Norme Tecniche di attuazione del Piano Strutturale

Art. 66 UTOE di Troghi-Cellai

1. Definizione:

L'Unità territoriale organica elementare di Troghi-Cellai occupa i settori centro-occidentale e meridionale del territorio comunale e comprende i centri abitati minori di Troghi, Cellai e San Donato in Collina, nonché gli insediamenti rurali a carattere residenziale di Focardo, Torre Giulia, Le Valli, Le Corti, La Felce e Montecucco.

2. Finalità.

2.1. Il PS persegue la qualificazione strutturale e funzionale dell'UTOE di Troghi- Cellai attraverso le seguenti azioni prioritarie:

  1. a. valorizzazione dei caratteri naturali ed escursionistici delle aree di Poggio Firenze, nella prospettiva di un'area naturale protetta di livello socracomunale;
  2. b. qualificazione ecologica e funzionale del Fosso di Troghi e delle sue rive, anche attraverso il potenziamento delle relazioni longitudinali (fondovalle) e trasversali (fondovalle - versanti) e della fruizione sociale;
  3. c. forte caratterizzazione di ruolo dei centri abitati minori quali:
    1. c.1. "porte" settentrionali del Valdarno per gli spostamenti su gomma dall'area fiorentina, attraverso la SP 1 "Aretina per San Donato";
    2. c.2. raccordo "funzionale" nei confronti dell'area ricreativa e naturale del Poggio di Firenze;
    3. c.3. capisaldi urbani del settore sud-occidentale del territorio comunale, quali sedi di servizi pubblici decentrati, suscettibili di consolidare l'offerta residenziale in ambiti urbani facilmente accessibili, attraverso interventi finalizzati alla riorganizzazione della struttura urbana e al suo completamento nelle aree di frangia;
  4. d. salvaguardia del carattere policentrico nel sistema insediativo lineare di fondovalle, evitando la saldatura tra gli insediamenti accentrati de Le Valli, La Felce, Cellai, Troghi e San Donato in Collina;
  5. e. individuazione e qualificazione di luoghi centrali nei centri abitati, quali riferimenti della vita sociale e perni di un rinnovato sistema degli spazi pubblici, qualitativamente coordinato e funzionalmente accessibile;
  6. f. creazione di una "finestra" sul territorio connessa all'autostrada A1 nella ex fabbrica Montecchi di Troghi, quale struttura promozionale delle eccellenze del Valdarno e delle Terre del levante fiorentino.

2.2. Le suddette azioni, che trovano più dettagliata definizione nei punti che seguono in relazione al sistema ambientale, al sistema territoriale, al sistema insediativo e al sistema infrastrutturale, sono recepite e specificatamente disciplinate, nelle loro implicazioni urbane e territoriali, dal RU e dagli altri atti di governo del territorio in coerenza con le disposizioni statutarie del PS174.

3. Sistema ambientale

3.1. Le aree del settore sud-occidentale costituiscono il principale bacino di naturalità del territorio comunale, grazie all'ubicazione marginale, alla conseguente rarefazione del sistema insediativo, alla presenza estesa di coperture boschive alternate a terreni scoperti con prati, arbusteti o colture arboree. Questi caratteri, estesi al territorio dei Comuni limitrofi di Bagno a Ripoli, Greve in Chianti e Incisa in Val d'Arno, devono essere specificatamente salvaguardati dagli atti di governo del territorio e sono suscettibili di valorizzazione attraverso politiche coordinate di livello sovracomunale. L'Amministrazione Comunale di Rignano opererà, pertanto, per favorire l'istituzione di un'area naturale protetta di interresse locale (ANPIL) del Poggio Firenze, previa concertazione, programmatica e procedurale, con i suddetti Comuni.

