Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Art. 65 UTOE di Rignano

1. Definizione:

L'Unità territoriale organica elementare di Rignano sull'Arno occupa il settore centro-orientale del territorio comunale e comprende il centro abitato del capoluogo, i nuclei rurali di Bombone e di Torri, i borghi rurali di impianto storico di Sarnese, S. Maria e S. Martino, gli insediamenti rurali di S. Piero (a carattere residenziale) e di Pian dell'Isola (a carattere artigianale/industriale).

2. Finalità

2.1. Il PS persegue la qualificazione strutturale e funzionale dell'UTOE di Rignano sull'Arno attraverso le seguenti azioni strategiche prioritarie:

  1. a. recupero e qualificazione delle aree rivierasche dell'Arno nella prospettiva di un parco fluviale metropolitano;
  2. b. forte caratterizzazione di ruolo del capoluogo, quale:
    1. b.1. "porta" settentrionale del Valdarno per gli spostamenti ferroviari;
    2. b.2. punto di connessione tra trasporto ferroviario e trasporto fluviale ai fini turistici;
    3. b.3. centro direttore e principale caposaldo urbano del territorio comunale, suscettibile di incrementare l'offerta residenziale in ambiti urbani facilmente accessibili;
  3. c. individuazione e qualificazione dei luoghi centrali nei vecchi e nei nuovi settori urbani del capoluogo, quali perni di un rinnovato sistema degli spazi pubblici qualitativamente coordinato e funzionalmente accessibile;
  4. d. potenziamento e qualificazione delle relazioni con l'Arno e con le aree rivierasche, anche attraverso la creazione di un sistema trasversale di relazioni ecologiche e funzionali;
  5. e. riorganizzazione, diversificazione e valorizzazione dell'insediamento produttivo accentrato di Pian dell'Isola (qualificazione morfotipologica, rifunzionalizzazione delle strutture dismesse, diversificazione funzionale, relazioni con l'Arno);
  6. f. sviluppo di una moderna ruralità polifunzionale, fondata sulla centralità delle attività agricole, e blocco alla espansione del sistema insediativo accentrato non legata all'agricoltura.

2.2. Le suddette azioni, che trovano più dettagliata definizione nei punti che seguono in relazione al sistema ambientale, al sistema territoriale, al sistema insediativo e al sistema infrastrutturale, sono recepite e specificatamente disciplinate, nelle loro implicazioni urbane e territoriali, dal RU e dagli altri atti di governo del territorio in coerenza con le disposizioni statutarie del PS153.

3. Sistema ambientale

3.1. Le aree di fondovalle costituiscono un ambito territoriale da sottoporre a politiche sperimentali volte a garantire la sicurezza idraulica, la qualità delle acque, la fruibilità delle rive e l'utilizzazione sostenibile delle risorse territoriali nell'ambito di un progetto unitario incentrato sul ruolo del fiume, quale elemento di identità locale, e nella prospettiva di un futuro parco fluviale dell'Arno di livello metropolitano. Tali politiche, che opereranno per l'istituzione di un'area naturale protetta (ANPIL) dell'Arno di livello sovra comunale, presuppongono un regime pattizio tra l'Amministrazione Comunale e i soggetti sociali che operano nelle aree rivierasche, volto a definire sinergie funzionali e buone pratiche nell'uso del territorio e nella costruzione del paesaggio.
Il RU provvede a definire specificatamente il perimetro del suddetto ambito territoriale, a individuare al suo interno un sistema reticolare di spazi a gestione pubblica (accessi, percorsi, punti di sosta, ecc.) e a dettare i criteri per la congruità e la sostenibilità delle attività ammissibili nel rispetto dei seguenti obiettivi strategici:

