Norme Tecniche di attuazione del Regolamento Urbanistico

Art. 65- Filari (formazioni arboree lineari)

1. A garanzia di un corretto inserimento paesistico si farà riferimento per i filari campestri e di margine fra centri abitati e campagna alle formazioni vegetali della tradizione rurale, privilegiando il ricorso a specie tipiche di percorsi e delimitazioni poderali, mentre per i filari urbani sarà privilegiato il ricorso a specie idonee alla realizzazione di viali.

2. Sono specie appartenenti alla tradizione rurale: acero campestre (Acer campestre), carpino nero (Ostrya carpinifolia), cerro (Quercus cerris), ciavardello (Sorbus torminalis), cipresso (Cupressus sempervirens), gelso (Morus nigra), leccio (Quercus ilex), noce (Juglans regia), olmo (Ulmus minor), orniello (Fraxinus ornus), roverella (Quercus pubescens), salice (Salix viminalis, Salix caprea), carpino bianco (Carpinus betulus), tiglio (Tilia cordata), acero minore (Acer monspessulanum), sorbo degli uccellatori (Sorbus aucuparia), albero di Giuda (Cercis siliquastrum).

3. Nella ristrutturazione di filari urbani esistenti e nei casi di nuovo impianto dovranno essere particolarmente curati la forma e la dimensione delle aree permeabili di impianto, privilegiando la messa a dimora su aiuola continua non pavimentata; in presenza di elementi che non consentano la realizzazione dell'aiuola continua, si dovrà prevedere al piede delle piante una superficie non pavimentata coperta con un grigliato.

4. È da escludere l'impianto di specie quali le conifere esotiche decontestualizzate.

Ultimo aggiornamento
30/05/2023, 12:07