3.2. Per conservare e potenziare le relazioni ecologiche residuali tra le aree collinari (in particolare del Poggio Firenze) e le aree di fondovalle, dovranno essere salvaguardati i varchi esistenti, anche attraverso il riconoscimento degli specifici ruoli (ecologici e funzionali) delle aree che compongono il sistema pedecollinare degli spazi aperti. A tale riguardo il PS individua un apposito ambito territoriale, compreso tra il sistema insediativo di fondovalle e il tracciato autostradale, che il RU provvederà a disciplinare quale ambito periurbano di qualificazione ambientale, definendo, al suo interno, sistemi di aree con finalità naturali, agricole e/o ricreative. Gli impatti generati dall'Autostrada A1 e dai relativi lavori di ampliamento dovranno essere mitigati anche attraverso la realizzazione di barriere verdi, ad alta densità di impianto, con capacità di occultare il manufatto autostradale e di contribuire all'abbattimento dei carichi inquinanti. Tali barriere saranno raccordate al sistema delle aree boscate, provvedendo comunque al mantenimento di spazi aperti al loro interno, evitandone l'occupazione da parte della copertura boschiva.

3.3. Lungo il Fosso di Troghi il RU provvederà a individuare aree pertinenziali del corso d'acqua, con funzioni ecologiche e ricreative, anche in ampliamento delle aree a più elevata pericolosità idraulica, inibendo al loro interno nuovi interventi edificatori e promuovendo il recupero delle rive.

3.4. Nei centri abitati il RU definisce interventi di riqualificazione ecologica con particolare attenzione a:

  1. a. contenere gli inquinamenti generati dal traffico veicolare attraverso interventi di limitazione del traffico nelle aree urbane centrali, di razionalizzazione e di completamento della rete viaria per separare il traffico di attraversamento da quello di penetrazione urbana (in particolare: completamento delle circonvallazioni nel centro abitato di Troghi; gerarchizzazione e chiusura degli anelli viari), di potenziamento e di riorganizzazione del servizio di trasporto pubblico, di potenziamento delle reti ciclo-pedonali urbane e interurbane (soprattutto lungo il Fosso di Troghi);
  2. b. favorire la presenza consistente nelle aree urbane di spazi verdi con funzioni sistemiche di carattere ecologico, ricreativo e formale;
  3. c. mitigare l'inquinamento atmosferico prodotto dagli impianti civili e industriali nelle aree urbanizzate, favorendo la sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento con nuovi sistemi dotati di bruciatori a bassa emissione di ossido di azoto e subordinando le nuove attività alla preventiva verifica di compatibilità inerente rumore ed emissioni inquinanti;
  4. d. prevedere negli interventi di trasformazione urbanistico-edilizia il rispetto dei requisiti tecnico-costruttivi, tipologici ed impiantistici dettati dalle vigenti norme regionali in materia di sostenibilità ambientale175.

3.5. Il RU sottopone a salvaguardia i principali coni visivi che consentono visuali panoramiche dalla SP 1 "Aretina" e dalla Via Maremmana, dettando apposite disposizioni allo scopo (mantenimento degli spazi aperti, disposizione sulle recinzioni e sulla vegetazione, ecc.).

3.6. Le aree di recupero ambientale ubicate in prossimità della ex Montecchi di Troghi e lungo il versante settentrionale del Fosso del Salceto sono connotate da condizioni di degrado ambientale in conseguenza di attività dismesse alle quali non ha fatto seguito il ripristino dei luoghi.
Sono sottoposte a piani o progetti di recupero che definiscono prioritariamente i caratteri costitutivi del paesaggio (fisico-naturali, storico-culturali, visuali), con particolare attenzione alle risorse patrimoniali individuate dallo Statuto del territorio176.
Come disposto dal PTCP della Provincia di Firenze177 il recupero di dette aree, ricadenti nel territorio rurale, è finalizzato alla ricostituzione di assetti coerenti con le condizioni ambientali e paesaggistiche del luogo.
Il RU definisce le destinazioni d'uso delle aree a compimento del recupero ambientale.

4. Sistema territoriale

4.1. Gli assetti urbani e territoriali delle aree di confine a San Donato, Le Valli e Salceto devono essere definiti dal RU previo coordinamento con i Comuni di Bagno a Ripoli e Incisa in Val d'Arno. Gli assetti territoriali delle aree di confine sul Poggio di Firenze devono essere definiti, anche ai fini dell'istituzione di un'area naturale protetta di interesse locale (ANPIL)178, previo coordinamento con i Comuni di Bagno a Ripoli, Incisa in Val d'Arno e Greve in Chianti.