  1. a. garantire la sicurezza idraulica della riva sinistra dell'Arno, con particolare riguardo al sistema insediativo presente, secondo criteri compatibili con la fruibilità del fiume, la percorribilità delle rive, il ripristino di relazioni trasversali, ecologiche e funzionali, monte-valle;
  2. b. potenziare le relazioni (ecologiche, funzionali, visuali) tra le aree fluviali e le aree pedecollinari, aumentando la permeabilità del tracciato ferroviario (anche attraverso il recupero agli usi comuni degli spazi sottostanti la ferrovia nel capoluogo), salvaguardando e valorizzando i varchi esistenti nell'edificato, favorendo il collegamento pedonale tra i diversi livelli (ferrovia, Via Roma, aree rivierasche) attraverso appositi percorsi pedonali, scalinate, sistemi meccanizzati;
  3. c. valorizzare l'area del Molino (orti sociali), immediatamente prossima al centro abitato, e l'area sportiva a valle di Via Roma quali capisaldi delle aree rivierasche in prossimità del capoluogo, collegati ad esso con percorsi ciclopedonali dedicati;
  4. d. collegare l'area sportiva a valle di Via Roma all'area produttiva di Pian dell'Isola attraverso un percorso ciclopedonale e un servizio di trasporto fluviale ai fini turistici dotato di appositi attracchi;
  5. e. collegare l'area produttiva di Pian dell'Isola al fiume attraverso appositi percorsi pedonali dedicati154;
  6. f. valorizzare le strutture storiche, presenti lungo la riva sinistra dell'Arno (Molino d'Orlando, Molino di Rignano, Torre all'Isola), attraverso utilizzazioni compatibili con i caratteri tipologici e costruttivi degli edifici e funzionali alla fruizione sociale del fiume (usi ricreativi, culturali, sociali, di accoglienza, di ristoro, ecc;
  7. g. recuperare e valorizzare la pescaia di Rignano anche per il possibile sfruttamento delle acque ai fini energetici.

3.2. Nei centri abitati e nelle aree produttive a carattere industriale e artigianale il RU definisce interventi di qualificazione ecologica con particolare attenzione a:

  1. a. favorire la delocalizzazione di insediamenti esistenti che comportano difficoltà per la regimazione dei corsi d'acqua, definendo, al contempo, i criteri per il recupero e la sistemazione naturale delle rive;
  2. b. favorire le forme urbane compatte con presenza consistente, al loro interno, di spazi verdi con funzioni sistemiche di carattere ecologico, ricreativo e formale;
  3. c. contenere gli inquinamenti generati dal traffico veicolare attraverso interventi di limitazione del traffico nelle aree urbane centrali, di razionalizzazione e di completamento della rete viaria per separare il traffico di attraversamento da quello di penetrazione urbana (in particolare: completamento delle circonvallazioni nei centri abitati di Rignano; gerarchizzazione dei tracciati viari; chiusura degli anelli viari), di potenziamento e di riorganizzazione del servizio di trasporto pubblico, di potenziamento delle reti ciclo-pedonali urbane e interurbane (soprattutto nelle aree pianeggianti di fondovalle);
  4. d. mitigare l'inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti civili e industriali nelle aree urbanizzate, favorendo la sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento con nuovi sistemi dotati di bruciatori a bassa emissione di ossido di azoto e subordinando le nuove attività industriali e artigianali alla preventiva verifica di compatibilità inerente rumore ed emissioni inquinanti;
  5. e. prevedere negli interventi di trasformazione urbanistico edilizi il rispetto dei requisiti tecnico-costruttivi, tipologici ed impiantistici dettati dalle vigenti norme regionali in materia di sostenibilità ambientale155.

3.3. Le aree di recupero ambientale di Rignano (ex cava cementificio Bruschi) e Salceto (aree dismesse) sono connotate da condizioni di degrado ambientale in conseguenza di attività dismesse alle quali non ha fatto seguito il ripristino dei luoghi. Sono sottoposte a piani o progetti di recupero che definiscono prioritariamente i caratteri costitutivi del paesaggio (fisico-naturali, storico-culturali, visuali), con particolare attenzione alle risorse patrimoniali individuate dallo Statuto del territorio156, con le stesse modalità previste dall'articolo 42, punto 3, delle presenti norme157.
Come disposto dal PTCP della Provincia di Firenze158 il recupero di dette aree, ricadenti nel territorio rurale, è finalizzato alla ricostituzione di assetti coerenti con le condizioni ambientali e paesaggistiche del luogo.

