il ruolo dei luoghi di riferimento, simbolico e funzionale;
    • sostenendo gli esercizi commerciali di vicinato e favorendo la loro conversione in empori polifunzionali o concependo gli esercizi commerciali e le strutture di ristoro come sbocco privilegiato della filiera corta dei prodotti agricoli locali;
    • favorendo la caratterizzazione tipologica delle fermate del servizio di trasporto pubblico e integrandole con il sistema dei percorsi pedonali e delle aree per la sosta veicolare;
    • evitando tipologie, dimensioni, caratteri costruttivi e arredi propri dei modelli urbani.

2.3. Sistema infrastrutturale:

2.3.1. Sistema della mobilità e della sosta:

  • - requisiti strutturali per garantire la mobilità lenta nel territorio comunale:
    • salvaguardia dei caratteri costruttivi e funzionali della rete viaria minore (strade vicinali, sentieri storici, percorsi escursionistici) quale sistema di fruizione capillare del territorio comunale.

2.4. Sistema sociale:

2.4.1. Salvaguardia e valorizzazione delle strutture dell'associazionismo di base, quale sistema di riferimento civico e culturale suscettibile di assolvere una pluralità di servizi pubblici;

2.4.2. Salvaguardia e valorizzazione delle manifestazioni folkloristiche locali, quali componenti del profilo culturale e identitario del territorio, potenzialmente capaci di valorizzare le eccellenze territoriali (prodotti agricoli e/o industriali, paesaggio, emergenze naturali e storico-culturali, ecc.).

2.5. Sistema economico-produttivo:

2.5.1. aree agricole collinari: salvaguardia e valorizzazione delle aree agricole della collina, in quanto:

  • - componenti fondanti dell' identità storico - culturale del territorio comunale;
  • - componenti qualitative essenziali per il presidio territoriale, la riproduzione qualitativa del paesaggio, l'attrattività del territorio comunale;
  • - partecipi dello sviluppo locale attraverso produzioni agroalimentari di qualità nell'ambito di progetti integrati di filiera;
  • - suscettibili di relazioni con altri settori socio-economici che partecipano al progetto integrato di territorio attraverso:
    • una moderna ruralità polifunzionale (relazioni con le attività culturali, sociali, ricreative, escursionistiche, ricettive, ristorative, ecc.);
    • un sistema di vendita diretta dei prodotti aziendali, ovvero di immissione nella filiera corta locale legata agli esercizi commerciali e di ristoro, agli outlet della moda e alle relative strutture di servizio;
    • impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili ad uso delle aziende agricole e secondo modalità sostenibili per il paesaggio;
    • strutture per l'erogazione di servizi agricoli, anche in forma consortile.

2.5.2. commercio: salvaguardia e valorizzazione degli esercizi commerciali e dei pubblici esercizi esistenti, da qualificare come strutture polifunzionali e sbocchi della filiera corta locale, suscettibili di assolvere anche servizi pubblici;

2.5.3. turismo: salvaguardia e valorizzazione dell'offerta ricettiva esistente (agriturismo e turismo rurale), favorendone l'integrazione con l'agricoltura e con le attività ad essa connesse.

2.6. Paesaggio:

  • - salvaguardia dei sistemi naturali che garantiscono la funzionalità ecologica del territorio: sistema morfologico, sistema idraulico e idrogeologico, sistema forestale autoctono;
  • - conservazione attiva del sistema semiologico di origine storica (edifici, strade, verde ornamentale, sistemazioni idraulico-agrarie e/o forestali, ecc.), quale essenziale struttura culturale identitaria, e definizione di adeguate aree di pertinenza paesaggistica intorno agli edifici matrice dell'identità storico-culturale;
  • - definizione di regole atte a garantire l'evoluzione del territorio in coerenza con la funzionalità ecologica e l'identità storico-culturale;
  • - miglioramento della qualità ambientale ed ecologico-funzionale dei versanti collinari boscati, favorendo interventi di riassetto e di miglioramento vegetazionale ed evitando, di contro, l'estensione della copertura boschiva;
  • - sostegno alla varietà delle colture e dell'ecomosaico, scoraggiando i processi di semplificazione del paesaggio, ovvero favorendo adeguate misure di compensazione ecologica;
  • - definizione di modalità di intervento edilizio atte a:
    • patrimonio esistente: garantire il mantenimento di una identità tipologica riconoscibile nelle forme, nei materiali e nei colori, favorendo il miglioramento della qualità edilizia;
    • nuove costruzioni:
      • favorire, ove fisicamente possibile e compatibile con i caratteri storici e paesaggistici, l'accorpamento agli edifici esistenti e la creazione di piccoli agglomerati rurali;
      • stimolare il ricorso ad architetture contemporanee capaci di relazionarsi ai preminenti caratteri storico-culturali presenti, seguendo le regole insediative consolidate ma evitando, al contempo, di creare strutture che, per dimensioni e/o appariscenza, possano determinare competizione nei confronti degli edifici matrice dell'identità storico-culturale;
  • - valorizzazione delle visuali che si aprono, dalla viabilità principale, sul paesaggio agricolo e sugli insediamenti sparsi di impianto storico, anche con interventi che riducano l'impatto generato dai detrattori visuali;
  • - mantenimento e valorizzazione degli attuali assetti paesaggistici di:
    • colline di Volognano, salvaguardando le costruzioni storiche, sostenendo la varietà del mosaico agrario e contrastando, di contro, i processi di semplificazione negli ordinamenti colturali;
    • pianori di Torri e Bombone, salvaguardando i nuclei abitati e gli edifici storici sparsi, sostenendo la varietà del mosaico agrario, caratterizzata dalla presenza di vigneti e di oliveti, e contrastando, di contro, i processi di semplificazione negli ordinamenti colturali;
    • crinale centrale de Le Corti, la cui configurazione morfologica consente di leggere e percepire il paesaggio circostante;
    • complesso di Torre a Cona, salvaguardando gli elementi emergenti e le componenti minori (terrazzamenti, muri lungo strada, ecc.), che concorrono alla tutela idrogeologica e alla difesa del suolo. L'elevata visibilità del complesso sollecita l'attenta gestione integrata di tutte le componenti paesaggistiche che ne determinano il valore;
    • basse colline di San Martino, favorendo la salvaguardia degli assetti colturali esistenti e la qualità degli interventi edilizi, con particolare riferimento, in virtù della elevata visibilità, alle nuove costruzioni agricole e al loro accorpamento con gli edifici esistenti.