4.2. La saldatura tra gli insediamenti di San Donato in Collina, Troghi e Cellai dovrà essere evitata attraverso il mantenimento e la qualificazione, ecologica e funzionale, di un sistema di spazi aperti capace di:

  1. a. salvaguardare le funzioni ecotonali delle aree rivierasche, contribuendo alla qualità naturale e alla biodiversità;
  2. b. collegare le aree di fondovalle con le aree pedecollinari attraverso ampi varchi di connessione ecologica. In particolare in corrispondenza di: (Autostrada A1) galleria di San Donato, Fosso di Gamberaia, viadotto Fosso del Massone, sovrappassi in località Terrato, Busignalla e Spedaletto, nonché (SP 1 "Aretina") varco inedificato tra le località Chiarantino e La Chiocciola, a sud-est del centro abitato di Troghi;
  3. c. consentire la predisposizione di aree ricreative all'aria aperta e di un sistema di percorsi ciclopedonali, quali elementi di relazione tra i sistemi insediativi e di fruizione delle aree di fondovalle.

4.3. Il complesso produttivo dismesso della ex Montecchi di Troghi potrà essere connesso alla Autostrada A1 (corsia direzione nord) e costituire un'area di sosta fortemente caratterizzata quale "finestra" sul territorio, capace di promuovere le eccellenze del Valdarno e del levante fiorentino (risorse naturali e storico-culturali, filiera agroalimentare, enogastronomia, moda, turismo, artigianato, ecc.), vendere prodotti locali e pacchetti turistici integrati, proporsi come struttura ricettiva e di ristoro di alta qualità in stretto e costante rapporto con le specificità territoriali locali.
Il RU provvederà a disciplinare specificatamente le funzioni insediabili e a individuare le aree di pertinenza a supporto e integrazione della struttura, anche attraverso la previsione di parcheggi e di un parco pubblico attrezzato che riproponga i caratteri del paesaggio rurale locale..

4.4. Il campeggio "Il Poggetto" ricade tra i servizi e le attrezzature di livello sovracomunale ai sensi del PTC della Provincia di Firenze179. In coerenza con quanto ivi disposto, il RU provvederà a definirne più compiutamente il perimetro e a disciplinarne il potenziamento entro i limiti di cui al successivo punto 6 del presente articolo.

5. Sistema insediativo

5.1. La qualificazione dei centri abitati di Troghi, Cellai e San Donato in Collina presuppone il blocco della crescita insediativa, con particolare riguardo alla crescita insediativa lineare lungo la SP 1 "Aretina", e la definizione di strutture urbane compiute, riconoscibili e dotate di specifiche caratterizzazioni di ruolo. Al loro interno costituiscono luoghi centrali e/o emergenti per caratterizzazione morfologica e funzionale i seguenti spazi, suscettibili di rafforzare il ruolo dei centri abitati quali "porte" del Valdarno per chi proviene dall'area metropolitana centrale fiorentina:

5.1.1. Troghi:

  1. a. Piazza della Resistenza antifascista: da riorganizzare e integrare con i limitrofi giardini pubblici e con il tratto pedonalizzato della Via Vecchia Aretina, garantendo la separazione tra gli spazi pedonali e quelli carrabili, nonché il collegamento con le aree rivierasche del Fosso di Troghi e con la rete dei percorsi ciclopedonali.
    Nelle immediate vicinanze della Piazza il RU dovrà prevedere un'area di sosta attrezzata per lo scambio con il servizio di trasporto pubblico (scambio gomma/gomma e privato/pubblico);
  2. b. Polo scolastico di Via Aretina: da qualificare nelle strutture (costruzioni e spazi aperti pertinenziali) e da adeguare alle nuove esigenze programmatiche (aule, giardini, aree per la sosta veicolare e ciclabile), anche attraverso lo spostamento del complesso esistente;
  3. c. aree rivierasche del Fosso di Troghi: da recuperare e qualificare quale parco urbano di fondovalle, con luoghi differenziati di aggregazione sociale e percorsi ciclopedonali di connessione;
  4. d. aree urbane con tessuti di impianto storico presenti lungo la SP 1 "Aretina per San Donato": da qualificare nell'arredo urbano e attraverso l'istituzione di apposite aree pedonali, onde favorire la costituzione di un centro commerciale naturale, capace di valorizzare la funzione di "porta" del sistema insediativo di fondovalle per chi proviene dall'area centrale metropolitana fiorentina;
  5. e. polo logistico per l'escursionismo: anche attraverso la valorizzazione e il potenziamento delle strutture di pubblico interesse esistenti nel centro abitato (in particolare le strutture dell'associazionismo di base), si dovrà favorire la costituzione di un polo logistico a supporto dell'escursionismo verso Poggio Firenze e Fontesanta.
  6. f. Nuova piazza per spostamento mercato