4. Sistema territoriale

4.1. Gli assetti territoriali delle aree di confine a Pian dell'Isola, così come le relazioni urbane e territoriali tra Rignano e San Clemente, devono essere definiti dal RU previo coordinamento con i Comuni di Incisa e di Reggello.

4.2. La saldatura insediativa del centro abitato di Rignano con l'area produttiva di Pian dell'Isola dovrà essere evitata attraverso il mantenimento e la qualificazione, ecologica e funzionale, di un sistema di spazi aperti capace di:

  1. a. salvaguardare le funzioni ecotonali delle aree rivierasche, contribuendo alla qualità naturale e alla biodiversità;
  2. b. collegare le aree fluviali con le aree pedecollinari, quale ampio varco di connessione ecologica di particolare rilevanza in località il Pratello;
  3. c. garantire una pertinenza paesaggistica al complesso di Torre all'Isola, valorizzando il carattere storico-culturale, simbolico e testimoniale del monumento;
  4. d. consentire la predisposizione di aree ricreative all'aria aperta e di un sistema di percorsi ciclopedonali, quali elementi di relazione tra i due sistemi insediativi e di fruizione delle aree rivierasche;
  5. e. ospitare le strutture di servizio del trasporto fluviale per fini turistici.

4.3. Il Centro Terapeutico Europeo (CTE), presente in località Boncioli, costituisce una attrezzatura di rilevanza sovracomunale, la cui qualificazione e il cui potenziamento devono essere perseguiti, prioritariamente, attraverso maggiori sinergie con il centro abitato di Rignano e con i servizi già erogati dalla Amministrazione Comunale, favorendo l'integrazione tra il CTE e il territorio.

5. Sistema insediativo

5.1. Capoluogo

La qualificazione dello spazio pubblico nel capoluogo deve essere perseguita garantendone prioritariamente la continuità fisica, la qualità morfologia e funzionale, l'accessibilità pedonale, il raccordo con il fiume. Al suo interno costituiscono luoghi centrali e/o emergenti per caratterizzazione morfologica e funzionale:

  1. a. Piazza XXV Aprile, Piazza della Repubblica e Piazza della Vittoria: storici luoghi di aggregazione da qualificare nell'arredo urbano (anche limitando e riorganizzando le auto in sosta), da potenziare nella funzione commerciale (esercizi di vicinato inseriti in un centro commerciale naturale) e da connettere, con Piazza Martiri della Libertà, al sistema dei percorsi pedonali e al sistema trasversale degli spazi aperti159;
  2. b. Piazza Martiri della Libertà: liberata dalla sosta veicolare attraverso il potenziamento dei parcheggi di supporto, deve essere recuperata agli usi sociali, attraverso la riorganizzazione e la riconfigurazione dello spazio interno, e riqualificata nei fronti edilizi, attraverso la riconfigurazione architettonica delle costruzioni di bordo (densificazione, rialzamento) e il potenziamento delle funzioni di pubblico interesse (servizi ed esercizi pubblici, uffici, ecc.);
  3. c. fermata ferroviaria e aree limitrofe: porta del Valdarno per gli spostamenti ferroviari, da qualificare nella configurazione fisica, da collegare alle aree rivierasche e al trasporto fluviale (idrovia), da affiancare con un sistema di parcheggi scambiatori, capaci di almeno 200 posti auto, ricavabili nell'attuale scalo merci (anche su più piani) e nell'ex cementificio Bruschi (immediatamente a monte di Via XX Settembre), nonché, previo coordinamento con il Comune di Reggello per le provenienza da quel territorio, in prossimità di San Clemente;
  4. d. polo scolastico di Via della Pieve e polo sociale "L'Aquilone": da rendere più accessibili attraverso percorsi ciclopedonali protetti160; da qualificare nella configurazione morfologica e nelle prestazioni funzionali161; da raccordare alle aree fluviali dell'Arno e, in particolare, all'area del Molino;
  5. e. area fluviale del Molino, compresa tra la linea ferroviaria e il Fiume Arno: da valorizzare quale area ricreativa all'aria aperta e sbocco sul fiume del centro abitato, nonché quale tappa fondamentale delle percorrenze, ciclabili e pedonali, lungo la riva sinistra dell'Arno;
  6. f. polo sportivo di Via Roma: da qualificare e caratterizzare attraverso la diversificazione delle attività motorie e ricreative, con particolare riferimento a quelle legate al fiume.
    Il polo sportivo deve essere collegato al centro abitato di Rignano attraverso percorsi ciclopedonali incrementando la permeabilità del rilevato ferroviario in corrisponda dei potenziali collegamenti strategici (fermata ferroviaria, sottoattraversamento Fosso di Sezzate, area ex Bruschi). A nord del polo sportivo, in corrispondenza delle aree retrostanti l'ex mattatoio, potrà essere previsto, preferenzialmente, l'attracco del servizio di trasporto fluviale per turisti (idrovia), destinato a collegare il centro abitato (e in particolare la fermata ferroviaria) con il polo produttivo integrato di Pian dell'Isola e, previo coordinamento con il Comune di Reggello, con gli outlet di Leccio e Mandò.
  7. g. complessi di S. Leolino e Torre all'Isola: emergenze storico-culturali da valorizzare attraverso aree di rispetto paesaggistico all'intorno, che dovranno segnare il limite del centro abitato verso nord e verso sud;

5.2. Insediamenti accentrati con caratteri rurali.

La valorizzazione del carattere rurale degli insediamenti rurali accentrati deve essere garantita prioritariamente attraverso le seguenti azioni:

  1. a. evitando la crescita insediativa a carattere residenziale e l'evoluzione verso modelli insediativi urbani;
  2. b. salvaguardando la riconoscibilità tipo-morfologica e paesaggistica dei nuclei rurali (Bombone e Torri) e dei borghi rurali (Sarnese, Santa Maria e San Martino), anche con il mantenimento, al loro interno e la loro intorno, di spazi aperti con caratteri di ruralità;
  3. c. integrando i nuclei di impianto storico e gli insediamenti di impianto recente tramite spazi aperti e percorsi che si adattino alla morfologia dei siti, avendo cura di evitare caratteri costruttivi di tipo urbano e privilegiando, nella realizzazione di spazi per la sosta veicolare, aree di piccole dimensioni poco strutturate;
  4. d. individuando gli esercizi commerciali di vicinato e le strutture di ristoro esistenti quali sbocchi privilegiati della filiera corta agricola locale e favorendone l'evoluzione in empori polifunzionali o comunque in strutture capaci di assolvere una pluralità di funzioni di pubblico interesse.

5.3. Nuclei rurali di Torri e Bombone.

Al loro interno costituiscono luoghi centrali, emergenti per caratterizzazione morfologica e funzionale i seguenti spazi:

5.3.1. Torri:

  1. a. Piazza Pertini: da qualificare anche attraverso il miglioramento dell'accessibilità pedonale;
  2. b. nucleo antico con attigua Chiesa di S. Stefano a Torri: da salvaguardare, nella sua riconoscibilità paesaggistica, anche attraverso il mantenimento, al suo intorno, di spazi aperti con spiccati caratteri di ruralità.

5.3.2. Bombone:

  1. a. Piazza Soffici: da qualificare attraverso la valorizzazione della casa natale di Ardengo Soffici e la creazione di percorrenze pedonali lungo il vecchio tracciato della strada provinciale.

