Il percorso formativo del nuovo Piano Strutturale

Cos'è il Piano Strutturale?

La pianificazione territoriale e urbanistica, a livello normativo, è una materia di competenza regionale. In Toscana, è disciplinata dalla legge regionale n. 65 del 2014 "Norme per il governo del territorio" che definisce quali sono i diversi strumenti di cui si devono dotare gli enti, cosa devono contenere, le procedure per elaborarli, le regole sovracomunali da rispettare dal punto di vista paesaggistico, territoriale ed edilizio, la collaborazione tra le diverse istituzioni e la partecipazione dei cittadini.

Il Piano Strutturale Comunale è il documento di pianificazione che i Comuni hanno a disposizione, assieme al Piano Operativo (PO - ex Regolamento Urbanistico), per pianificare il proprio territorio. Il PS disegna il futuro di un territorio, definendo le risorse da tutelare e le traiettorie del suo sviluppo su un orizzonte temporale di 15-20 anni. È finalizzato alla definizione degli obiettivi, delle politiche e delle strategie di lungo periodo per la gestione del territorio e degli insediamenti produttivi e abitativi, in coerenza con gli indirizzi di programmazione urbanistica di livello superiore, quelli regionali contenuti nel PIT - Piano di Indirizzo Territoriale e quelli provinciali contenuti nel PTC – Piano Territoriale di Coordinamento. In questo senso il PS parla di tutte le dimensioni del territorio, descrivendone le caratteristiche e stabilendo come organizzare le trasformazioni future.

Il documento è composto da mappe, elaborati tecnici e relazioni organizzate in tre parti fondamentali:

  • Quadro conoscitivo: descrive le caratteristiche del territorio dal punto di vista dell’ambiente, del paesaggio e della conformazione degli insediamenti.
  • Statuto del territorio: stabilisce le regole per tutelare il «patrimonio territoriale» così come definito dalla LR n. 65/2014, ovvero le risorse ambientali, economiche, storiche e sociali del territorio ritenute importanti per le generazioni presenti e future.
  • Strategia dello sviluppo sostenibile: individua regole e azioni per indirizzare lo sviluppo urbanistico, economico, sociale e ambientale del territorio.

Attraverso queste pagine, dove sono riportati i documenti prodotti nelle varie fasi che compongono la procedura, come stabilito dalla normativa regionale, è possibile seguire il percorso di stesura del Piano Strutturale e contribuire alla sua formazione.

Mappa dei contributi

Partecipa alla redazione del Piano Strutturale: invia all'Amministrazione le tue segnalazioni e proposte.

Come specificato in premessa (Cos'è il Piano Strutturale?) i contributi da inviare potranno riguardare solo ed esclusivamente argomenti di carattere generale, legati alle caratteristiche del territorio dal punto di vista dell’ambiente, del paesaggio e della conformazione degli insediamenti, suggerimenti per stabilire le regole di tutela del «patrimonio territoriale» e per individuare regole e azioni per lo sviluppo urbanistico, economico, sociale e ambientale del territorio.

Le regole di trasformazione (quali interventi su edifici esistenti e previsioni di aree edificabili) sono oggetto del Piano Operativo e anche se inviate, saranno ignorate in questa fase.

Naviga la Mappa dei Contributi, seleziona le aree di interesse e invia le tue segnalazioni e proposte all'Amministrazione.

Le istanze presentate, purché di contenuto pertinente ed ammissibile, saranno esaminate dall'Amministrazione e pubblicate sulla Mappa dei Contributi, nell'ottica della massima trasparenza.
Nota: non è previsto né vi è obbligo per l'Amministrazione di dare un espresso riscontro alle istanze presentate.

La redazione degli strumenti urbanistici è costituita sia dal lavoro tecnico di studio e messa a punto dei documenti, sia da momenti di incontro, confronto, discussione e comunicazione tra l'Amministrazione, i cittadini, gli Enti e i vari soggetti coinvolti e interessati ai temi della pianificazione territoriale e urbanistica.

Consulta la pagina del Percorso di partecipazione

Responsabile unico del Procedimento

Ing. Paolo Giuliani

Garante dell'informazione e della partecipazione

Dott. Francesco Ghelardi

Il Garante ha il compito di assicurare la conoscenza effettiva e tempestiva delle scelte e dei supporti conoscitivi relativi alle fasi procedurali di formazione ed adozione degli strumenti della pianificazione territoriale e degli atti di governo del territorio, promuovendone, nelle forme e con le modalità più idonee, l'informazione verso i cittadini, singoli od associati.

1. Avvio del procedimento

Il Comune elabora il documento di Avvio del procedimento, indicando gli obiettivi del Piano e una prima descrizione del contesto che si chiama ipotesi di quadro conoscitivo. Quindi trasmette questo documento agli enti interessati chiedendo loro un contributo tecnico, un parere o un nulla osta. Nel caso in cui il piano preveda impegno di suolo non edificato all'esterno del perimetro del territorio urbanizzato, la Regione, ai fini dell’espressione del parere di competenza, convoca una «conferenza di copianificazione» con la Provincia, la Città Metropolitana e le Amministrazioni interessate per valutare la sostenibilità dell’intervento proposto e le possibili alternative

All’avvio del procedimento si accompagna il Documento preliminare di V.A.S., trasmesso ai soggetti pubblici competenti in materia ambientale e gli Enti territoriali interessati che nei successivi novanta giorni possono fornire pareri, contributi ed apporti.

Con Delibera n. 28 del 30.01.2020 il Consiglio Comunale di Siena ha avviato la procedura di formazione del Piano Strutturale secondo gli elaborati redatti dall’Ufficio di Piano e in particolare:

  • il Documento programmatico di avvio del procedimento ai sensi dell’art. 17 della L.R. n. 65/2014, comprensivo della Relazione di Quadro Conoscitivo e le tavole grafiche allegate;
  • il Documento preliminare di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), di cui all’art. 23 della L.R. n. 10/2010;
Ultima modifica 15/11/2023 - 08:37