5.1.2. Cellai:

  1. a. Parco della Luna: da potenziare nell'offerta di attrezzature ricreative e da integrare al sistema dei percorsi ciclo-pedonali lungo il Fosso di Troghi e al campeggio "Il Poggetto";
  2. b. polo logistico per l'escursionismo: anche attraverso la valorizzazione e il potenziamento delle strutture di pubblico interesse esistenti nel centro abitato (in particolare le strutture dell'associazionismo di base e il Parco della Luna), si dovrà favorire la costituzione di un polo logistico a supporto dell'escursionismo verso Poggio Firenze.

5.1.3. San Donato in Collina:

  1. a. aree centrali limitrofe alla SP 1 "Aretina per San Donato" e prossime alla confluenza con la Via Vecchia Aretina: da riconfigurare quale spazio pubblico pedonale, protetto dai traffici di attraversamento, ma caratterizzato dalla presenza di attività funzionali ai transiti lungo la strada (ristoro, piccolo commercio, servizi) e tali, al contempo, da costituire un centro commerciale naturale ad uso degli abitanti;
  2. b. polo logistico per l'escursionismo: anche attraverso la valorizzazione e il potenziamento delle strutture di pubblico interesse esistenti nel centro abitato (in particolare le strutture dell'associazionismo di base), si dovrà favorire la costituzione di un polo logistico a supporto dell'escursionismo verso Fontesanta e la Via Maremmana.

5.2. Insediamenti accentrati con caratteri rurali.

La valorizzazione del carattere rurale degli insediamenti rurali accentrati dovrà essere garantita prioritariamente attraverso le seguenti azioni:

  1. a. evitando la crescita insediativa a carattere residenziale e l'evoluzione verso modelli insediativi urbani;
  2. b. privilegiando, nella realizzazione di spazi per la sosta veicolare, aree di piccole dimensioni e poco strutturate;
  3. c. individuando gli esercizi commerciali di vicinato e le strutture di ristoro quali sbocchi privilegiati della filiera corta agricola locale e favorendone l'evoluzione in empori polifunzionali o comunque in strutture capaci di assolvere una pluralità di funzioni di pubblico interesse.

5.3. Gli edifici matrice dell'identità storico culturale180 dovranno essere tutelati e valorizzati anche in funzione dell'escursionismo culturale e del turismo ambientale. A tale scopo il RU dovrà prevedere una apposita disciplina per i seguenti complessi edilizi e per le relative aree di pertinenza paesaggistica: Chiese di S. Maria a Ughi (Badiuzza), S. Stefano alle Corti, S. Quirico alla Felce, San Cristoforo in Perticaia, San Donato in Collina, S. Lucia a Bisticci; ville di Torre a Cona, Moriano, La Chiocciola, Fonte Petrini e Frassine.

5.4. Dimensionamento del sistema insediativo

5.4.1. Residenza

Per soddisfare il fabbisogno residenziale potranno essere realizzati 120 vani181, per una superficie utile lorda complessiva di 3.600 mq182, attraverso interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente, e 60 vani, per una superficie utile lorda complessiva 1.800 mq, attraverso interventi di nuova costruzione.
Le nuove costruzioni dovranno essere realizzate, negli ambiti urbani di Troghi, Cellai e san Donato, attraverso interventi di riorganizzazione urbana e/o di completamento nelle aree urbane di frangia in prossimità del servizio di trasporto pubblico. I relativi legati dovranno favorire:

  1. a. il miglioramento della accessibilità carrabile e/o pedonale agli ambiti urbani;
  2. b. il potenziamento della dotazione di servizi di pubblico interesse.