5.4. Polo produttivo integrato di Pian dell'Isola

L'area produttiva di Pian dell'Isola deve essere messa in sicurezza idraulica e qualificata nella funzionalità ecologica, nella configurazione morfologica e nella dotazione dei servizi. Accanto alle attività produttive artigianali e industriali, al suo interno potranno essere insediate attività commerciali, ricettive, ricreative e di servizio. Il RU provvederà a disciplinare, a tali fini, interventi di riordino strutturale finalizzati prioritariamente al perseguimento dei seguenti obiettivi:

  1. a. sicurezza idraulica (in conformità alle specifiche previsioni dell'Autorità di Bacino del Fiume Arno), attraverso sistemi capaci di garantire la fruibilità delle aree rivierasche del Salceto e dell'Arno;
  2. b. funzionalità ecologica, attraverso:
    1. b.1. la creazione di un sistema articolato di spazi verdi, pubblici e privati, a sviluppo longitudinale e trasversale, quale raccordo tra fiume e collina, nonché, tramite le aree fluviali ubicate a nord dell'area produttiva, con il centro abitato di Rignano;
    2. b.2. incremento delle aree permeabili, soprattutto negli spazi per la sosta veicolare e nella pertinenza delle costruzioni;
    3. b.3. potenziamento della vegetazione di corredo, con utilizzo di specie autoctone o naturalizzate162;
  3. c. configurazione morfologica, attraverso:
    1. c.1. la riconfigurazione fisica dell'area (maglia stradale, sistema degli spazi pubblici, sistema del verde, disegno dei lotti, arredo urbano, ecc.), attuabile in presenza di interventi di sostituzione edilizia e di ristrutturazione urbanistica;
    2. c.2. la riconfigurazione architettonica e formale degli edifici, attuabile in presenza di interventi di sostituzione edilizia e di ristrutturazione edilizia;
  4. d. dotazioni territoriali, attraverso la creazione di una rete di percorsi ciclopedonali collegati al centro abitato di Rignano e alle aree fluviali, la razionalizzazione della rete viaria, il potenziamento del verde e dei parcheggi, l'adeguamento degli spazi di manovra e di carico - scarico merci, la realizzazione di piccole aree attrezzate e protette a uso dei pendolari in corrispondenza delle fermate del servizio di trasporto pubblico, il miglioramento della cartellonistica stradale e della accessibilità.

Per favorire il riuso delle aree dismesse presenti a Pian dell'Isola, nonché la loro articolazione e integrazione funzionale, contribuendo ad arricchire l'offerta territoriale e ad accrescere le occasioni di lavoro, potranno essere insediate strutture di servizio alle imprese, nonché attività commerciali, con particolare riferimento alla moda e ai prodotti locali, attività turistico-ricettive e ricreative, con particolare riferimento a quelle relazionate al fiume o difficilmente compatibili con il contesto urbano. Lungo la riva dell'Arno potrà inoltre essere realizzato un attracco del servizio di trasporto fluviale per turisti (idrovia), destinato a collegare il polo produttivo integrato con il centro abitato (e in particolare la sua fermata ferroviaria).
Il RU definirà specificatamente i criteri che, in aggiunta a quelli minimi di legge163, dovranno essere rispettati per consentire all'area di acquisire la denominazione di Area produttiva ecologicamente attrezzata (APEA).

5.5. Area produttiva di Pagnana

Il RU favorirà la delocalizzazione nelle aree produttive di Pian dell'Isola delle attività artigianali presenti a Badia a Pagnana164, ovvero la riconversione delle relative strutture, con conseguente riqualificazione paesaggistica dell'area interessata e sua utilizzazione per attività consentite nel territorio rurale, anche attraverso il recupero delle costruzioni esistenti.

5.6. Gli edifici matrice dell'identità storico culturale165 dovranno essere tutelati e valorizzati anche in funzione dell'escursionismo culturale e del turismo ambientale. A tale fine il RU dovrà provvedere una apposita disciplina per i seguenti complessi edilizi e per le relative aree di pertinenza paesaggistica: pieve di S. Leolino a Rignano, chiese di Santo Stefano a Torri, San Piero in Perticaia, complesso architettonico di Antica, Torre all'Isola a Pian Dell'Isola, ville di Petriolo, Poggio Francoli, Il Poggio e Il Palagio,.

