Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Art. 13 Sistema territoriale 5: "Alta collina di Poggio Casalmonte e Poggio Firenze, a prevalente copertura boschiva, con insediamenti episodici di impianto storico ed elevato valore naturalistico"

1. Obiettivi generali di qualità

1.1. La salvaguardia del valore naturalistico, associata al presidio territoriale garantito dall'insediamento sparso e allo sviluppo della fruizione sociale ai fini escursionistici e ricreativi, costituisce il presupposto per una caratterizzazione di ruolo dell'alta collina nel territorio comunale e nell'area vasta di riferimento, stante la continuità dei caratteri territoriali e ambientali nei vicini territori comunali di Bagno a Ripoli, Greve in Chianti e Incisa in Val d'Arno.

2. Obiettivi specifici di qualità

2.1. Sistema ambientale:

  • - salvaguardia della continuità e della funzionalità del reticolo idrografico superficiale, quale sistema di corridoi atto a garantire il drenaggio delle acque meteoriche, il trasporto di materia organica e la depurazione, nonché, attraverso la vegetazione riparale, funzioni ecotonali tra i domini dell'acqua e della terra, contribuendo alla qualità biologica, alla biodiversità e alla connettività ecologica;
  • - miglioramento e potenziamento del ruolo di connettività ecologica dei corsi d'acqua, anche attraverso:
    • la salvaguardia e il potenziamento delle formazioni ripariali, arboree e arbustive, nelle quali dovranno essere privilegiate le latifoglie di maggior pregio (pioppi, salici, ontani) a scapito delle specie aliene (robinia, ailanto);
    • l'incremento della larghezza delle formazioni ripariali, arboree e arbustive.
  • - conservazione dinamica e potenziamento, nello spazio e nel tempo, delle aree aperte (prati, pascoli, cespuglieti) e delle attività che le preservano dalla copertura boschiva (allevamento, attività venatoria compatibile), onde favorire la biodiversità e la connettività ecologica;
  • - salvaguardia e miglioramento della qualità e della funzionalità ecologica del bosco quale apparato stabilizzante, che concorre a definire la struttura profonda del territorio, e come apparato protettivo, che concorre alla regolazione del microclima e del ciclo delle acque. In particolare, miglioramento della qualità ecologica delle formazioni boscate, tramite l'ingresso di latifoglie nei boschi a prevalenza di conifere, l'avviamento all'alto fusto dei boschi cedui invecchiati e di quelli nelle stazioni più fertili, l'incremento della presenza di alberi da frutto (ciliegi, meli, sorbi, ecc.);
  • - tutela e recupero delle sistemazioni idraulico agrarie collinari, quali interventi di ingegneria ambientale che contribuiscono alla regimazione idraulica delle acque superficiali su versanti ad alta acclività;
  • - salvaguardia delle brughiere a ginestrone e delle eriche nelle aree aperte, per contrastare la copertura boschiva, favorendo la varietà dell'ecomosaico e la biodiversità.

2.2. Sistema insediativo:

2.2.1. Salvaguardia dell'insediamento sparso legato alle attività agricole e forestali, quale elemento indispensabile per il presidio ambientale, territoriale e paesaggistico, favorendone un utilizzo funzionale al carattere naturalistico, escursionistico e ricreativo dell'alta collina;

2.2.2. salvaguardia e valorizzazione delle strutture matrice della organizzazione storica del territorio (edifici e relative aree di pertinenza territoriale e paesaggistica. In particolare: chiesa di S. Lucia a Bisticci).

2.3. Sistema infrastrutturale:

2.3.1. Sistema della mobilità e della sosta:

  • - salvaguardia della viabilità di accesso e di attraversamento con miglioramento delle relative prestazioni funzionali (in particolare quelle attinenti la sicurezza degli spostamenti);
  • - salvaguardia dei caratteri costruttivi e della funzionalità della rete viaria minore (strade vicinali, sentieri storici, percorsi escursionistici14), quale sistema di fruizione capillare del territorio;
  • - tutela e valorizzazione della viabilità panoramica che risale i versanti (in particolare i percorsi "Cellai - Castello - Casalmonte", "Troghi - Fontesanta", "Troghi - Poggio di Firenze") e delle visuali su prati, pascoli e arbusteti che si aprono in prossimità della vecchia via Maremmana.

2.4. Sistema economico-produttivo:

2.4.1. aree agricole e forestali:

  • salvaguardia del bosco quale risorsa plurima per la forestazione, la ricreazione, l'escursionismo, la produzione di biomasse;
  • tutela dei terrazzamenti e delle altre sistemazioni idraulico agrarie, anche attraverso progetti consortili, per garantire la stabilità dei versanti, la disponibilità di terreni coltivabili e la qualità storico-culturale del paesaggio;
  • salvaguardia e valorizzazione delle aree agricole dell'alta collina, quali:
    • componenti qualitative essenziali per il presidio territoriale, la riproduzione qualitativa del paesaggio, l'attrattività del territorio comunale;
    • suscettibili di relazioni con altri settori socio-economici che partecipano al progetto integrato di territorio nell'ambito di progetti integrati di filiera, capaci di creare sinergie strutturate con le attività di supporto al turismo escursionistico, attraverso:
      • una moderna ruralità polifunzionale (relazioni con le attività culturali, sociali, ricreative, escursionistiche, ricettive, ristorative, ecc.);
      • strutture per l'erogazione di servizi agricoli e sociali, anche in forma consortile.
  • salvaguardia e razionalizzazione dell'agricoltura amatoriale, in quanto attività capace di concorrere alla conservazione della biodiversità.

2.4.2. turismo: salvaguardia e valorizzazione dell'offerta ricettiva esistente (agriturismo e turismo rurale), favorendone l'integrazione con le attività agricolo-forestali e con l'escursionismo.

2.5. Paesaggio:

  • - salvaguardia dei sistemi naturali che garantiscono la funzionalità ecologica del territorio: sistema morfologico, sistema idraulico e idrogeologico, sistema forestale autoctono;
  • - conservazione attiva del sistema semiologico di origine storica (edifici, strade, verde ornamentale, sistemazioni idraulico-agrarie e/o forestali, ecc.), quale essenziale struttura culturale identitaria, e definizione di adeguate aree di pertinenza paesaggistica intorno agli edifici matrice dell'identità storico-culturale;
  • - definizione di regole atte a garantire l'evoluzione del paesaggio in coerenza con la funzionalità ecologica e l'identità storico-culturale;
  • - salvaguardia dell'alternanza tra aree agricole e aree boscate, contenendo l'avanzata dei boschi ed evitando ulteriori coperture boschive;
  • - incentivi alla trasformazione dei boschi verso formazioni più stabili e di maggiore valore naturalistico;
  • - valorizzazione dei caratteri ambientali anche nella prospettiva dell'istituzione di un'area naturale protetta di interesse locale.

14. In particolare: percorsi "C. Il Fico - Fontesanta"; "C. Il Fico - Poggio Firenze - Casalmonte" e "C. Il Fico - C. Faeto - Casalmonte"