5.4.2. Insediamenti produttivi artigianali-industriali e commercio all'ingrosso

Per consentire il completamento e il potenziamento delle strutture produttive esistenti potranno essere realizzate addizioni volumetriche agli edifici esistenti, ai sensi della LR 01/2005183, fino a una superficie utile lorda complessiva di 1.000 mq.

5.4.3. Insediamenti terziari (turistico-ricettivi, commerciali, direzionali, servizi privati)

Per favorire la polifunzionalità dei tessuti urbani e del territorio rurale potranno essere previsti:

  1. a. Insediamenti turistico-ricettivi:
    1. a. ambiti urbani: fino a una capacità massima di 50 posti letto, attraverso interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente;
    2. b. territorio rurale: nuove strutture ricettive, fino una capacità complessiva di 160 posti letto184, attraverso interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente relativi anche alla ex Montecchi di Troghi; potenziamento delle strutture ricettive esistenti, attraverso addizioni volumetriche, fino a una capacità complessiva di 25 posti letto;
    3. c. campeggio "Il Poggetto": incremento della capacità ricettiva del campeggio esistente con ulteriori 200 posti letto (di cui almeno l' 80 % ricavati attraverso piazzole per tende o altri mezzi di pernottamento autonomo ad uso dei clienti) e 300 mq di superficie utile lorda per servizi.
  2. b. Insediamenti commerciali:
    1. a. ambiti urbani: fino a una superficie utile lorda complessiva non superiore a 350 mq, attraverso interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente; fino a una superficie utile lorda complessiva non superiore a 1.000 mq, attraverso interventi di nuova costruzione;
    2. b. territorio rurale: fino a una superficie utile lorda complessiva non superiore a 3.000 mq, attraverso interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente relativi anche alla ex Montecchi di Troghi.
  3. c. Insediamenti direzionali e servizi privati:
    1. a. ambiti urbani: fino a una superficie utile lorda complessiva non superiore a 1.000 mq, attraverso interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente; fino a una superficie utile lorda complessiva non superiore a 1.000 mq, attraverso interventi di nuova costruzione;
    2. b. territorio rurale: fino a una superficie utile lorda complessiva non superiore a 3.000 mq, tramite interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente relativi anche alla ex Montecchi di Troghi; potenziamento dei servizi privati esistenti attraverso addizioni volumetriche a strutture esistenti, fino a una superficie utile lorda complessiva non superiore a 100 mq.

5.5. Dotazioni minime di spazi pubblici nel sistema insediativo

5.5.1. Il RU provvede ad assicurare le seguenti dotazioni minime di standards ai sensi del D.M. n° 1444/1968:

  1. a. insediamenti residenziali: 40 mq/abitante;
  2. b. insediamenti artigianali e/o industriali: 10% della superficie territoriale;
  3. c. insediamenti commerciali e direzionali: 80% della SUL

5.5.2. Nei nuovi spazi pubblici assumono particolare rilevanza i seguenti servizi, che saranno oggetto di specifiche previsioni da parte del RU:

  • - parcheggi a servizio dei luoghi urbani centrali e parcheggi di scambio in prossimità della SP 1 Aretina;
  • - spazi di verde pubblico attrezzato per favorire la fruizione delle aree rivierasche lungo il Fosso di Troghi, aumentare le relazioni trasversali tra il sistema insediativo di fondovalle e i versanti collinari, costituire una pertinenza pregiata della ex Montecchi di Troghi recuperata quale "finestra" sul territorio;
  • - attrezzature di interesse comune funzionali alla porta del Valdarno (sistema insediativo lungo la SP 1 "Aretina").