5.6. Dimensionamento del sistema insediativo

5.6.1. Residenza

Per soddisfare il fabbisogno residenziale, in aggiunta alle previsioni del PS vigente in corso di attuazione166, potranno essere realizzati 220 vani167, per una superficie utile lorda complessiva di 6.600 mq168, attraverso interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente, e 120 vani, per una superficie utile lorda complessiva di 3.600 mq, attraverso interventi di nuova costruzione.

Le nuove costruzioni dovranno essere realizzate, nell'ambito urbano di Rignano, attraverso:

  1. a. interventi di completamento e/o di riorganizzazione urbana, legati al miglioramento delle condizioni di accessibilità carrabile e/o pedonale e al potenziamento della dotazione di servizi di pubblico interesse all'interno degli ambiti urbani;
  2. b. interventi in aree di nuovo impianto, adiacenti ai tessuti urbani esistenti e prossime al servizio di trasporto pubblico o facilmente collegabili ad esso attraverso percorsi ciclo-pedonali, con particolare riguardo al completamento e alla qualificazione morfologica delle aree di frangia.

5.6.2. Insediamenti produttivi artigianali- industriali e commercio all'ingrosso

Nell'area produttiva di Pian dell'Isola il PS persegue il pieno utilizzo delle strutture produttive esistenti, attraverso il recupero ai fini artigianali, industriali e per il commercio all'ingrosso di una superficie utile lorda fino a 10.000 mq, nonché la diversificazione funzionale delle altre strutture dismesse attraverso l'inserimento di attività commerciali, ricettive, ricreative e di servizio 169.
Il RU potrà comunque prevedere addizioni funzionali, così come definite dalla LR 01/2005, definendone le quantità massime e finalizzandole a garantire maggiore funzionalità alle strutture produttive esistenti.

5.6.3 Insediamenti terziari (turistico-ricettivi, commerciali, direzionali, servizi privati)

Per favorire la polifunzionalità dei tessuti urbani e del territorio rurale potranno essere previsti:

  1. a. Insediamenti turistico-ricettivi:
    1. a. ambiti urbani: nuove strutture ricettive, fino a una capacità complessiva di 67 posti letto, attraverso interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente già previsti dal PS vigente170; nuove strutture ricettive, fino a una capacità complessiva di 100 posti letto, attraverso interventi di recupero da prevedere, in particolare, nell'area produttiva di Pian dell'Isola; nuove strutture ricettive, fino a una capacità complessiva di 50 posti letto, attraverso interventi di nuova costruzione nell'ambito urbano di Rignano;
    2. b. territorio rurale: nuove strutture ricettive, fino una capacità complessiva di 120 posti letto, attraverso interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente171; potenziamento delle strutture ricettive esistenti, attraverso addizioni volumetriche fino a una capacità complessiva di 35 posti letto.
  2. b. Insediamenti commerciali:
    1. a. ambiti urbani: fino a una superficie utile lorda complessiva non superiore a 2.000 mq attraverso interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente già previsti dal PS vigente172; fino a una superficie utile lorda non superiore a 11.000 mq, attraverso interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente da prevedere, in particolare, nell'area produttiva di Pian dell'Isola; fino a una superficie utile lorda non superiore a 2.000 mq per interventi di nuova costruzione ;
    2. b. territorio rurale: fino a una superficie utile lorda non superiore a 500 mq, attraverso interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente.
  3. c. Insediamenti direzionali e servizi privati:
    1. a. ambiti urbani: fino a una superficie utile lorda complessiva non superiore a 6.000 mq, attraverso interventi di recupero da prevedere, in particolare, nell'area produttiva di Pian dell'isola; fino a una superficie utile lorda complessiva non superiore a 2.000 mq, attraverso interventi di nuova costruzione;
    2. b. territorio rurale: fino a una superficie utile lorda complessiva non superiore a 5.000 mq, da prevedere anche per l'area produttiva di Badia a Pagnana, tramite interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente; potenziamento dei servizi privati esistenti attraverso addizioni volumetriche a strutture esistenti, fino a una superficie utile lorda complessiva non superiore a 500 mq.

