Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Art. 52 Definizione e finalità

1. Strategia integrata per lo sviluppo durevole del territorio e disciplina delle unità territoriali organiche elementari.

Il PS, attraverso la Parte Terza delle presenti norme, definisce una strategia integrata per lo sviluppo durevole del territorio, che interessa le politiche di settore con riflessi territoriali, e una disciplina delle unità territoriali organiche elementari (UTOE), che interessa le trasformazioni territoriali rese operative dal RU.

2. Strategia integrata per lo sviluppo durevole del territorio.

Il PS, attraverso la Parte Terza, Titolo I, delle presenti norme, definisce una strategia integrata per lo sviluppo durevole del territorio, che presuppone il coordinamento delle politiche di settore e che si fonda sulle seguenti opzioni di base:

  1. a. integrità fisica del territorio quale presupposto ineliminabile delle politiche territoriali, con priorità per il risanamento idraulico del Fosso di Castiglionchio (anche con spostamento delle strutture produttive di Molinuzzo e creazione di un canale diversivo a monte del centro abitato di Rosano) e regimazione idraulica del Fiume Arno tra Pian dell'Isola e Rignano;
  2. b. territorio comunale quale "porta" del Valdarno superiore da/verso l'area fiorentina, attraverso:
    • la linea ferroviaria lenta Roma - Firenze (fermata ferroviaria di Rignano, suscettibile di qualificazione e potenziamento nell'ambito del futuro servizio di trasporto integrato metropolitano);
    • il corridoio infrastrutturale di Troghi-San Donato (SP n. 1 "Aretina" e Autostrada del Sole, connessa al territorio attraverso la ex Montecchi di Troghi);
    • le piste ciclabili per San Donato e lungo il corso dell'Arno;
    • i raccordi tra le suddette infrastrutture e il territorio comunale, così come specificato ai successivi articoli delle presenti norme.
  3. c. Arno e aree rivierasche quali ambiti sperimentali di politiche anticipatrici del parco fluviale metropolitano, trait d'union tra insediamenti frontistanti (Rosano-Pontassieve, Rignano-San Clemente, Pian dell'Isola di Rignano e Incisa) e direttrici di raccordo (mobilità ciclopedonale e idrovia per fini turistici) tra Rignano (fermata ferroviaria) ed outlet di Pian dell'Isola e Leccio-Mandò (Reggello);
  4. d. area artigianale e industriale di Pian dell'Isola, organizzata sotto forma di area produttiva ecologicamente attrezzata (APEA) e aperta a nuove attività ricreative, ricettive, commerciali e di servizio, quale componente propulsiva dell'economia comunale e polo integrato, con accessi preferenziali dal casello autostradale di Incisa e dalla SP n.1 "Aretina", attraverso il potenziamento della viabilità carrabile (traffici pesanti su gomma), nonché dalla fermata ferroviaria di Rignano, attraverso collegamenti fluviali e rivieraschi (turismo outlet);
  5. e. aree rurali della collina, incentrate su una moderna agricoltura polifunzionale integrata con attività turistiche, escursionistiche, ricreative, culturali e sociali compatibili, capaci di generare un'offerta territoriale articolata e di salvaguardare o riprodurre la qualità del paesaggio, inteso quale componente fondamentale che garantisce la qualità della vita degli abitanti e che accresce l'attrattività del territorio comunale, sia ai fini turistici che degli investimenti nei diversi settori economici;
  6. f. accrescimento della capacità insediativa del territorio comunale, soddisfacendo parte della domanda di abitazioni originata da fenomeni migratori, attraverso il recupero del patrimonio edilizio esistente e la riorganizzazione ecologica, morfologica e funzionale dei centri abitati, evitando ulteriori crescite insediative negli insediamenti accentrati del territorio rurale.

3. Disciplina delle unità territoriali organiche elementari (UTOE)

Il PS, attraverso la Parte Terza, Titolo II, delle presenti norme, definisce una disciplina delle unità territoriali organiche elementari (UTOE), così come individuate ai sensi della LR 01/2005, che ne prefigura assetti programmatici coerenti con lo statuto del territorio114 e con la strategia integrata per lo sviluppo durevole del territorio115.

4. Qualità paesaggistica come invariante prestazionale

Le politiche di settore, che compongono la strategia integrata per lo sviluppo durevole, e la disciplina delle UTOE, che prefigura i futuri assetti territoriali, presuppongono il rispetto delle disposizioni contenute nello Statuto del territorio116 e, in particolare, delle prescrizioni contenute nel PIT con valore di piano paesaggistico, richiamate nell'Allegato 2 alle presenti norme, cui vanno sempre riferite le valutazioni preventive dei relativi piani e programmi, così come le verifiche di fattibilità dei progetti.

114. Vedi Parte Seconda delle presenti norme

115. Vedi Parte Terza, Titolo Primo, delle presenti norme

116. Vedi Parte Seconda delle presenti norme