5.5.3. Il RU favorisce comunque la realizzazione di servizi privati convenzionati di pubblica utilità

6. Sistema infrastrutturale

6.1. Autostrada A1

Il PS recepisce il potenziamento dell'Autostrada A1 attraverso la realizzazione della terza corsia, prevedendo tuttavia misure finalizzate a mitigare gli impatti generati dall'opera. In particolare:

  • - mitigazione degli inquinamenti acustici e atmosferici attraverso apposite barriere antirumore realizzate, ove possibile, tramite terrapieni equipaggiati con vegetazione arbustiva e arborea;
  • - creazione di barriere vegetali ad alta densità di impianto lungo il tracciato autostradale, connesse alle aree boscate del Poggio Firenze e dei versanti che scendono verso il fondovalle;

6.2. SP 1 "Aretina per San Donato"

Gli impatti generati dal traffico di attraversamento della SP 1 "Aretina" nel centro abitato di Troghi devono essere mitigati attraverso la realizzazione di un by pass stradale, a ridosso dell'abitato e in destra idrografica del fosso, che utilizzi, ovunque possibile, tratti di viabilità esistente. Si deve comunque provvedere a limitare la velocità veicolare attraverso idonei strumenti fisici, ambientali e integrati185 e a realizzare, lungo la carreggiata stradale, ovvero discosti da questa, percorsi ciclopedonali continui e protetti, connessi ai luoghi centrali e ai pubblici servizi del sistema urbano di Troghi e Cellai. Devono essere migliorati gli innesti sulla SP 1 "Aretina" delle strade comunali "Delle Serre" e "Di Panzalla", anche attraverso la creazione di apposite rotatorie.

6.3. Viabilità comunale

6.3.1. Strada comunale "di Salceto"

Il PS conferma le previsioni previgenti che consentono l'adeguamento della sezione della strada comunale "di Salceto" e la relativa connessione con la rotatoria di Pian dell'Isola, nel Comune di Incisa in Val d'Arno.

6.4. Viabilità minore

Le strade vicinali devono essere oggetto di una ricognizione dettagliata, finalizzata a verificarne il regime giuridico e l'accessibilità al pubblico.
L'Amministrazione Comunale promuove la costituzione di un apposito consorzio per la manutenzione delle strade vicinali, favorendone la percorribilità pubblica, quanto meno pedonale e ciclabile.
La viabilità panoramica che risale i versanti di Poggio Firenze deve essere tutelata, con particolare riguardo alle visuali che si aprono su prati, pascoli e arbusteti in prossimità della vecchia Via Maremmana.
I sentieri storici devono essere salvaguardati con apposita disciplina e valorizzati ai fini escursionistici (in particolare: "C. Il Fico-Fontesanta", "C. Il Fico-Poggio Firenze-Casalmonte" e "C. Il Fico - C. Faeto-Casalmonte").

6.5. Mobilità dolce

Per favorire forme di mobilità alternative tra aree che offrono servizi di pubblico interesse, il RU prevede una pista ciclabile lungo il Fosso di Troghi, quale collegamento tra i centri abitati di Troghi e di Cellai: a monte del centro abitato di Troghi, la pista si innesta sulla vecchia e sulla nuova Via Aretina per San Donato, tradizionale percorso dei ciclisti amatoriali, mentre a valle del centro abitato di Cellai prosegue fino a confluire, a Pian dell'Isola, nei percorsi ciclo-pedonali previsti lungo la riva sinistra dell'Arno.
Con utilizzo della viabilità minore esistente, il RU individua inoltre una rete di percorsi per la mobilità lenta attraverso il territorio rurale (sentieri pedonali e ciclabili, ippovie).

174. Vedi Parte Seconda delle presenti norme

175. "Linee guida per l'edilizia sostenibile in Toscana", Del G.R. n. 322 del 28.02.2005 e s.m.i.

176. Vedi Parte Seconda, Titolo III, delle presenti norme

177. Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Firenze, Norme, articolo 21 "Aree di recupero e/o restauro ambientale

178. Vedi punto 3.1 del presente articolo

179. Piano territoriale di coordinamento della Provincia di Firenze, Norme di attuazione, art. 24 "Servizi ed attrezzature di rilievo sovra comunale"

180. Art. 29, Parte Seconda, Titolo III, Capo III

181. Di cui 100 vani nel territorio rurale e 20 vani negli ambiti urbani

182. Di cui 3.000 mq di SUL nel territorio rurale e 600 mq di SUL negli ambiti urbani

183. Legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1, Norme per il governo del territorio, articolo 78, comma 1, lettera g)

184. Di cui 40 posti letto per agriturismo e 120 posti letto per altre strutture ricettive rurali

185. Rotatorie, isole centrali, sezione stradale, arredo urbano, ecc.