5.7. Dotazioni minime di spazi pubblici nel sistema insediativo

5.7.1. Il RU provvede ad assicurare le seguenti dotazioni minime di standards ai sensi del D.M. n° 1444/1968:

  1. a. insediamenti residenziali: 35 mq/abitante;
  2. b. insediamenti artigianali e/o industriali: 10% della superficie territoriale;
  3. c. insediamenti commerciali e direzionali: 80% della SUL

5.7.2. Nei nuovi spazi pubblici assumono particolare rilevanza i seguenti servizi, che saranno oggetto di specifiche previsioni da parte del RU:

  • - parcheggi a servizio dei luoghi urbani centrali e parcheggi di scambio in prossimità della fermata ferroviaria del capoluogo;
  • - spazi di verde pubblico attrezzato per favorire la fruizione delle aree fluviali, aumentare le relazioni tra il capoluogo e Pian dell'Isola, integrare le aree scolastiche migliorandone la qualità ambientale;
  • - attrezzature di interesse comune funzionali alla porta del Valdarno (capoluogo) e al polo produttivo e ricreativo di Pian dell'Isola.

5.7.3. Il RU favorisce comunque la realizzazione di servizi privati convenzionati di pubblica utilità.

6. Sistema infrastrutturale

6.1. Linea ferroviaria lenta Firenze - Roma

6.1.1. Per favorire l'integrazione di Rignano nel sistema integrato di trasporto metropolitano, deve essere costantemente perseguito il riconoscimento della fermata ferroviaria del capoluogo quale porta settentrionale del Valdarno fiorentino con particolare riferimento a:

  1. a. spostamenti pendolari per studio e lavoro, da e per Firenze (bacino di utenza potenziale: parte territorio comunale, parte territorio comunale di Reggello, Pian dell'Isola);
  2. b. spostamenti per turismo escursionistico legato agli outlet della moda, da e per Firenze (mete potenziali di riferimento: Pian dell'Isola, Leccio e Mandò), da integrare con il trasporto fluviale e il trasporto collettivo su gomma (bus navetta).

6.1.2. Per favorire l'utilizzo della fermata ferroviaria di Rignano negli spostamenti pendolari, da e per Firenze, il RU prevede un sistema articolato di parcheggi scambiatori in funzione di utenze con diversa provenienza e capace di almeno 200 posti auto nelle aree:

  1. a. immediatamente prossime alla fermata ferroviaria;
  2. b. ricadenti nel perimetro del PRU dell'ex cementificio Bruschi173;
  3. c. (previo accordo con il Comune di Reggello): prossime all'abitato di San Clemente.

6.2. Strada Provinciale 89 "Del Bombone"

La variante alla SP 89 (circonvallazione sud di Rignano) deve essere completata e qualificata nelle dotazioni di corredo (marciapiedi, equipaggiamento vegetale, ecc.), nonché nei raccordi morfologici con il territorio attraversato. Deve inoltre garantire adeguate connessioni con la viabilità urbana nel settore meridionale (località Lo Sdrucciolo) e orientale (prosecuzione Via XX Settembre).

6.3. Viabilità comunale

Il tratto di Via Pian dell'Isola antistante l'area produttiva deve essere adeguato, fino al confine comunale di Incisa, in relazione alle esigenze di accesso alle attività insediate e/o insediabili, nonché alle nuove esigenze di collegamento tra la strada comunale "del Salceto" e la rotatoria di Pian dell'Isola.
Per garantire la sicurezza degli spostamenti, lungo le strade comunali "delle Serre" e "di Poggio Francoli" devono essere previsti adeguamenti della carreggiata e idonei strumenti di contenimento della velocità veicolare.

6.4. Viabilità minore

Le strade vicinali devono essere oggetto di una ricognizione dettagliata, finalizzata a verificarne il regime giuridico e l'accessibilità al pubblico.
L'Amministrazione Comunale promuove la costituzione di un apposito consorzio per la manutenzione delle strade vicinali, favorendone la percorribilità pubblica, quanto meno pedonale e ciclabile.

6.5. Mobilità dolce

Per favorire forme di mobilità alternative tra aree che offrono servizi di pubblico interesse, il RU prevede percorsi ciclopedonali in sinistra idrografica dell'Arno, quale collegamento tra il centro abitato di Rignano e Pian dell'Isola: a nord del centro abitato di Rignano detti percorsi confluiscono nella pista ciclabile prevista lungo la riva sinistra dell'Arno.
Con utilizzo della viabilità minore esistente, il RU individua inoltre una rete di percorsi per la mobilità lenta attraverso il territorio rurale (sentieri pedonali e ciclabili, ippovie).
Lungo il tratto dell'Arno compreso tra il centro abitato di Rignano e Pian dell'Isola può essere realizzato un servizio di trasporto fluviale per turisti (idrovia), con attracchi costituiti da piccoli pontili in legno. Previo coordinamento con il Comune di Reggello, il servizio potrà interessare la riva destra idrografica dell'Arno.

6.6. Aree di sosta polifunzionali

In prossimità del centro abitato di Rignano devono essere previste aree di sosta polifunzionali, anche destinate a ospitare i visitatori in occasione di eventi con grande rilevanza pubblica.

153. Vedi Parte Seconda delle presenti norme

154. Vedi anche il punto 5.4 del presente articolo

155. "Linee guida per l'edilizia sostenibile in Toscana", Del G.R. n. 322 del 28.02.2005 e s.m.i)

156. Vedi Parte Seconda, Titolo III, delle presenti norme

157. Articolo 42 "Disposizioni per i beni paesaggistici"

158. Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Firenze, Norme, articolo 21 "Aree di recupero e/o restauro ambientale

159. Vedi anche punto 3.1 del presente articolo

160. Verso Piazza Martiri della Libertà e parco urbano Baden Powell di Via Indipendenza

161. Aree per la sosta ciclabile e veicolare

162. Vedi Allegato 1 alle presenti norme

163. DPGR 74R/2009

164. Vedi Quadro conoscitivo di riferimento, Elaborato 8.2 "Analisi del sistema insediativo", e Strategie per lo sviluppo durevole del territorio, Elaborato 3.2.2.1 "Utoe nel territorio comunale: Rignano, Troghi-Cellai, Rosano"

165. Art. 29, Parte Seconda, Titolo III, Capo III

166. 46.000 mc per circa 15.330 mq di SUL e 510 vani stimati: vedi Piano di recupero urbano (PRU) "Area ex cementificio Bruschi", approvato con Del. CC n. 14 del 14.04.2002 (Convenzione Rep. 42.781 del 14.04.2003) e modificato con Variante approvata con Del. CC n. 31 del 21.04.2006 (Convenzione Rep. 61.059 del 12.10.2007)

167. Di cui 150 vani nel territorio rurale e 70 vani negli ambiti urbani

168. Di cui 4.500 mq di SUL nel territorio rurale e 2.100 mq di SUL, negli ambiti urbani

169. Vedi anche punto 5.4 del presente articolo

170. Piano di recupero urbano (PRU) "Area ex cementificio Bruschi", vedi sopra: SUL 2.000 mq: 30 mq/pl = 67 pl

171. Di cui 60 posti letto per agriturismo e 60 posti letto per altre strutture ricettive rurali

172. Piano di recupero urbano (PRU) "Area ex cementificio Bruschi",vedi sopra

173. Piano di recupero urbano (PRU) "Area ex cementificio Bruschi", vedi sopra